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Troupe del TG3 aggredita in Libano. Muore l’autista

Il racconto dell'inviata Lucia Goracci

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

08/10/2024 - 13:30

Troupe del TG3 aggredita in Libano. Muore l’autista
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Drammatiche notizie giungono dal Libano. La troupe del Tg3 è stata aggredita vicino a Sidone. L’autista locale ha avuto un infarto ed è morto. Lo racconta il telegiornale nell’edizione delle 12 con le parole dell’inviata Lucia Goracci.

Prima un uomo armato e poi un gruppo di persone si sono avvicinate e hanno cominciato a minacciare i giornalisti. A quel punto l’autista ha avuto un malore che si è rivelato fatale. Il fixer aveva segnalato a Hezbollah la presenza dei giornalisti.

Stavamo riprendendo senza problemi, la gente ci parlava. Ma è spuntato un uomo, è andato contro Marco Nicois (l’operatore, ndDM), tentando di strappargli la telecamera, l’abbiamo protetto poi siamo tornati in auto, pronti ad allontanarci in fretta, sono arrivati altri che hanno preso a spintonare noi e l’auto. L’uomo di prima ha provato a tirarci una grossa pietra. C’era chi lo tratteneva e c’era chi lo aizzava. Siamo andati via veloci, in auto, quest’uomo però apparentemente ci stava inseguendo. Quando Ahmad si è fermato a un distributore, ormai fuori da Ghazieh, l’uomo ci è venuto addosso, ha strappato le chiavi ad Ahmad, ha tentato di rompere la telecamera di Marco entrando attraverso dei finestrini aperti, mentre nessuno ci veniva in aiuto (…) Quando poi Ahmad ha tentato di convincerlo, uscendo dall’auto a ridargli le chiavi, – era un uomo, buono solido, pacato, solido – è allora che si è accasciato a terra, è mancato, è caduto in terra. Siamo corsi in ospedale, noi dietro l’ambulanza, ci hanno detto che era morto dopo lunghi tentativi di rianimarlo

L’uomo lavorava con l’ufficio di Beirut della Rai di Gerusalemme da diversi anni.

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