“Le Olimpiadi sono la massima declinazione sportiva, se non c’è l’emittente di Stato vuol dire che lo sport ha perso”. Parlava così, due mesi fa, il direttore di RaiSport Eugenio De Paoli a proposito del rischio che i Giochi Olimpici di Rio 2016 non venissero trasmessi dalla Rai. Un rischio che, ad oggi, sembra clamorosamente diventare certezza, nonostante per legge la tv di Stato debba garantire il servizio pubblico di tali appuntamenti.
Sky, che detiene i diritti delle Olimpiadi d’inverno a Sochi 2014 e quelle d’estate a Rio 2016, è chiamata a cedere alla Rai, come da contratto, parte dei due eventi, per garantire al telespettatore la visione in chiaro dei Giochi. Peccato però che a Viale Mazzini, dove la politica dei tagli è ormai ben avviata, vogliano rinunciare alle Olimpiadi invernali per puntare tutto su Brasile 2016.
Il 30 giugno è l’ultima chiamata per la Rai: o paga a Sky il pacchetto completo (inverno-estate) oppure niente Olimpiadi 2016 sui canali della tv pubblica. Al danno, inoltre, andrebbe ad aggiungersi anche la beffa perchè, dovesse essere confermata la rinuncia della Rai ai Giochi Olimpici, sarà Cielo il canale delle Olimpiadi in chiaro. Quello stesso canale che ha già “scippato” alla tv di Stato parte dei diritti relativi al campionato di calcio di Serie A.
Sky, ovviamente, gongola all’idea che i Giochi Olimpici, oltre ad arricchire l’offerta per gli abbonati, possano rappresentare il trampolino di lancio tanto atteso per “svegliare” quel “gigante dormiente” di Cielo.
“Non posso pensare che il più grande evento sportivo del pianeta non venga trasmesso dal servizio pubblico, spero che la Rai ci ripensi“
è il monito di Giovanni Malagò, presidente del Coni.
1. MisterGrr ha scritto:
8 giugno 2013 alle 15:58