
15
ottobre
Covid, mascherine trasparenti in tv: il no degli scienziati. «Non proteggono, cattivo esempio»

Carlo Conti, mascherina trasparente
Il Comitato Tecnico Scientifico ha lanciato formalmente l’allarme: le ‘mascherine’ trasparenti utilizzate in molti programmi tv non vanno bene. Gli scienziati del Cts – riferisce Repubblica – hanno messo a verbale il monito, ravvisando il bisogno di segnalare il problema alle aziende televisive che ne fanno uso, Rai e Mediaset in particolare. La richiesta è stata quindi quella di evitare i suddetti dispositivi per non dare un messaggio sbagliato al pubblico.
Da Che Tempo Che Fa, a Tale e Quale Show, passando per Uomini e Donne e Name That Tune (su Tv8) sono ormai diversi i programmi tv che hanno fatto uso delle mascherine trasparenti al posto di quelle tradizionali, che coprono il viso e risultano esteticamente più sgradevoli. Gli esperti ritengono che questi dispositivi non siano nemmeno da considerarsi mascherine, ma semplicemente delle visiere che non offrono un adeguato grado di protezione da eventuali agenti di contagio.
Il pannello trasparente, essendo chiaramente distanziato dal volto, non protegge davvero naso e bocca dall’ingresso dei droplet e non evita la fuoriuscita di eventuali goccioline infette. Secondo uno studio della rivista Physics of Fluids, queste visiere hanno la capacità di bloccare un colpo di tosse o uno starnuto ma non di impedire alle goccioline di aggirare con facilità la protezione e di diffondersi all’esterno.
Il Cts ha quindi lanciato un allarme sul cattivo esempio che i telespettatori potrebbero ricevere. Vedendone un largo utilizzo in tv, il pubblico potrebbe essere indotto a pensare che questi pannelli siano efficaci e sostitutivi delle tradizionali mascherine. Gli scienziati ne hanno quindi chiesto la rimozione, in favore dispositivi di protezione più sicuri.


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