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IL PRESIDENTE LAURA BOLDRINI E…L’ESTATE AL SAPORE DI COCCO
di Salvatore Cau
24/06/2013 - 12:58

Chi lo avrebbe mai detto. L’austero Presidente della Camera Laura Boldrini alle prese con ragazze strette in costumi succinti, con gli slogan tormentone, con la regia maliziosa di Pier Francesco Pingitore, e con un gruppo di comici sapientemente mixato tra star del Bagaglino e ‘banda’ di Indietro Tutta. Correva l’anno 1988 e l’allora ventisettenne Boldrini, con laurea in Giurisprudenza e tesserino da giornalista in tasca, era riuscita ad entrare in Rai con un contratto a tempo determinato come assistente di produzione di alcune trasmissioni.
Tra queste, il varietà estivo Cocco, condotto da Gabriella Carlucci in diretta dall’auditorium Rai di Napoli al venerdì sera su Rai2 (qui maggiori info). La trasmissione a firma di Alfredo Cerruti, Ugo Porcelli e Arnaldo Santoro, alternava momenti musicali e spazi comici, giochi telefonici e intriganti siparietti, affidati ad un corpo di ballo e ad un gruppo di statuarie modelle, ribattezzate rispettivamente “Spogliatelles” e “Babà”, in onore della città partenopea.
Un varietà tipico dell’estate, per la verità più in linea con le strategie di una tv commerciale che con la tanto strombazzata missione di servizio pubblico della tv di Stato. Uno show che, realizzato ai giorni nostri, sarebbe entrato direttamente nella black list dei modelli televisivi, che proprio l’attuale Presidente della Camera ha stilato qualche settimana fa in un convegno a Roma incentrato sulla violenza sulle donne.
“L’Italia è tappezzata di manifesti con donne discinte e ammiccanti. Tutto si vende attraverso il corpo delle donne. In tv i modelli sono quelli della casalinga o della donna seminuda. Da lì alla violenza, il passo è breve. Se da donna passi a oggetto, il messaggio è chiaro di un oggetto puoi fare quello che vuoi”.
E se da donna passi a babà e sfogliatella, il messaggio appare ancora più chiaro. Chissà quali pensieri passavano per la testa alla Boldrini, mentre il corpo di ballo, sulle note del maestro Toto Savio, ammiccava al pubblico intonando la canzone: “Cocco, cocco, cocco bello, quest’estate sul battello ne facevo indigestion. Cocco, cocco, de mi vida, la mia bocca ancora grida, cocco bello vieni qua. Cocco cocco, eccitante, si tu quieres in un istante la mia sete finirà.”
Pensieri probabilmente non troppo entusiasti, visto che proprio dopo quell’esperienza come assistente di produzione nel varietà estivo Rai, nell’agosto del 1988 la Boldrini ha preferito lasciare la tv e dedicarsi a tutt’altro, andando a lavorare prima alla FAO, come addetto stampa, e in seguito come portavoce e addetto stampa del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) e dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Una scelta, quella del Presidente della Camera, che non ha certo turbato le “spogliatelles”, pronte a lasciare Napoli e approdare nelle estati successive al Bandiera Gialla di Rimini, dopo essere state doverosamente ribattezzate “Piadinas”.
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Nina dice:
Non capisco l'appunto di Vince. Forse è la solita della puzzolente ipocrisia della sinistra, che mi dovrebbe spiegare qual è la differenza tra quest signora e altre politiche che furono a lungo sputtanate.
Salvatore Cau dice:
@Vince Infatti nel pezzo non c'è nessuna critica particolare all'esperienza tv della Boldrini. Mi sono limitato a sottolineare questo suo trascorso televisivo che pochi conoscono.
Marco89 dice:
Il gioco dell' oca è stato un programma supercult! Il gioco del fango, la sfera, le vaschette, il lanciatore di coltelli, la balia tirolese e schiaffo o bacio con le ragazze ok...ah, che bei tempi!
Nina dice:
Bravo giò, la cosa più grave è proprio quella che hai sottolineato tu. Ragionamenti da medioevo che con il femminismo non c'entrano proprio nulla. Almeno per quello che il movimento voleva in origine. Io questo programma proprio non l'ho mai visto però ricordo che c'era parecchia gente che lo guardava tra le mie conoscenze. Persone che oggi tuonano contro la mercificazione delle donne. Comunque io avevo paura della campagna "se non ora quando" e di questa ondata moralizzatrice. Ero quasi sicura che non avrebbe portato a nulla di buono, anzi.
tania dice:
DM: siiiiiiii con Sabani!!!Se non ricordo male nella seconda edizone dove le vallette erano la Marcuzzi e la ora seria Saluzzi.
Vince! dice:
Da quando in qua un'assistente di produzione decide o è responsabile dei contenuti dei programmi?
Marco89 dice:
Ma le femministe hanno fatto un sacco di battaglie negli anni che furono, per lanciare il messaggio che il corpo della donna è loro e ci fanno quel che vogliono, o mi ricordo male io dai libri di storia?. Adesso basta, una che si vuole mostrare può istigare l' uomo alla violenza. Mi scappa qualche passaggio. Pensassero invece a dare pene più sicure e più forti a chi commette reati sul corpo delle donne, allora forse sì che uno ci pensa due volte...invece le carceri le vogliono svuotare, in che mondo siamo.
tania dice:
“Cocco, cocco, cocco bello, quest’estate sul battello ne facevo indigestion. Cocco, cocco, de mi vida, la mia bocca ancora grida, cocco bello vieni qua. Cocco cocco, eccitante, si tu quieres in un istante la mia sete finirà.” Che bei ricordiiiiiiii!!!!!!!
Davide Maggio dice:
tania: ma veramente. Ora fanno tante storie e la gente scappa :-) Ma perchè... il Gioco dell'Oca?
giò dice:
anche perchè visto che teniamo tanto alla parità, ci sono tante pubblicità di uomini nudi, come mai non parla di mercificazione del corpo per la pubblicità di una compagnia energetica in cui c'è un uomo nudo che esce dalla vasca coperto solo da un tablet o qualcosa di simile?
giò dice:
L'affermazione della Boldrini è gravissima e dovrebeb chiedere scusa. Quasi trova giustificazioni a chi commette violenze sulle donne dando la colpa alle donne stesse. Fare le modelle,testimonial è un LAVORO. Si dovrebbe pensare ad educare meglio i ragazzi da piccoli ad avere rispetto per il prossimo, persone dello stesso sesso,dell'altro sesso,di colore eccettera. Invece questa signora come quel prete ignorante pensano di dare la colpa alle donne delle violenze degli uomini. Da uomo io condanno chi pensa che una persona sia un oggetto, perchè un adulto non può pensare che una donna sia un oggetto perchè sta in bikini o posa su una rivista. La bellezza non è un reato, la violenza va condannata sempre e senza trovare stupide giustificazioni. Le donne maschiliste sono la rovina di questo paese.