La nona puntata di Ciao Darwin 8 – Terre Desolate ha tra i suoi protagonisti il primo, e probabilmente unico, Padre Natura dell’edizione. Durante lo scontro tra la compagine del Web e quella della Tv, Paolo Bonolis ha infatti accolto in studio il giovane Filippo Melloni.

Filippo, originario di Bologna e nato nel 1995, alterna l’attività di modello a quella di studente, visto che è iscritto alla Facoltà di Medicina. Moro con i capelli lunghi ed un fisico scolpito, Melloni si cimenta anche in uno sport piuttosto particolare: il calisthenics, che comprende una serie di discipline sportive tra il fitness e la ginnastica. “Padre Natura” è già una piccola celebrità su Instagram, social dove conta oltre 220mila follower.

“Non me vie’ niente!” Ehh già, non ci sono parole per #PadreNatura 😍

Segui il live streaming! 👉 https://t.co/cZk4WwXIJL #ciaodarwin #siamotuttimatti @Sdl_2005 pic.twitter.com/7fUAVuEiPx

— Ciao Darwin (@CiaoDarwinReal) 17 maggio 2019

L’ingresso del ragazzo è stato accompagnato dal siparietto comico di Luca Laurenti, che si è presentato vestito da Dart Fener di Star Wars, il cui nome è stato cambiato in DarkWater (ossia “Gabinetto Sporco“, come sottolineato da Bonolis).  Luca, dopo aver finto di non vedere nulla a causa del casco che indossava, è scappato a gambe levate appena “ha capito” di trovarsi di fronte ad un uomo e non alla “classica” Madre Natura.

“Dark Water… Cioè Gabinetto Sporco lei è?!” 🚾 Segui il live streaming! 👉 https://t.co/cZk4WwXIJL #ciaodarwin #siamotuttimatti pic.twitter.com/9MY3Iyb4OQ — Ciao Darwin (@CiaoDarwinReal) 17 maggio 2019

Articoli che potrebbero interessarti

	Ciao Darwin 8, nella nona puntata Web contro Tv. Il Pancio & Enzuccio e Paola Perego i capitani
	Matrimonio a Prima Vista 12: ecco cosa è successo dopo le scelte finali
	Fikret di Terra Amara ed Elisa all’ultima puntata di C’è Posta per Te
	Ballando con le Stelle 2023, la semifinale – Wanda Nara ‘imbattibile’, Rosanna Lambertucci vince il ripescaggio, perde lo spareggio contro Giovanni Terzi, ma rientra in gioco con la ‘wild card’