Calo d’ascolti



19
luglio

MILLY CARLUCCI CONTRO BAILA!: DECIDERA’ IL GIUDICE, MA BALLANDO E’ UNICO. DOPO IO CANTO, TI LASCIO UNA CANZONE E’ CALATO DI 8 PUNTI

Milly Carlucci

Di deporre le armi non se ne parla nemmeno. Mentre il gruppo di Baila! continua a reclutare i suoi protagonisti (per maggiori info clicca qui), Milly Carlucci è sul piede di guerra, decisa ad andare fino in fondo con la sua battaglia. Tra pochi giorni l’avvocato di Ballando con le Stelle incontrerà la controparte di Canale 5 davanti ad un giudice: quest’ultimo deciderà se il nuovo programma di Barbara D’urso è veramente una copia di Ballando e, in tal caso, quali misure prendere per proteggere il tanto invocato diritto d’autore.

In un’intervista rilasciata al settimanale DiPiù Tv diretto da Sandro Mayer, che ha preso parte in prima persona allo show ballerino di Rai1, la conduttrice racconta:

[...] Il giudice dovrà valutare se effettivamente Baila! è uguale a Ballando con le Stelle oppure no. Se non lo è benissimo, amici come prima. Ma se lo è allora il giudice deciderà che cosa fare ed in quale modo intervenire. In Italia, infatti, il plagio è punibile per legge e il giudice potrebbe anche decidere di bloccare la messa in onda di Baila!!“.

La padrona di casa di Ballando con le Stelle non ci sta a passare per la conduttrice che vuole fare la guerra a tutti i costi, e sminuisce tutta la questione proponendosi poi come la prima donna ad aver rotto la “tradizione della clonatura” in tv:




15
luglio

LEI MI STA DICENDO CHE…L’ESTATE IN DIRETTA HA GIA’ RAGGIUNTO POMERIGGIO CINQUE?

Barbara D'urso

L’estate bislacca ha preso improvvisamente una piega amara: l’inedita coppia formata da Lorella Landi e Marco Liorni alla guida di Estate in diretta ha dato vita ad un’infuocata sfida nel deserto dell’estate catodica e in meno di una settimana ha recuperato il divario di ascolti sulla concorrenza di Pomeriggio Cinque. E dire che il contenitore di Rai1 è stato varato in fretta e  furia, come un tappabuchi improvvisato per arginare l’emorragia di ascolti dell’ammiraglia di viale Mazzini con il suo palinsesto tutto repliche e risparmio. 

La formula messa a punto da Daniel Toaff si è riconfermata vincente anche sotto il solleone: in poco tempo lo spin-off estivo de La vita in diretta ha rotto le uova nel paniere di Barbara D’urso che proprio tra qualche giorno avrebbe chiuso in bellezza la sua stagione, forte dei risultati raccolti da Pomeriggio Cinque nell’ultimo mese tra balli di gruppo e una serie di D’ursointervistecuore a cuore“.  In pochi alla vigilia dello scontro avrebbero scommesso su un testa a testa che è puntualmente arrivato. 

Eppure Lorella Landi, giornalista rodata a La Vita in diretta, non è uno di quei nomi che incutono timore come poteva essere quello di Mara Venier, e Marco Liorni da tempo mancava stabilmente sul piccolo schermo. Per ottenere il risultato è bastato altresì invertire l’ordine degli addendi, affidando la cronaca nera a base di Melania Rea e Avetrana al volto femminile e lasciare il gossip all’uomo di casa. 


18
giugno

S.O.S “LA TATA”: CROLLANO GLI ASCOLTI DEL PRIME TIME DE LA5 E LA SITCOM SI SPOSTA. INTANTO MEDIASET EXTRA VOLA

La Tata

Neanche il tempo di godersi il secondo posto, dietro Rai4, nella classifica delle reti all digital più seguite in prime time nel periodo gennaio-maggio 2011 (fonte Corriere della sera) che per La5 iniziano i primi grattacapi. Proprio quando Canale 5 potrebbe dopo mesi tornare a battere Rai1, la sorellina soffre. Tutta colpa della soap Alisa segui il tuo cuore che, forte di picchi di 576.276 spettatori, è andata in vacanza causando non seri problemi alla fascia di prime time delle rete (20.30 – 22.30).

Le repliche di Tempesta d’Amore (attualmente in onda al posto di Alisa) non hanno lo stesso appeal e così la rete in rosa si ritova a toccare con la prima tv di Avvocati a New York lo 0.37%, mentre con il Bello delle donne ha fatto segnare lo 0.43%. Vanno decisamente meglio le cose in daytime, anche se visto il periodo estivo era logico aspettarsi qualcosa in più. Per dar vigore all’access prime time, direttamente dal preserale arriva La Tata. La mitica Francesca Cacace, protagonista di una delle sitcom più brillanti degli anni’90 (per la precisione è andata in onda dal 1993 al 1999 negli Usa), terrà compagnia con ben due episodi (attualmente è in onda la seconda stagione) agli spettatori de La5 dal lunedi al venerdi alle 20.20.

