La patente a punti per diventare tronisti. Maria De Filippi, stanca di essere additata come la protettrice dei belloni senza arte nè parte, trasforma Uomini e donne in una sorta di talent show per aspiranti principi azzurri, ammesso che alle donne interessi davvero trovare l’uomo perfetto.
Stentiamo quasi a credere ai nostri occhi quando scatta la prova Ikea (è un messaggio promozionale?). Montare uno dei più semplici mobiletti del colosso svedese per guadagnare due punti. Saltata in extremis la prova del braccio di ferro, il campionato del tronista sfodera questo piano b alquanto particolare.
Secondo Tina, scatenata più che mai in questa tipologia di puntata (in cui ripete convinta alle donne che vorrebbero corteggiare Cristian Galella che sono donne da una notte) i quattro baldi giovani se la cavano malino. In effetti anzichè un tavolino qualcuno mette su una roba che poco ha da spartire con il modello. Un po’ di simpatica e compiaciuta crudeltà la Castigatrice la sfoggia a vedere gli aspiranti in vip in versione operaia. Aggiunge pure: conoscendo le bestie che lavorano con me state attenti che probabilmente la colla non vi serve. E pensare che prima aveva ‘messo a nudo’ i ragazzi con le candid dell’intervista voloutamente provocatoria della Soldati(na) Betti e con le prove di canto.
La lega del tronista sta sviluppando ormai il suo meccanismo. Sembra che anche stavolta Maria e il suo staff abbiano azzeccato la variante per pepare quel pizzico il format. Una sorta di nomination in positivo corona i punteggi e in esterna, conclamata vetrina, vanno solo i due preferiti della puntata.
Ad Amici le stelline, a Uomini e donne le palline per chi vince le prove: il metodo meritocratico, un po’ scout e un po’ scuola orsolina, è sempre più il fil rouge del defilippismo di ultima generazione.
1. Divino ha scritto:
7 ottobre 2011 alle 16:40