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GERARDO PULLI A DM: “CHI PENSA CHE ABBIA VINTO PERCHE’ SONO SOLO UN PERSONAGGIO E’ UN ALIENATO SOCIALE”

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

04/06/2012 - 00:06

GERARDO PULLI A DM: “CHI PENSA CHE ABBIA VINTO PERCHE’ SONO SOLO UN PERSONAGGIO E’ UN ALIENATO SOCIALE”

Gerardo Pulli

Non è un tipo facile Gerardo Pulli. Il vincitore di Amici 11 sta sulla difensiva, rigetta le etichette e ha un modo di pensare tutto suo che cerca di spiegare come meglio può ricorrendo talvolta anche ad espressioni che non ammettono contraddizioni. Dalla crisi della politica ai concetti di religione e libertà, passando ovviamente per la musica e per il talent show che gli ha regalato la notorietà, il giovane cantautore torinese si racconta a 360 gradi e senza peli sulla lingua a DM.

Com’è passare da illustre sconosciuto a giovane promessa della musica?

Oggi è facile diventare famosi: esci di casa, uccidi tre persone e lo sei. Per me non conta l’esser popolare ma la passione. Poi non è che facendo Amici si diventa qualcuno.

Però hai un album in classifica, quello è sicuramente un primo passo…

Sì. Sono felicissimo perché prima di andare ad Amici il mio obiettivo era di esser ascoltato.

Da cosa nasce questo impellente bisogno di essere ascoltato?

Io ero uno che non parlava tanto. Per questioni caratteriali ero sempre chiuso nel mio guscio, uscivo poco e rimanevo chiuso in cameretta. Con le canzoni dico quello che non riesco a dire di persona. Se facciamo una cena in quattro e qualcuno fa una domanda a tutti, io non rispondo per non mettermi in mezzo. Io parlo scrivendo.

E non hai pensato che  l’esperienza ad Amici poteva farti apparire per quello che non sei?

Il mio carattere è fatto male, sono timido e faccio fatica a socializzare con le persone, però se qualcuno mi chiede qualcosa mi piace parlare come in questo momento.

Allora il Gerardo che porta scompiglio è solo una leggenda metropolitana?

Dipende. Se vengo toccato cambia tutto. Quando devo dire una cosa la dico, a prescindere da dove mi trovo. E’ un’esigenza esistenziale che ho.

In riferimento alla tua canzone, Scacco Matto, hai detto: “Non mi piace comunque parlare di politica, piuttosto sono consapevole che viviamo in una finta democrazia”. Spiega…

Non credere che io sia contradditorio, probabilmente per te sono uno stupido ma in realtà sono una persona che osserva e pensa tanto. Quello che dico scaturisce da un ragionamento preciso. Penso tanto al sistema, potrei parlare della società per ore. Dico sempre la mia, a prescindere dal rischio di passare per cretino. Almeno così non ho il rimpianto di non aver detto cose che volevo dire.

Il tuo sembra quasi un pensiero nichilista…

Se tu non lo condividi, sarà perché sei soddisfatto della tua vita.

Era una deduzione imparziale…

Faccio un esempio: sono un padre di famiglia, mi alzo, faccio colazione, accompagno mio figlio a scuola e vado a lavoro. Si fa tutto questo perchè nella vita devi fare dei compromessi – come lavorare per far mangiare la famiglia – e lo si fa con cronometro alla mano perché devi sempre rispettare degli orari. Per quanto un ipocrita possa dire che siamo liberi, noi non lo siamo affatto. La politica è una cosa molto relativa, basata sulle cose materiali, non c’è più un’ideale reale. Il popolo ha perso ogni voce in capitolo.

Anche tu non ti senti libero?

Nessuno di noi è libero. Si può cominciare ad essere liberi quando si inizia a pensare a se stessi che è una cosa che le persone non fanno più. Come dice Nietzsche, la ricerca del superuomo si raggiunge, o si inizia a raggiungere, quando sei da solo e pensi a te stesso. Così c’è un’evoluzione spirituale notevole, proprio come direbbe Nietzsche.

