20
settembre

Striscia replica a Massimo Boldi: «Soggetto in uno stato molto particolare. Dice fake news»

Antonio Ricci, Striscia la Notizia

Quella di non è altro che una fake news“. Le stoccate di Cipollino a hanno scatenato la reazione del programma di Antonio Ricci. Il comico lombardo aveva infatti rivendicato la paternità del popolare tg satirico e, da noi interpellato per un chiarimento al riguardo, aveva ulteriormente bacchettato la trasmissione. “Oggi è noiosa, stupida e sciocca ma per Mediaset è un bancomat“, aveva detto (potete leggere qui le parole di Boldi). Parole alle quali l’ufficio stampa di Striscia la notizia si è sentito in dovere di replicare con una nota che riportiamo integralmente di seguito. 

Striscia la Notizia, la replica a Massimo Boldi

Gentile redazione,

leggendo oggi su QN l’intervista a Massimo Boldi, in cui il comico si auto-attribuisce la paternità dell’idea di Striscia la notizia, siamo letteralmente esplosi in un’enorme risata. Ecco alcune precisazioni.

Vi ricordiamo che, fin dalle origini della televisione, nella parodia del telegiornale si sono esercitati molti comici: da Walter Chiari a Gino Bramieri, da Alighiero Noschese a Raimondo Vianello, ad Antonio Amurri e Dino Verde, fino a Rocco Tanica, Massimo Boldi, etc. etc.

Boldi sostiene che il suo tg però non era uguale a quello che aveva già fatto Walter Chiari, il quale si limitava a “imitare i giornalisti veri”. Non ci risulta che Walter Chiari fosse un imitatore, e a voi?

Inoltre, Boldi fa confusione, e parecchio, pure sulle date. Quando faceva Grand Hotel era il 1986. Difficile che nello studio accanto si girasse Striscia, visto che la prima puntata del tg satirico andò in onda nel novembre del 1988. Forse sarebbe stato il caso di verificare le informazioni, soprattutto quando, coscientemente, si intervista un soggetto in uno stato molto particolare.

Ci teniamo a sottolineare che quello di Striscia la notizia è un format italiano unico al mondo e molto diverso dalla parodia del tg: come tutti sanno, la nostra peculiarità è quella di realizzare autentici servizi giornalistici, anticipando spesso i media ufficiali. Infatti veniamo contattati quotidianamente da centinaia di cittadini che ci chiedono di intervenire per denunciare truffe o illeciti. Se vi servisse anche la prova provata, guardate una puntata (si trova online, qui il link) del telegiornale di Cipollino. E poi una di Striscia. Potrete constatare che si tratta di due prodotti televisivi completamente differenti.

Quella di Boldi, quindi, non è altro che una fake news.

Grazie, un cordiale saluto.

L’ufficio stampa di Striscia la notizia

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,



Articoli che potrebbero interessarti


Massimo Boldi
Boldi VS Ricci, la controreplica di Cipollino a DM: «Antonio voleva dire che sono diventato scemo. Ma l’idea del tg satirico è mia, che mi smentisca»


Massimo Boldi
Massimo Boldi a DM: «Striscia la Notizia l’ho inventata io. Oggi è noiosa, stupida e sciocca ma per Mediaset è un bancomat»


Massimo Boldi contro Striscia la notizia
MASSIMO BOLDI CONTRO STRISCIA LA NOTIZIA: PERCHE’ HA DIMENTICATO DI ANNUNCIARE LA FIDANZATA DI PAPA’?


Massimo Boldi
MASSIMO BOLDI: HO INVENTATO STRISCIA LA NOTIZIA. GLI ALTRI HANNO PRESO IL FORMAT E SONO 30 ANNI CHE VANNO AVANTI COSI’

1 Commento dei lettori »

1. Patrick ha scritto:

21 settembre 2021 alle 00:39

Ricci si è semplicemente offeso per la verità, ovvero che “Oggi è noiosa, stupida e sciocca ma per Mediaset è un bancomat“? Eh vabbè, ce ne faremo una ragione. Magari un giorno lo capirà lui per primo che ormai questo programma non interessa DA ANNI davvero più a nessuno, e che a nessuno importa più nulla delle loro inchieste…



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.