15
aprile

IL COMMISSARIO MONTALBANO: DA QUESTA SERA SU RAI1 4 NUOVI CASI PER LUCA ZINGARETTI

Margareth Madè è Angelica

E’ in assoluto il Commissario più amato e popolare della tv, la sua personalità complessa e spesso indecifrabile identifica benissimo pregi e difetti tipici degli italiani. Parliamo naturalmente de Il Commissario Montalbano, celebre personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri che, dopo aver appassionato numerosi lettori ed essere riuscito a conquistare la platea televisiva tanto nel nostro Paese quanto all’estero, torna con quattro nuovi episodi, in onda da questa sera alle 21.10 su Rai1.

Quattro nuove avventure (qui maggiori info) per il commissario di Vigata che avrà come sempre il volto inconfondibile di Luca Zingaretti. Al suo fianco ritroveremo Cesare Bocci nei panni di Mimì Augello, Peppino Mazzotta in quelli di Fazio e Angelo Russo nel ruolo di Catarella. Non mancheranno naturalmente le figure femminili, pronte a turbare il Commissario. Oltre alla storica fidanzata Livia, in questi episodi interpretata dalla svedese Lina Perned, arriveranno con un ruolo da guest star Barbora Bobulova e Margareth Madè.

Ad inaugurare il nuovo ciclo di quattro film, prodotti dalla Palomar di Carlo Degli Esposti e diretti da Alberto Sironi, sarà Il sorriso di Angelica: il film si apre con un doppio furto, nella casa al mare e nel lussuoso appartamento di Carlo e Caterina Peritore. I ladri sapevano che la coppia si trovava in villeggiatura per il fine settimana. Li hanno addormentati con un gas, hanno svaligiato il villino e infine sono andati a saccheggiare la loro abitazione. Il tutto è stato compiuto con particolare sapienza e destrezza; i ladri, infatti, non hanno lasciato neppure un’impronta.

Montalbano intuisce subito che i ladri devono essere persone che conoscono bene i Peritore e in breve riesce a collegare quest’ultimo furto ad un altro commesso qualche giorno prima ai danni dell’avvocato Lojacono e della dottoressa Vaccaro, che è avvenuto con la stessa identica modalità di quello subito dai Peritore. Di seguito emerge inoltre che, non solo i Peritore conoscono bene le altre due vittime di furti – Lojacono e Vaccaro -, ma che tutti appartengono a una ristretta cerchia di amici, una sorta di clan composto da gente assai ricca e in vista. A Montalbano tutto ciò sembra tutt’altro che casuale, e capisce che i furti continueranno, e ancora all’interno di questa singolare élite vigatese. Va a parlare con Pasquale, figlio di Adelina e ladro matricolato, il quale gli rivela che, a quanto risulta da voci sentite nel suo ambiente, i componenti di questa banda così abile ed esperta non sono ladri di Vigata, ma sono venuti da fuori. Montalbano capisce però che devono avere almeno un basista, che probabilmente è anche a capo della banda.

Attraverso delle intercettazioni, riesce a individuare il ricettatore presso il quale i ladri si liberano delle vetture rubate alle loro vittime, ma anche questa strada si rivela inutile, perché i criminali hanno sempre organizzato tutto in modo da non dovere incontrare mai il loro ricettatore, il quale, una volta arrestato, non ha nessuna informazione utile per la polizia. Il capo della banda, in forma anonima, invia una lettera al commissario, con la quale gli lancia un vero e proprio guanto di sfida. E la serie dei furti, difatti, continua, questa volta ai danni di Angelica Cosulich (Margareth Madè), trentenne dirigente di una banca del paese. E, come aveva intuito il commissario, anche lei fa parte della cerchia di amici dei Peritore. Angelica è bellissima, magnetica, e quando va a parlare con lei Montalbano rimane incredibilmente colpito: la Cosulich gli riporta alla memoria quell’Angelica dell’Orlando Furioso della quale ai tempi del liceo si era come innamorato.

È un vero e proprio colpo di fulmine e nel corso della storia, Salvo non potrà fare a meno di innamorarsi come un ragazzo. Anche Angelica gli fa presto capire di essere interessata a lui e le resistenze del commissario dovranno ingaggiare contro questa nuova passione una battaglia assai difficile e forse non vittoriosa. Intanto l’indagine continua, così come pure la serie dei furti e la sprezzante sfida lanciata alla polizia. Montalbano presto si rende conto che il capo della banda dei ladri deve essere uno dei membri della cerchia di amici dei Peritore. Sembra assurdo, perché tutti gli esponenti di quel gruppo sono ricchissimi e non hanno certo bisogno di rubare niente a nessuno. Il commissario capisce così che quei furti non sono soltanto furti, ma nascondono ben altro obiettivo. Uno scopo che si rivelerà assai più grave e tragico.



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