Altri filosofi ti direbbero che l’essere è relazione…

Certamente, l’essere umano ha fondato la società per essere minimo in due. L’uomo è solo, anche l’amore è un sentimento che si prova per sentirsi meno soli. E’ banale ma noi abbiamo bisogno del gregge. La società è nata da un gregge fatto di persone sole che si sono messe insieme per comunicare. Oggi questa cosa si è un po’ persa perché siamo diventati dei numeri. I più grandi per il sistema non ti conoscono per nome e cognome ma per il numero della carta d’identità.

Sei religioso?

Dipende da cosa intendi per religioso.

Tu cosa intendi?

Secondo me la religione è la politica di Dio, quindi priva un po’ di libertà. Io penso che la fede ce l’hanno tutti – questa è una mia riflessione personale -; non esiste un uomo che non ha fede in qualcosa. Inconsapevolmente siamo spinti a credere in qualcosa più grande di noi, anche quello che si definisce ateo ha dei sogni e immagina un futuro più grande di lui.

Perché eri diffidente verso la televisione?

Ero uno stupido. Come un bambino di 5 anni che va a cena con i genitori e non vuole mangiare le verdure perché ha sentito che fanno schifo. Vivendola dall’interno, ho capito che la tv è la realtà nella realtà, è una cosa geniale, è la tridimensionalità della comunicazione perché può dare, con trasmissioni come Amici, dei messaggi sociali importanti. Peccato che le persone ascoltano poco e partono prevenute. Tanti banalmente possono criticare Amici e i suoi partecipanti ma io sono un ragazzo come tanti che vuole fare musica. Mi fa male essere etichettato con un’etichetta che non esiste, come dire che un ragazzo è gay. Sono solo pregiudizi. Un messaggio che fa passare Amici è che se lotti e ti impegni alla fine qualcosa la avrai.

Però molti hanno colto nella tua vittoria un messaggio negativo. Si è detto “Ha vinto Gerardo perché è un personaggio, non perché è il più bravo”…

Innanzitutto, le persone prima dovrebbero chiarire cosa vuol dire bravo e non bravo, cosa vuol dire giusto e sbagliato, bello e brutto.

Al di là di questo, il messaggio che è passato ad alcuni è quello…

Allora dico a queste persone che non sono altro che degli alienati sociali, che prendono le cose con superficialità, a partire dalle loro vite, perché se prendono le piccole cose con superficialità lo fanno anche nelle cose più grandi.

Alessandra Amoroso ha dichiarato che tifava per Carlo Alberto, tu non eri il suo preferito e ti vedeva come un personaggio…

Io credo che ogni persona possa esprimere un giudizio e ognuno deve essere rispettato. Questo è un discorso da gossip provinciale, perché non ha senso, Alessandra ha detto quello che pensava e ha fatto benissimo.

Lei ha fatto bene, ma ciò non toglie che ci si può rimanere male…

Già il fatto che qualcuno abbia espresso un’opinione su di te deve farti piacere.

Vuoi dire: “basta che se ne parli”?

Normalissimo non piacere tutti.

E’ vero che sogni di scrivere per Emma Marrone?

Sogno di scrivere e basta. Non c‘è un artista in particolare con cui vorrei collaborare. Ci sono tanti che fanno la musica che mi piace, tra gli ex di Amici apprezzo molto Pierdavide Carone.

Perché hai mandato una mail a Giancarlo Magalli?

Non sapevo più chi a scrivere, ho mandato mail a tante persone, avevo talmente tanta fame che ho tentato Amici.

Dovevi fare la maturità quest’anno

Sì, dovevo completare il liceo scientifico, ma ora mi rifiuto assolutamente di comprare il diploma. Per me la cultura non si compra. Piuttosto preferisco avere la terza media. Se dovessi prendere il diploma è perché frequento l’anno scolastico come tutti.

Sarà un po’ difficile forse

Di facile e di difficile non c’è niente, ci sono le cose che vuoi fare e quelle che non vuoi fare.

Cos’è che non vuoi fare?

Non so, devo ancora trovarle.

