Francamente era ovvio che, una volta squalificata Federica, nella casa del Grande Fratello si respirasse un’aria nettamente più mistica, come dopo un esorcismo.
Per non rischiare, però, che il reality più famoso della nostra tv si trasformasse in una puntata di Cinematografo, gli astuti autori del GF si sono guardati intorno e tra un ospedale psichiatrico e una casa di cura, hanno tirato fuori un altro coniglio dal cilindro. Stiamo parlando di Paolo Mari, concorrente aggiunto in corso d’opera, che in una sola settimana, non solo ha riabilitato Federica Rosatelli, innalzandola al livello di Maria Montessori, ma ha riscritto tutte le regole della follia e dell’alienazione mentale, tanto meticolosamente al punto da mettere in difficoltà perfino esperti come Paolo Crepet e Raffaele Morelli.
Ciò che è successo la mattina del 21 febbraio nella casa più spiata d’Italia si fa fatica perfino a raccontare. Tutto ha inizio quando Ferdi e compagni compiono il gravissimo crimine di confenzionare un pallone “stile dopoguerra” per godersi una bella partita nel giardino di casa. Tutto normale fino a quando Paolo, lo pseudoCostantino con la voce di Calderoli, si vede arrivare una pallonata a un metro dalla faccia.
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L’idraulico, rischiando di veder deturpato il suo bellissimo visino da branzino lesso, inizia a sbraitare contro il concorrente montenegrino, che ”sfiora la morte” ribattendo che ha il diritto di fare ciò che vuole.
Il rischio di veder trasformato Ferdi in una valvola a farfalla è altissimo: Paolo è il Tevere in piena e implora in ginocchio gli altri inquilini affinchè non giochino a pallone quando lui è in giardino. La scena lascia talmente atterriti che se Alberto e Vittorio, i più sconvolti, avessero visto Bin Laden pregare su un aereo, sarebbero rimasti più tranquilli.
La farneticazione si trasforma in turpiloquio quando Paolo rettifica che non vuole che i compagni non sfruttino il giardino, visto che anche lui a casa gode di un ampio spazio verde dove fa ciò che vuole, perfino espletare i suoi bisogni. ”Visto che qui fanno tutti il loro comodo, vi darebbe fastidio che io facessi la cacca in giardino?”. La risposta, affidata alla sapiente voce di Alberto, che non sa di avere nelle sue corde vocali una bomba ad orologeria, non poteva che essere altrettanto assurda: “Basta che la raccogli!“.
L’ira furiosa di Paolo si esaurisce quando, ribadendo il suo singolare modo di evacuare, ci regala un’altra perla verbale: “Cago in giardino perchè sono un pezzo di merda!“.
Ma non è finita qui. L’alterazione psichica tocca picchi storici quando quest’uomo, rientrato in casa, si toglie le mutande, restando col Grande Fratello di fuori davanti a tutti, e urlando in nome della libertà minaccia perfino di defecare nei letti degli altri concorrenti.
La regia, presa dal panico, non lesina abbondanti inquadrature sul deretano, ma si trova in netta difficoltà nel censurare il tubo flessibile dell’idraulico, oscurando la scena e lasciando solo l’audio.
Paolo, tranquillo, qualche euro per costruirti un bagno li racimoliamo noi, su con la vita.
Nel frattempo, di fronte a tutto ciò, al Moige, più di un socio è stato colto da angina pectoris.
Un minuto di raccoglimento, grazie.
1. FiReBoLt ha scritto:
21 febbraio 2009 alle 16:42