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FAN CARAOKE: UNA MACCHINA SENZA BENZINA

Redazione

di Redazione

17/10/2016 - 14:24

FAN CARAOKE: UNA MACCHINA SENZA BENZINA

Alessandra Amoroso e Giampaolo Morelli

Rai 1 si mette al volante ma non ingrana la marcia. Sulla scia del successo dell’americano Carpool Karaoke, ha debuttato ieri sera su Rai 1 Fan Caraoke, impianto simile all’originale ma risultati notevolmente diversi. Le auto dello show, guidate dall’attore Giampaolo Morelli e dalla prezzemolina 2.0 Giulia Valentina, si sono messe in marcia nella seconda serata domenicale di Rai 1.

Sulla macchina di Morelli si sono seduti Alessandra Amoroso e Zucchero, mentre su quella di Giulia Valentina tre sfegatati fan di ciascun artista pronti ad incontrare il loro idolo; ma secondo le regole del gioco solo uno dei pretendenti può realizzare il suo sogno.

Il genere – una sorta di game accompagnato da un’intervista al personaggio protagonista – si distacca radicalmente dal tipo di programmi che la rete ammiraglia Rai è solita trasmettere in questo slot; e se è lodevole la volontà di sondare questa fascia oraria con uno show rivolto prevalentemente ad un pubblico giovane e social, molti sono i dubbi e i punti deboli che emergono dal formato, sia per quanto riguarda i contenuti sia per ciò che attiene alla struttura, troppo essenziale e monotona.

Decisamente grottesco il modo di selezionare il “vincitore” tra i concorrenti che aspirano ad incontrare il loro idolo: i fan vengono, infatti, eliminati per motivi assurdi come il “non avere tatuaggi dedicati all’artista” o per “non aver assistito ad un suo determinato concerto“. Forse sarebbero state più attinenti e interessanti prove di Karaoke sulle canzoni dell’artista o piccoli quiz per sondare quanto i concorrenti conoscano veramente il personaggio del quale sono fan; invece le eliminazioni appaiono quasi immotivate facendo sembrare il tutto un gioco senza nè capo nè coda dove si trascura il vero motivo per cui i ‘concorrenti’ partecipano al programma.

La sensazione è che l’inserimento del contest sia solo strumentale a distaccarsi, un minimo, da Carpool Karaoke. Sembra – per rimanere in ambito automobilistico – di trovarsi di fronte ad un’automobile italiana riprodotta in Cina, quasi identica all’originale ma peggiore per prestazioni e qualità. Non è un caso che lo spazio dedicato all’incontro tra il VIP e il fan si limiti ad un semplice saluto, che velocemente sfuma.

Ben più marcata la differenza con Singing in The Car di Tv8 che ha una formula diversa ma soprattutto è risultato più frizzante e scorrevole per i telespettatori.

Fan Caraoke di nuovo ed interessante ha ben poco e si riduce quasi esclusivamente a un’intervista a bordo di un’auto. “Il già visto” regna sovrano e l’unico motivo per seguire le puntate può essere, a seconda dei gusti, la curiosità di vedere e sentire un personaggio famoso per cui si nutre un certo interesse.

Il programma è un format ideato da Nonpanic con il central team di Banijay.

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6 commenti su "FAN CARAOKE: UNA MACCHINA SENZA BENZINA"

  1. Concordo pienamente!non sono riuscita a seguirne più di 10 minuti,pur essendo l'Amoroso molto simpatica.L'intervista era di un noia mortale,Morelli l'ho trovato scontato,lento come ritmo e ingessato,niente a che vedere con la Comelio,simpatica,buffa e frizzante. Il confronto con singing in the car è impietoso

  2. Concordo pienamente!non sono riuscita a seguirne più di 10 minuti,pur essendo l'Amoroso molto simpatica.L'intervista era di un noia mortale,Morelli l'ho trovato scontato,lento come ritmo e ingessato,niente a che vedere con la Comelio,simpatica,buffa è frizzante. Il confronto con singing in the car è impietoso

  3. Programma super noioso...bruttissima copia di Singing in the car !

  4. è stato abbastanza tremendo, sì... pure gli ascolti sono miseri.

  5. Davide ti meriti un grandissimo applauso per l'analisi fatta a questa barba di programma ed al confronto con Singing in The Car di Tv8,il quale si seguiva per le domande musicali ,,,bellissime e molto divertenti le puntate di Ivana Spagna e Valerio Scanu

  6. A me sembra un pretesto per fare un enorme spot pubblicitario sul personaggio famoso di turno .