Che ad Amici non ci fosse stato mai un livello di ballerini così alto sembra una verità indiscutibile. Premia la scelta di scremare tantissimo le platee di aspiranti che prima trovavano nelle bizze di Garrison un mecenate, portando avanti invece solo un criterio di eccellenza. Arrivano alla finale praticamente solo ragazzi provenienti dalle migliori accademie di classico della penisola, e Vito Conversano è uno di questi con la sua formazione al Teatro San Carlo di Napoli.
Col senno di poi Alessandra Celentano, proprio la sua acerrima nemica, conferma la bontà delle sue argomentazioni nelle passate edizioni. Conversano è il concorrente con meno possibilità di vittoria a causa del suo comportamento spesso arrogante ed eccessivo che lo ha fatto sprofondare sempre più nel gradimento, ma soprattutto per via del confronto con il più talentuoso Denny.
In qualche edizione del passato Vito sarebbe stato forse il ballerino per antonomasia grazie ad una fenomenale predisposizione alla danza classica. Purtroppo l’indulgenza pedagogica di Cannito è riuscita a far emergere solo a sprazzi la virtù del suo en dehors e delle linee che riesce a disegnare con le sue grandi doti di elasticità. Con un lavoro durissimo potrebbe fare faville ma a causa della sua poca umiltà la sua permanenza nella scuola ha conosciuto più bassi che alti rischiando addirittura di non accedere alla fase finale. A conferma del suo enorme potenziale è arrivata una pregevolissima borsa di studio per un anno con una delle compagnie che ballerà alle Olimpiadi, l’English National Ballet.
Non vincerà perché il suo profilo artistico è stato sminuito dal suo stesso preparatore che ha dichiarato indirettamente la superiorità di Denny assegnando sempre pezzi che non mettevano così in risalto le sue doti classiche. Si è passati dall’eccesso della ginnastica ritmica a coreografie quasi garrisoniane basate più sull’espressività che sulla tecnica. E in quanto a presenza scenica si sa che gli esili classicisiti non riescono a bucare la rete. Quando si esula dall’aplombe dei pezzi di repertorio o si è Josè Perez o c’è poco da fare. Con il vecchio meccanismo sarebbe stato il primo a lasciare la finale.
1. missrossella ha scritto:
5 marzo 2011 alle 18:31