Dove eravamo rimasti? Ma certo, come dimenticarlo, ci eravamo lasciati con la bella Marcuzzi che, decisa a uniformarsi al marcato esibizionismo che, da sempre, caratterizza la sua trasmissione, salutava gli italici spettatori mostrando, lasciva, tutto il suo “ministero”. Sembra che, da allora, si siano moltiplicati i casi di cronica insonnia in tutto il Bel Paese anche, a causa, va detto, della formosa Cristina che, da poco meno di una settimana, porta in giro, indisturbata, all’interno della casa, le sue esplosive “armi di seduzione di massa”. Orde di massaie frustrate dal decolletè inesistente pare stiano affollando gli studi dei chirurghi estetici, con scene di isteria collettiva del tutto simili a quelle del primo giorno di saldi da Harrods, mentre le più scaltre sembra si stiano muovendo per dimostrare che l’ingenua Del Basso non abbia provveduto a condonare il suo florido davanzale.
Mentre la nostra eroina con il suo abbigliamento ferragostano (che credesse, forse, di partecipare all’Isola dei Famosi?) ha provveduto a mantenere alto il morale, e non solo, dei suoi coinquilini, altri hanno cominciato, sia pur parzialmente, a raccontarci di loro. Esilaranti i ricordi scolastici della svitata Federica, alias citofono guasto, una donna che, con disarmante tranquillità, ha dichiarato di aver collezionato più bocciature lei che matrimoni Liz Taylor, pur avendo frequentato, rigorosamente, scuole private e dispendiosi centri di recupero scolastico. Chi avesse nutrito, ancora, qualche residua illusione sulla serietà del sistema scolastico italiano sarà rimasto basito di fronte ai suoi ricordi di docenti così moderni e sui generis da premiare l’impreparazione dei propri facoltosi studenti con un bel 6. Come se ciò non bastasse l’eccentrica Federica, dopo l’outing della tenebrosa Siria che aveva, serenamente, svelato il suo orientamento sessuale bisex, si era abbandonata a deliranti farneticazioni omofobiche, scagliandosi soprattutto con la pretesa, a suo dire assurda e inaccettabile, di una coppia gay di voler adottare un bambino. La povera Federica che dice sempre ciò che pensa ma che, altrettanto spesso, dice senza aver preventivamente pensato, (forse a causa dell’ossigeno a venti volumi che deve averle provocato irrimediabili danni al sistema neurologico), si avvia, così, a una scontata nomination. Speriamo, solo, che il pubblico a casa, con un pizzico di sadismo, capisca che per minare, seriamente, sanità mentale e resistenza psicologica degli altri concorrenti, e, dunque, per garantire sorprese e divertimento a tutti noi, sarebbe bene tenerla ancora un po’ in gioco.
Frattanto, sempre a proposito di rivelazioni piccanti e pruriginose, è stata resa nota l’omosessualità di Leonia, la macellaia panterona, pronta a sbarcare, lunedì prossimo, in quel di Cinecittà. In un documentario che potete vedere qui (“La sfortuna mi fa capoccella”), nel quale compare anche la madre della prossima concorrente del GF, la fidanzata di Leonia, Caterina D’agostino, racconta la loro felice relazione sentimentale, iniziata, per caso, anni fa, in un centro commerciale, grazie alla comune passione per la cartomanzia.
Una settimana, quella che volge al termine, in cui sebbene siano mancati bollenti amplessi e accoppiamenti sotto coperta (il massimo della trasgressione sono stati i casti bacetti da scuola dell’infanzia fra Gianluca e Cristina e tra Ferdi e Daniela), non sono mancate, però, copiose e irrefrenabili, le lacrime. Ha pianto Marcello che, dopo essere stato da tutti, crudelmente, rimproverato per le sue difficoltà d’inserimento nel gruppo, ha rivelato di essere stato riconosciuto dal suo padre naturale solo dopo essere stato costretto a sottoporsi alla prova del dna all’età di ventuno anni.
Ha pianto, o per meglio dire, ha finto di farlo Nicola il quale, non avendo, forse, una storia lacrimevole da sfoderare, ha pensato bene di fare sfoggio delle sue insuperabili doti da consumato attore da melodramma palesando la sua devastante difficoltà nella scelta dei compagni da nominare. Ha pianto, però, anche e soprattutto (lui sì per davvero) Ferdi. Commosso dalla festa organizzata dai suoi coinquilini in occasione del suo compleanno (o, forse, disperato per il terribile dolce, dimensioni mignon, per lui preparato), il cuoco montenegrino ha ripercorso, fra i singhiozzi, la sua vita passata. Probabilmente le lacrime più sincere e contagiose che mai siano state versate al Grande Fratello, da parte di un ragazzo, spaventosamente maturo e sensibile, dalle cui parole traspariva una sensazione di terribile solitudine, quella solitudine, che dà, inspiegabilmente, freddo tanto è percepita intensa e devastante. Un ragazzo cui una sorte matrigna ha riservato un’infanzia che infanzia non è, perché con tale appellativo nessuno si sognerebbe mai di chiamare povertà, violenza e guerra.
Con la speranza che i tempi siano maturi per un risveglio dal letargo ormonale che sembra aver colpito i maschi della casa, impegnati, tutto il giorno, a rimirarsi gli addominali, a giurare guerra ai peli superflui e ad ammiccare alle telecamere, vi diamo appuntamento alla cronaca del secondo imperdibile appuntamento con il Grande Fratello.
1. pier ha scritto:
18 gennaio 2009 alle 11:47