«Rosa e Olindo, due innocenti all’ergastolo?». Le Iene presentano in prime time uno speciale dal titolo eloquente, prosecuzione di un’inchiesta sulla strage di Erba avviata lo scorso anno da Antonino Monteleone. Il giornalista, che sarà alla conduzione dell’approfondimento in onda stasera su Italia1, tornerà ad occuparsi del caso di cronaca per il quale i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, vicini di casa delle vittime, stanno scontando l’ergastolo. La tesi di fondo è nota: nonostante tre gradi di giudizio davanti a 26 giudici, ci sarebbero anomalie e testimonianze in grado – secondo Le Iene – di far vacillare le verità processuali.
Nello speciale “Le Iene presentano: Rosa e Olindo, due innocenti all’ergastolo?” verranno ripercorsi i momenti chiave della vicenda e tutte le anomalie finora emerse. Inoltre, verranno presentati nuove testimonianze, elementi e documenti fino a oggi mai mostrati in tv. Così, il programma di Italia1 risponderà indirettamente allo speciale di Storie Maledette con cui, lo scorso 16 dicembre, Franca Leosini aveva dato voce ai fratelli Beppe e Pietro Castagna, scagliandosi contro il “vento innocentista, revisionista” annidatosi nel tentativo di “accreditare la tesi che il responsabile dell’orrore di quella strage di familiari sia proprio un familiare“.
“Tutta questa vicenda viene trattata da certi personaggi come fosse una specie di nomination al Grande fratello, per cui si può dire tutto e il contrario di tutto. Nessuno si rende conto di cosa c’è dietro“
aveva accusato Pietro Castagna in quell’occasione.
Stasera Le Iene torneranno a modo loro sulla vicenda. Antonino Monteleone è riuscito a rintracciare, in Tunisia, Chemcoum Ben Brahim, il possibile super-testimone che in un primo momento avrebbe dovuto essere sentito nell’ambito del processo ma che le autorità italiane hanno considerato irreperibile. Le Iene hanno scoperto che in quel periodo l’uomo era detenuto nelle carceri italiane; successivamente, in seguito alla sua espulsione, se ne sono perse le tracce senza che nessuno riuscisse più a parlarci e a sapere dove fosse. Chemcoum Ben Brahim ha confermato per la gran parte alla Iena tutto quello che aveva raccontato ai Carabinieri nel 2006 e che avrebbe voluto e dovuto raccontare durante il processo. Inoltre, si è detto disponibile, nel caso in cui venisse richiamato dai magistrati, a tornare in Italia e ribadire la sua versione dei fatti.
La sua testimonianza farebbe riferimento a degli individui in un furgone che lui dichiara di aver sentito parlare animatamente in arabo in via Diaz e al “fratello della morta” (denominazione emersa dagli atti, ndr.), che successivamente gli sembrerà di riconoscere in Pietro Castagna, il fratello maggiore di Raffaella. Il tunisino dichiara, infatti, di aver visto verosimilmente Castagna l’11 dicembre 2006 all’ora della strage nei pressi della casa della sorella. Pietro Castagna, invece, aveva sostenuto alle autorità che stavano indagando sul delitto di essere in quel momento nella sua abitazione a dormire. Versione differente quella del padre, che aveva dichiarato che il figlio Pietro era rientrato alle 22 guidando la Panda nera della madre, Paola Galli.
Nei giorni successivi alla strage, inoltre, i membri della famiglia Castagna hanno dato via proprio la Panda della signora Paola Galli, sulla quale non è mai stato fatto alcun rilievo. Fino a oggi non si sapeva dove fosse questa macchina, ma ora, a 12 anni di distanza, Antonino Monteleone è riuscito a trovarla. Durante il corso dello speciale, verrà mandata in onda anche un’intercettazione telefonica risalente a pochi giorni dopo la strage tra Pietro Castagna e una sua collaboratrice. L’uomo afferma di volersi procurare una nuova Sim card per il telefono. Perché?
Infine, la Iena ha parlato dei punti controversi di questa vicenda con diverse persone tra cui giornalisti, psicologi, avvocati, criminologi; inoltre, ha provato a raccogliere il punto di vista di Pietro Castagna. I fratelli Castagna, nonostante siano stati invitati da Le Iene a prendere parte al programma, hanno negato l’intervista.
Non è però da escludere che i due fratelli tornino a far sentire la loro voce dopo uno speciale che di fatto metterà nuovamente in discussione la loro testimonianza, insinuando ancora una volta il dubbio.
1. controcorrente ha scritto:
30 gennaio 2019 alle 01:48