
15
settembre
Petra è da scalfire, ma il diamante è Andrea Pennacchi

Petra - Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi
Rocco Schiavone s’è fatto donna: Petra, la protagonista dell’omonima serie partita ieri sera su Sky, si è presentata come una versione al femminile del poliziotto romano, tutta introversione e metodi discutibili, che celano qualcosa di irrisolto. Assonanze che non si limitano, però, solo alla natura del personaggio, ma che vivono anche nella fotografia fredda, che lì raccontava la Valle d’Aosta, qui Genova.
Petra è un prodotto particolare, essenziale e freddo, perfettamente rappresentato dalla casa spoglia della protagonista che, a due anni dal trasloco, tiene ancora tutto chiuso negli scatoloni, facendo capire al telespettatore che avverte lei stessa quel senso di provvisorietà che lo avvolge nel seguire le sue avventure.
La sceneggiatura prende di continuo grandi pause, è lenta, ma all’improvviso cambia registro e spiazza, riuscendo in questo modo a mantenere viva l’attenzione. Un alternarsi di umori e atteggiamenti che nasce dalla protagonista, una donna contraddittoria già nel nome (Petra Delicato), che si nasconde dietro ad un atteggiamento algido, ma che sa essere spiccia e alla mano come poche. Paola Cortellesi fatica a calarsi nella Petra più chiusa, apparendo in quei frangenti molto forzata, ma esplode quando il suo personaggio si scioglie e con una fulminea battuta sarcastica rimette tutti in riga.
La grande sorpresa della serie è Andrea Pennacchi, un attore che il pubblico televisivo ha già avuto modo di vedere all’opera diverse volte – in fiction come 1994, La Vita Promessa e Il Mondo sulle Spalle e con i suoi monologhi a Propaganda Live – ma che finora non era mai stato così protagonista. Il suo Antonio Monte è un uomo acuto, sensibile, attento, capace di andare oltre le apparenze ma anche fisico, con la sua passione per il cibo e la voglia di riprendere a vivere davvero. L’interprete e il personaggio conquistano la scena, diventandone imprescindibili.
Nell’insieme una fiction granitica, da scalfire pian piano, non di immediata ricezione, ma carica di opportunità. Paradossalmente, trattandosi della trasposizione di un’opera letteraria, l’anello debole della prima puntata è apparso proprio il giallo, troppo contorto, ma a Petra serviva proprio così.


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