Il periodo no della rete in rosa all digital coincide con l’exploit di Mediaset Extra che, dopo i suoi 148.279 spettatori medi equivalenti al settimo posto tra le reti all digital free nel periodo gennaio-maggio, sta andando oltre ogni più rosea aspettativa. Questa settimana il canale 34 ha sfondato più volte il muro dell’1%, portando la rete addirittura dietro Boing, battendo Rai4. Merito della serata CSI ma anche dei buoni risultati della riproposizione di Italia’s got talent. A questo proposito, da martedì sarà riproposta la prima stagione, repliche che avrebbero potuto fare bene anche a Canale 5 al sabato al posto di Ciao Darwin 6.





26
aprile

PORTA A PORTA, MATRIX E CHIAMBRETTI NIGHT: LA NOTTE DELLA GENERALISTA E’ SEMPRE PIU’ BUIA. TUTTA COLPA DEI REALITY?

Piero Chiambretti, Alessio Vinci e Bruno Vespa

L’ultimo botto che si ricordi nella notte delle generaliste l’ha fatto Alfonso Signorini: sette puntate con picchi del 20% e Kalispera a tutti. Da quel momento pare che dopo le 23.00 non ce ne sia più per nessuno, di share si intende. Se n’è accorto quel birichino di Piero Chiambretti, già in odor di ritirata dalla seconda serata dell’ammiraglia. Eppure quelli del Biscione avevano scommesso sul locale “più cool” della televisione tanto da far tremare l’inossidabile Bruno Vespa. Buoni gli ascolti su Italia 1: dal 10% nelle serate più fiacche fino a punte del 19% con ospiti del calibro di Jose Mourinho.

Con l’approdo a Canale 5, finalmente libero dalla concorrenza insidiosa di Matrix, Pierino era pronto a sbaragliare tutta la night line. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto e la stagione autunnale del Chiambretti Night non va oltre il 14.5% di media. A Gennaio tocca correre ai ripari nelle più tranquille serate del fine settimana, lontano anche da Porta a Porta: gli ascolti salgono al 15.22% ma per un gioco del destino, nell’ultimo mese su Chiambretti si è alzata l’ombra di “Esercizi di memoria”, il programma  di Maurizio Costanzo. Proprio lui che nel 2009 ha ceduto il posto al Chiambretti Night. Vero è che il night show di Piero Chiambretti ha raggiunto risultati interessanti con le repliche di alcune puntate che hanno visto protagonisti dei numeri uno come Valentino Rossi e Rocco Siffredi (sabato prossimo toccherà a Renato Zero).

Il varietà non tira ma i salotti politici non se la passino meglio, anzi. La cifra unica dello share, impensabile fino a pochissimo tempo fa, sta diventando una brutta abitudine per i due talk di approfondimento più in voga nel tubo catodico. Dall’inizio dell’anno sono ben tredici le volte che Alessio Vinci è scivolato sotto il 10% contro le sei di Bruno Vespa. Le medie parlano chiaro: il 13.85% per Porta a Porta contro il 12.33% per Matrix. Si campa come si può: dagli strascichi dei casi Scazzi e Gambirasio a Ruby, l’emergenza immigrati e ovviamente gli inevitabili sfori a notte fonda. Poi ci sono le nuove proposte.


20
marzo

SIMONA VENTURA E L’ISOLA DEI FAMOSI “BREVE”: “VORREI AVERE LO STESSO TEMPO DATO AGLI ALTRI PROGRAMMI D’INTRATTENIMENTO”

Simona Ventura

Vorrei avere lo stesso tempo che viene dato agli altri programmi d’intrattenimento“. Simona Ventura si sfoga e finalmente dice la sua a proposito degli ascolti dell’Isola dei Famosi 8. Nel corso di Quelli che il Calcio, la conduttrice, velatamente, lamenta l’ingiusto trattamento riservato alla sua Isola. Il reality targato Rai 2 quest’anno, infatti, si trova a dover fare i conti con un calo di share, rispetto alla passata edizione, dovuto in buona parte alla minor durata della trasmissione.

Se una volta alle avventure dei naufraghi era consentito sforare oltre la mezzanotte, talvolta fino alle 0.45, l’ottava edizione non è andata oltre (tranne in un’occasione) le 23.45. Non sorprende allora che la Mona si trovi a difendere il suo operato e che consideri buoni gli ascolti della puntata di martedì scorso, chiusa addirittura allo scoccare delle 23.30. A proposito dichiara: “contro Bayer Monaco – Inter ci hanno guardato 3 milioni e 300 mila spettatori e se ci avessero dato lo stesso tempo dello scorso anno..“. 

