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RAI: 60 ANNI DI TV E… SENTIRLI TUTTI!
di Daniele Pasquini
03/01/2014 - 15:10

La Rai, dicono Luigi Gubitosi e Anna Maria Tarantola in occasione dei 60 anni della televisione, è diventato un punto di riferimento per gli italiani. Se è vero che la Rai è presente oggi in modo importante, è altrettanto vero che – come dimostrato dagli ascolti peraltro – l’azienda pubblica non incontra più come prima i gusti del “grande pubblico”, sempre più frammentato e distribuito tra i tanti canali del digitale terrestre e satellitare e, soprattutto, “web addicted”. Ecco, oggi la Rai è presente ma non è all’avanguardia come lo è stata negli anni addietro, incapace di attirare il pubblico più giovane sempre più interdetto di fronte alle scelte editoriali dell’azienda, troppo legata a schemi e linguaggi del passato.
Rai1 festeggia low cost in prima serata
Comunque sia oggi è un giorno di festa ed è giusto festeggiarlo nel miglior modo possibile. I palinsesti delle tre reti, compresa RaiNews e i telegiornali, saranno “a tema 60 anni” e stasera si festeggia su Rai1 con una puntata speciale di Techetechetè, in sintonia con il clima low cost di quest’autunno. Niente varietà in grande stile con i volti presenti e passati del piccolo schermo, ma un collage di momenti clou che ripercorrerà la storia della televisione in 26 temi.
Tra i temi di 60 anni di teche (techetè): dalla a alla z, ci sarà Antenna, simbolo di Rai, delle annunciatrici e dei tecnici, Ballo, Censura e Zoo (Rin-Tin-Tin, Furia, Lassie e Rex, per citarne alcuni). In seconda serata la palla passerà invece a Tv7 a cura del TG1 dal titolo La storia accesa – 60 anni di TG che ripercorrerà 60 anni di TG con gli avvenimenti più importanti raccontati dalle redazioni giornalistiche dell’azienda pubblica.
Dalla prima partita di calcio trasmessa in tv (Italia – Egitto) alla recente morte di Mandela, dal bianco e nero al colore, senza dimenticare il passaggio dall’analogico al digitale. Appuntamento, dunque, a questa sera dalle 21.10.
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lele dice:
la privatizzazione è una chimera Auguri (in ritardo) alla Rai-Tv
iki dice:
Ci credo che i 60 anni li sente tutti visto che i dirigenti sono sempre gli stessi da anni.
Sanfrank dice:
Sarò una voce fuori dal coro ma trovo meglio la scelta di trasmettere un programma a costo zero come Techetechetè (che almeno viene mostrato realmente ciò che la Rai è stata), che non spendere fior di quattrini per uno spettacolo autocelebrativo che possa scimmiottare i fasti di un tempo, risultando totalmente fuori dal mondo.
tania dice:
Auguri a mamma RAI
dumurin dice:
Auguroni Rai!
Michele dice:
La Rai pare che ha seguito, come politica aziendale e modo di porsi, la sua età anagrafica: fino a che ha avuto 20-30-40 anni ragionava come un 20enne, un 30enne ed un 40enne, dinamica, sempre con lo sguardo rivolto al presente (ed al futuro), innovativa ed a volte persino spregiudicata sia nello spettacolo sia nelle fiction che nell'informazione. Poi da metà anni novanta, una volta compiuti i 45 anni, ha iniziato a comportarsi come una persona di mezz'età: stanca, pigra, con poca voglia di rinnovare e sperimentare, per poi arrivare ad oggi a ragionare come una persona 60enne: perennemente rivolta al passato, anacronistica, lenta, incapace di comunicare con i giovani che non sa capire perchè non sa come sono oggi, mortuaria in tutti i suoi programmi (con poche eccezioni). Forse è davvero il caso di privatizzarla per farla tornare alla grinta ed alla giovinezza che ha avuto fino alla metà degli anni '90