Venerdì scorso Il Processo ha debuttato con un tiepidissimo 10.2% di share e Canale 5 ha deciso di condannarlo senza appello: le tre puntate rimanenti della nuova fiction Mediaset sono infatti state ridotte a due, e occuperanno i prossimi venerdì dalle 21.30 circa fino a tarda notte.
Il Processo: Canale 5 taglia un prime time
Canale 5 ha dunque deciso di correre ai ripari immediatamente e accorpare gli altri episodi. Via il dente, via il dolore, per evitare di assistere ad un altro stillicidio, dopo la debacle di Oltre la Soglia che, partita da un poco più incoraggiante 11.3%, non ha fatto altro che peggiorare, arenandosi infine all’8.9%.
Un meccanismo, quello dell’accorpamento delle puntate, già sfruttato in passato dall’ammiraglia Mediaset per liquidare fiction senza speranza, ma poco attento alle esigenze dei telespettatori interessati, che difficilmente riusciranno ad arrivare live alla fine della storia. Soprattutto, una scelta drastica e definitiva, che toglie lustro e fiducia ad un progetto molto ambizioso, che avrebbe sicuramente meritato un riscontro diverso.
Considerato l’esordio negativo - con poco più di due milioni di telespettatori davanti alla tv – e considerato soprattutto lo stile della serie – un continuum di colpi di scena che la faceva somigliare quasi ad un film – sarebbe senz’altro stato difficile che altri spettatori arrivassero in corso d’opera. Ma, data la natura sperimentale de Il Processo e l’imminente conclusione del periodo di garanzia, si poteva proseguire secondo i piani iniziali e dare alla fiction con Vittoria Puccini e Francesco Scianna lo spazio che le spettava.