decennale



24
maggio

GERRY FESTEGGIA I SUOI 10 ANNI DA “MILIONARIO”

Da dieci anni esatti Gerry Scotti, tutte le sere, domeniche comprese, entra nelle case degli italiani pronto a fare domande al concorrente di turno alla cui risposta definitiva segue l’ormai proverbiale “l’accendiamo?”. Ebbene, questa sera  ad accendersi sugli schermi di Canale5 sarà una puntata speciale di Chi Vuol Essere Milionario in cui si celebreranno i due lustri dalla prima puntata dello storico quiz prodotto da Endemol.

Il 24 maggio del 2000, infatti, lo zio Gerry pronunciava la sua prima domanda al signor Giuseppe Scala da Roma, primo concorrente del quiz che, un po’ per l’emozione, un po’ perchè nuovo ai meccanismi del gioco, non arrivò nemmeno al primo traguardo del valore di 1 milione di vecchie lire. Per festeggiare il decennale Scala sarà presente oggi in studio per la puntata speciale in cui verrà proposto il filmato della sua partecipazione alla prima puntata. Dubitiamo che, nel rivedere quelle immagini, il pubblico a casa potrà trovare delle differenze rispetto ad oggi, se non, forse, per il conduttore, che magari poteva vantare, non ce ne voglia il sempre simpatico Scotti, qualche capello in più e qualche ruga in meno.

Per il resto, infatti, i cambiamenti nella scenografia, nelle luci, e nel meccanismo del gioco, che prevede un escalation di 15 domande fino al traguardo finale di un milione di euro, nel corso degli anni sono stati ben pochi, se si esclude, chiaramente, la conversione della lira in euro che ha modificato anche il titolo della trasmissione nel 2002, da “Miliardario” a “Milionario”, e una piccola modifica nella formula.




20
novembre

PASSAPAROLA: QUESTO DECENNALE S’HA DA CELEBRARE

Gerry Scotti - Passaparola @ Davide Maggio .it

di Ferdinando Sallustio per DavideMaggio.it 

“Sistema veloce di tasmissione dati su Internet, con la A”: tutti, da casa, stavano rispondendo “ADSL”, ma io, alla mia prima puntata di “Passaparola” fui capace di rispondere “analogico”. Per fortuna mi aiutò l’isola dell’arcipelago maltese con la “G” (“Gozo”) e sopravvissi a quella e ad altre 114 puntate del programma dell’ottimo Gerry Scotti, ed è per questo che ora sono qui a perorare la causa di un ritorno in TV di quello che è stato uno dei programmi più amati dagli italiani.

C’era felice mix tra le stranezze di certi VIP (“Lo scrisse Garibaldi a Vittorio Emanuele II, con la “O” e Pasquale Laricchia rispose: “O quanto sei bello”) e la profonda preparazione di alcuni amici concorrenti, primo far tutti il mito Roberto Mariani; c’erano le battute di Gerry Scotti (“Tinto Brass è laureato in giurisprudenza: lo sanno tutti che è un principe del foro”) e le canzoni cantate dalla bella Sara dell’orchestra di Orioli; c’erano le Letterine (Michela Coppa che rispondeva sulle “reagine”, anticorpi del sistema immunitaria e Caroline Eyrolle che faceva nascere i fiori dove passava) e il gioco finale della ruota, che, con “le parole impossibili” animava conversazioni e sfide casalinghe.

La trasmissione nasceva da un’idea tutta italiana, nel tentativo, riuscito, di concentrare l’attenzione sulle nostre parole, sulla nostra lingua, su ciò che a volte abbiamo sulla punta della lingua e vorremmo tanto ricordare.