Family Fortunes



21
ottobre

IL COLORE DEI SOLDI, E I TELESPETTATORI, RESPIRANO LA CRISI. E SE LA SOLUZIONE SI CHIAMASSE FAMILY FORTUNES?

IL COLORE DEI SOLDI FAMILY FORTUNES

Il colore dei Soldi ha chiuso i battenti, lasciando il posto ad una nuova edizione di Prendere o Lasciare, come da noi anticipato. A non abbandonarci, però, è la crisi economica. E anche sul nostro blog le difficoltà di chi ne risente sono palpabili.

Perchè mettiamo in relazione un gioco televisivo con la situazione economica in cui versa il nostro paese e gran parte del pianeta? E’ presto spiegato. Ogni giorno, uno dei post che avevamo dedicato al game-show  di Enrico Papi viene raggiunto da numerose richieste di aiuto di chi questa crisi è costretto a viverla e non si è rassegnato all’impossibilità di realizzare quei sogni che Il Colore dei Soldi aveva, nel suo piccolo e con i limiti del caso, promesso di realizzare. Arrivato dall’Inghilterra, il nuovo access della rete giovane Mediaset era, infatti, partito da due presupposti fondamentali. Il primo era quello di essere il gioco “più stressante della tv“; in secundis c’era poi l’appeal di quel montepremi destinato a realizzare un piccolo o grande progetto dichiarato da ogni concorrente prima di iniziare a giocare con gli slot colorati a cui dare il fatidico “stop“.

Fra le innumerevoli richieste di coloro che ci hanno scritto (o commentato), inconsapevoli della soppressione del programma di Papi, si possono leggere le storie più disparate. Nico e Sandro, ad esempio, sono disoccupati e hanno bisogno di una mano per poter andare avanti con la propria famiglia; Giorgio che non ha “mai avuto una bella vita“, vorrebbe semplicemente “dare due stanze al figlio a cui non ho mai potuto dare granchè“; Giulio ha 28 anni, si è laureato in Economia e Commercio, e sta facendo praticantato presso uno studio. Il suo sogno? “Non essere sfruttato in continuazione“; Nilanthi è arrivato in Italia dallo Sri Lanka, e vorrebbe semplicemente dare un futuro migliore a suo figlio; Gabriella ha “lo sfratto esecutivo e due bimbe“; Lucia lavora in macelleria, ha un fidanzato che è rimasto senza lavoro e sogna di potersi sposare. E potremmo andare avanti ancora per molto.

E allora, volendo continuare a ragionare parallelamente sui binari della crisi economica e quella del Colore dei Soldi, non si può fare a meno di chiedersi se nel nostro paese manchi proprio un gioco che ne sia lo specchio e che aiuti a sperare in un futuro più roseo. A quanto pare gli slot multicolore di Enrico Papi, con tanto di Raffaella Fico sculettante, non ci sono riusciti. Scarso appeal del meccanismo del format? Probabile, ma a nostro avviso c’è dell’altro. E per spiegarlo partiremo proprio dal paese dal quale il format “The Colour of Money” è arrivato.