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I RICICLATI DA REALITY E LA DERIVA DELLA PROFESSIONALITA’ IN VIDEO

di Davide Maggio

02/01/2009 - 14:00

I RICICLATI DA REALITY E LA DERIVA DELLA PROFESSIONALITA’ IN VIDEO

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Riflettevo… ma se qualcuno chiedesse a Pasquale Laricchia, piuttosto che a Melita Toniolo o Karina Cascella (giusto per citarne alcuni) quale sia la loro professione, cosa dovrebbero/potrebbero mai rispondere costoro? I concorrenti dei reality show?!?

E l’elenco di questi nuovi “professionisti” del piccolo schermo, a guardar bene, è tutt’altro che trascurabile. In Italia, a farsi spazio nel marasma catodico, c’è, da tempo, una nuova categoria di personaggi chiamata a far spettacolo ma che di spettacolo ne sa poco o nulla.

Personaggi che, svestiti i panni del concorrente tradizionale di un reality show, fondano la propria attività professionale su folcloristiche ospitate nei più variegati show della nostra televisione in attesa che un nuovo impegno televisivo (in un reality di casa nostra, s’intende) sia pronto ad offrire loro “ospitalità”.  Impegni televisivi che offrono brevi ma intensissime esposizioni mediatiche consentendo ai “grandi fratelli” di usurpare il trono (anche se forse sarebbe meglio non parlare di troni) a chi potrebbe, a dovere, rivestire un agognato “posto” in prima fila tra i lavoratori dello spettacolo.

E’ proprio il concorrente medio del reality show ad aver cambiato la propria natura. Perchè se sino a qualche anno fa la partecipazione ad un programma come la prima, indimenticabile, edizione del GF poteva fungere da privilegiata vetrina atta a far venire a galla alcuni talenti che potevano dar sfogo alla propria indole arstistica sino ad allora recondita, la popolarità raggiunta, o meglio regalata, ai reality-concorrenti, negli ultimi tempi, ha fatto sì che la vetrina si sia trasformata nell’unica via d’accesso al mondo dello spettacolo. Un accesso veloce, estemporaneo e nella stragrande maggioranza dei casi ingiustificato. Ingiustificato perchè ad affollare il piccolo schermo trovano spazio anche quei casi umani che se riescono a creare il “fenomeno” all’interno dei programmi nei quali sono chiamati a partecipare, abbassano inevitabilmente e forse inconsapevolmente la qualità dell’offerta televisiva che punta allo sfruttamento del “fenomeno” per poi abbandonarlo ad altro destino, un po’ come si fa con le arance dopo la spremitura per intenderci.

Ma c’è poco da prendersela con chi viene catapultato nello showbiz. Chi di noi non sarebbe attratto da quel guadagno facile che sino a pochi mesi prima guardava con un pizzico d’invidia? La colpa è attruibuibile a chi permette che ad animare i palinsesti della televisione italiana siano questi volti nuovi che non consentono al piccolo schermo italiano di potersi fregiare di veri professionisti come quelli che hanno fatto grande la nostra televisione.

Ecco, se a Capodanno c’è chi usa buttare – poco elegantemente – gli oggetti vecchi dal balcone in vista di un anno tutto nuovo, beh, io butterei metaforicamente dal balcone tutti i “riciclati da reality” con l’augurio di un nuovo e più dignitoso anno catodico.

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5 commenti su "I RICICLATI DA REALITY E LA DERIVA DELLA PROFESSIONALITA’ IN VIDEO"

  1. Sono d'accordo.

  2. »NïcØla« dice:

    Mi aveva fatto sorridere Striscia che, intervistando Giada De Miceli sulla pubblicità occulta, nello spazio legato alla professione ha scritto "NUOVO VOLTO TV" non sapendo cosa mettere... Effettivamente bazzica inutilmente nei salotti della Perego!!

  3. Eh sì i reality sono diventati "uffici di collocamento" per nuovi volti e personaggi nella tv. A parte che penso che è il modo migliore per compromettere la propria carriera ,perché vi immaginate una Carrà, un Bonolis, una De Filippi o una Mondaini o un Vianello che abbiamo visto in una casa a fare sozzerie di vario genere? Penso che i personaggi cadano un po'... ma a parte questo il problema sono anche i SOLDI. Con la concorrenza i conduttori interessanti hanno iniziato a essere contesi a suon di quattrini tra le emittenti,cosa che ha resto il mondo tv un'oasi in materia di quattrini, aumentando le retribuzioni in generale. Ma peccato che poi siano personaggi privi di qualsiasi spessore o reale interesse.Per esempio Karina Cascella se n'è andata da u&d, è stata rimpiazzata da una certa Erminia, tra l'altro totalmente diversa da Karina e per niente urlatrice, eppure gli ascolti del programma sono rimasti invariati. Morale della favola: evidentemente Karina non ha dato nessun contributo significativo al programma,altrimenti lo stesso avrebbe segnalato un 'inversione di ascolti. E purtroppo ultimamente non vedo più giovani leve che potrebbero essere capaci di gettarsi nel mondo dello spettacolo,anche perché nessuno ci lavora più sopra. Gli ultimi?Forse erano le ragazze di Non è la rai sulle quali c'erano un lavoro ben preciso, basti pensare tutto l'impegno che Boncompagni dedicò ad Ambra,sia facendola crescere artisticamente, sia poi rendendola di sana pianta cantante e via discorrendo.

  4. a sto punto benvengano le 4 grazie di delnoce. almeno loro un perchè l'hanno!!