Oggi è giovedì 21 febbraio 2013 e, a Mattino Cinque, dopo una parentesi dedicata alla politica condotta da un Paolo Del Debbio scoppiettante come un pop corn messo in una padella a fuoco spento, Federica Panicucci parla del Festival di Sanremo 2013 che si è concluso sabato 16 febbraio. Sono passati 5 giorni e in Mediaset il Festival di Fazio è passato da contemporaneo a vecchio, senza nemmeno passare per il vintage.
Che pure noi, che con la manifestazione abbiamo un profondo feeling affettivo a un certo punto, basta. Lontani i tempi in cui Sanremo in Mediaset era come la Coca Cola a Cuba, embargato, oggi la sfida, che coinvolge il triangolo d’attacco Toffanin-D’Urso-Panicucci, è quella di annullare lo sforzo di Fazio di dare una svolta intellettuale al Festival. E le tre conduttrici dimostrano grande competitività per vincerla.
La Panicucci, che è passata dal tono di voce flebile e profondo, anche detto “orgasmico”, a quello “il 70% del mio pubblico è un po’ sordo da un orecchio”, stamattina ci ha provato schierando gli stivali glitterati di Marina Ripa di Meana e un mocassino da uomo che la conduttrice continua a prendere in mano. Nel linguaggio metaforico, di quelli che sono andati alla scuola di poesia aperta da una cordata di ex concorrenti dei reality show, la scarpa rappresenta il “ritorno al passato”. Al piedone di Pippo Baudo, praticamente.