Il percorso naturale per molti ex talent è Sanremo. Ti piacerebbe?

Sì certo.

Hai un modello musicale di riferimento?

Io ascolto tutta la musica, non ho un preferito. Da Vivaldi a David Guetta mi piace tutta la musica.

Paura di rimanere poco credibile in quanto ex talent?

Voglio solamente che la gente mi ascolti e questo dipende in primis da me.

Sei ancora felicemente fidanzato con Valeria (Romitelli, ndDM conosciuta all’interno del talent)?

Sì, ma preferisco non parlare della vita sentimentale e privata. E’ una libertà che mi posso prendere.

Dove sarai tra 10 anni?

Non ne ho idea, a me comunque piace decidere giorno per giorno.

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56 commenti su "GERARDO PULLI A DM: “CHI PENSA CHE ABBIA VINTO PERCHE’ SONO SOLO UN PERSONAGGIO E’ UN ALIENATO SOCIALE”"

  1. Quest'anno amici mi ha delusa perchè ha vinto un ragazzo senza voce e non so come possa fare il cantante. Poi ha vinto un ballerino quando invece avrebbe dovuto vincere Francesca che è un VERO talento. Mi ha fatto schifo la lettera di Giuseppe il "ballerino", dove diceva che il padre è disoccupato....in questo periodo, figuriamoci ! Ha impietosito parecchia gente ed ha vinto per questo motivo. Pierdavide Carone mi sarebbe piaciuto vederlo in finale. I vincitori dovrebbero essere sceti dalla giuria tecnica e non il pubblico che va a simpatie e non sa valutare il talento.

  2. Gabriele90 dice:

    Comunque Gerando è un maestro di vita. Di una saggezza disarmante. Ero un alienato sociale ma ho capito dalle sue parole il senso della vita. Poi ho ascoltato una sua canzone e sono tornato ad essere un alienato sociale... I casi della vitaXD GERARDO te lo dico con il cuore (cit.) fai meno il saputello e impara a cantare.

  3. Sarà affinità tra canidi, ma mi trovo d'accordo con "il lupo" (minuscolo :p). Di Amici ho seguito solo il serale, e nemmeno sempre perchè quando è iniziato ero all'estero. Magari questo mi ha aiutato a essere meno "prevenuto". Fatto sta che Gerardo mi è piaciuto. Lo trovo comunicativo, e mi dà l'idea che ragioni parecchio. Non mi pare che dalla sua intervista sia emerso che lui creda di possedere la "verità". Anzi. E non lo trovo per niente nichilista, semmai relativista. Più socratico ("so di non sapere") che nietzschiano. E poi, per la miseria, con i discorsi omologati tra tamarri che tocca sentire quotidianamente per strada e sui mezzi pubblici, ben venga un ragazzino non omologato, che ha voglia di pensare con la sua testa. Non importa che giunga a delle conclusioni nell'immediato, o che cambi idea dopodomani. L'importante è che si faccia delle domande. Perchè, notoriamente, ogni domanda genera ulteriori domande piuttosto che risposte. E mai come in questo periodo c'è stato bisogno di gente che si interroghi, che provi a dissipare il velo che ci siamo costruiti negli ultimi decenni in Italia. Un cantautore, nel suo piccolo, per me deve fare quello. E Pulli ha iniziato a farlo bene. Speriamo continui. Le premesse secondo me ci sono tutte.

  4. Informo gli astanti che Gerardo, come infatti qualcuno puntualizza, protestando, non è UN'INCAPACE né UN'ARTISTA. Casomai è UN INCAPACE e UN ARTISTA. Itaglia, 2012.

  5. Non voglio commentare Gerardo perche' non mi piace e non mi interessa, dico solo che trovo assurdo che abbia vinto una trasmissione chiamata talent. Forse per un reality sarebbe andato bene. Il mio preferito invece e' lo stesso di Alessandra Amoroso, cioe' Carlo Alberto. Lui si' che e' un vero talento e non un personaggio e meritava di vincere una trasmissione denominata talent show. Potremmo avere anche una sua intervista? Grazie mille in anticipo.

  6. *commento *economica