4
marzo

Polemiche per il corrispondente Rai, Marc Innaro: dà (solo) la versione di Mosca

Tg2 Post Marc Innaro

Accusato di essere troppo vicino alla narrazione di Putin, di dar voce alla versione del Cremlino: Marc Innaro, il corrispondente Rai da Mosca, è da giorni al centro delle polemiche. Alla luce delle sue cronache dalla capitale russa, il giornalista viene reputato da alcuni poco obiettivo nel racconto del conflitto in Ucraina. Nei giorni scorsi, una sua frase pronunciata al Tg2 Post aveva scatenato la bufera e altrettanti mal di pancia sono stati provocati dal suo racconto odierno della battaglia consumatasi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. 

Stamane, dando notizie sull’attacco russo al sito nucleare a Energodar, Innaro ha citato fonti militari russe secondo le quali l’incendio nella centrale era scoppiato “a seguito di un tentativo di un gruppo di sabotatori“. Poi, riportando la notizia di un controllo russo a Zaporizhzhia già dal 28 febbraio, ha aggiunto:

Questo fa capire come l’obiettivo dei russi sia stato quello di mettere in sicurezza le centrali nucleari. L’allarme che si è elevato in Occidente, dicono qui, è assolutamente ingiustificato, perché la centrale è sotto controllo“.

Una cronaca nella quale tuttavia non è stata menzionata la reazione di opposto tenore del presidente ucraino Zelensky, che aveva invece accusato la Russia ricorrere al “terrore nucleare”. Anche in seguito, il corrispondente ha dato spazio alla versione russa sugli approvvigionamenti militari dell’Ucraina, secondo la quale: “gli ucraini avrebbero sviluppato anche ordigni nucleari“.

Il punto di vista offerto da Innaro ha suscitato critiche, anche sul fronte politico. In particolare, dal Pd si è levato il biasimo del deputato Andrea Romano, che su Twitter ha chiamato in causa la Rai e lamentato:

La catastrofe sfiorata alla centrale di Zaporozhye? Colpa di ’sabotatori ucraini’. E ‘l’allarme in Occidente è ingiustificato’, perché ‘tutto è sotto controllo’. Cara Rai, per rilanciare la propaganda di Putin basta e avanza la Tass (l’agenzia stampa ufficiale russa). Dalla Rai ci aspettiamo di più“.

La catastrofe sfiorata alla centrale di #Zaporozhye? Colpa di “sabotatori ucraini”. E “l’allarme in Occidente è ingiustificato”, perché “tutto è sotto controllo”. Cara @Raiofficialnews: per rilanciare la propaganda di #Putin basta e avanza la Tass. Dalla #Rai ci aspettiamo di piú

Nei giorni scorsi, l’inviato Rai aveva fatto discutere per una valutazione espressa al Tg2 Post.

Basta guardare la cartina geografica per capire che, negli ultimi 30 anni, chi si è allargato non è stata la Russia, ma la Nato

aveva affermato, costringendo il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano a una precisazione (“Una cosa dev’essere chiara: qui c’è un aggressore, cioè Putin, e una vittima, Zelensky e il popolo ucraino“). Quelle dichiarazioni avevano suscitato le proteste del segretario Pd Enrico Letta e un’interrogazione dei dem in commissione di Vigilanza.

Nel frattempo, le corrispondenze del giornalista Innaro erano sparite dal Tg1 di Monica Maggioni, rimanendo però su Tg2, Tg3, Gr radio e Rainews.

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