Difficile darle torto, piuttosto viene da chiedersi se il paragone fatto da Supersimo, con gli altri programmi d’intrattenimento, emerga da una constatazione generale sulla tv generalista o sia una “frecciatina” agli altri programmi Rai, quali Centocinquanta e Ballando con le stelle, che si prolungano per più di tre ore. Probabilmente sull’Isola extra large pendono logiche di coordinamento palinsesti Rai che mirano a tutelare Porta a Porta





18
gennaio

BEAUTIFUL, DAL 36 AL 19% DI SHARE: COLPA DI CANALE 5 O DELLE TRAME? INTANTO A CONSOLARE L’EROINA BROOKE C’E’ IL FIGLIO DI RIDGE…

Beautiful, Brooke Logan e Thomas Forrester

Avete cominciato a vederlo per constatare fino a che punto le menti contorte degli sceneggiatori potessero spingersi, e alle fine avete finito per appassionarvi? Non vergognatevene, in tanti hanno ceduto alle peccaminose quanto improbabili vicende di Beautiful, tanto da rendere Ridge, Taylor, Stephanie e Brooke delle galline dalle uova d’oro per Canale 5. Un successo esplosivo ridimensionatosi, però, a poco poco negli anni. Se è vero, infatti, che le vicende dei Forrester sono entrate a pieno titolo nella storia del costume nostrano, al contempo i dati auditel registrano un progressivo e preoccupante segno negativo.

Che gli italiani si siano “ravveduti” e ne abbiano fin sopra i capelli dei tira e molla di Ridge e Brooke, delle resurrezioni di Taylor o dei bambini che crescono miracolosamente? Chissà! Fatto sta che se il 16 dicembre 2003 ben 5.980.000 spettatori, con 7.673.000 contatti, pari al 34,02% di share (36,27% t.c.), avevano seguito la soap, esattamente 7 anni dopo l’audience è calato di oltre il 50%. Il 16 dicembre 2010 gli spettatori erano appena 3.356.000 con 4.859.000 contatti, per uno share del 19,61% (19,38% t.c.). Un calo impressionante, iniziato nella stagione 2007-2008, e che quest’anno ha portato la soap ai limiti della media di rete (anch’essa abbassatasi nel corso degli anni) e che non ha eguali nella televisione generalista.

Non possiamo evitare di interrogarci, allora, sui fattori esogeni ed endogeni che hanno determinato il trend calante. Sul fronte concorrenza, questa è rimasta sostanzialmente immutata. Il Tg1, principale avversario, negli ultimi 7 anni è calato di circa 3 punti, mantendosi su buone medie attorno al 25%. Ha influito, invece, il bistrattamento della rete che ha poco promosso e farcito di spot e telepromozioni la soap. Come se non bastasse, nelle ultime stagioni si è proceduto a trasmettere episodi tagliati e rimontati per dare spazio ad inopportune pillole di Grande Fratello. Programmazione a parte, è molto probabile che il tedio per ‘vicende che si mordono la coda’ sia stata la causa principale di disaffezione. Uno stato di maturità della soap che, però, l’emittente avrebbe potuto/dovuto prevedere, agendo di conseguenza.


14
dicembre

TV GENERALISTA IN CRISI. RECORD DI ABBONATI PER SKY

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Se qualche mese fa il noto settimanale statunitense ‘Variety’ con l’articolo ”Mediaset Mubble” (la confusione di Mediaset) sottolineava il forte calo degli ascolti e delle vendite degli spazi pubblicitari sulle reti del biscione, adesso arrivano dei dati ufficiali che parlano, più in generale, di una crisi  delle tv generaliste, canali Rai compresi.

Secondo l’autorevole studio di Media talia, che ha elaborato e confrontato i dati Auditel (dal 2003 ad oggi) con quelli Gfk relativi al sell out di apparecchiature Dtt, dal 2003 all’ottobre 2008 Rai e Mediaset hanno perso, rispettivamente, ben 3,3% e 4,5% di share. Ma non basta. I sei canali generalisti sarebbero destinati a perdere altri 10 punti di share, passando al 72%, entro il non lontano 2012. Un quadro non certo rassicurante, che fa presagire una vera e propria ‘crisi delle reti generaliste’.

Ma dove finisce questa ‘abbondante e gustosa fetta di pubblico’? E’ forse il pubblico in rivolta ad alzarsi dai divani per protestare contro la cosiddetta tv spazzatura, che parrebbe abbondare sul piccolo schermo italiano? Proprio per nulla. Sembra di essere in presenza di una vera e propria migrazione verso le tv satellitari, che beneficerebbero, secondo lo studio in oggetto, di un aumento del 6,6%. Proprio la Sky di Rupert Murdoch, tanto in tumulto in queste ultime settimane per il discusso aumento dell’Iva, avrebbe uno share (riferito agli abbonati) pari al 36/37%. Ma sarebbero sopratutto i bambini (4-14 anni) e i giovani (15-34 anni) a prediligere i canali satellitari. Cosa che ovviamente spiegherebbe il maggior calo per le reti Mediaset (rispetto a quello della tv di Stato), le quali hanno da sempre attirato un pubblico più giovane.