Luca e Paolo debuttano a diMartedì. Al posto di Maurizio Crozza. Ieri i due comici hanno aperto la puntata del talk show di La7 con una copertina satirica in cui hanno preso di mira politici e partiti. Ma non solo: la prima battuta, Bizzarri e Kessisoglu l’hanno riservata al tetto degli stipendi degli artisti Rai, rifilando poi uno sberleffo allo stesso Crozza, ora emigrato sul Nove.
“In questa settimana in cui tanto si è parlato dei tagli dei compensi degli artisti Rai, cioè di pagare meno quelli che vanno in video e tagliare gli stipendi dei comici Rai, è con immenso piacere che vi salutiamo da La7. Una rete moderna che non ha bisogno di polemiche per essere notata e non ha bisogno di politici per essere ascoltata. Semmai ha bisogno di un antennista per essere vista. Comunque dottor Floris, dica al dottor Cairo che noi siamo due artisti liberi: noi per soldi andiamo addosso a chi vuole lei“ hanno scherzato Luca e Paolo al loro debutto su La7.
Poi una battuta su Maurizio Crozza. “Raccogliamo un’eredità importante, salutiamo il nostro amico Maurizio” hanno detto i due, facendo il verso al collega genovese. “Diceva sempre ‘Ciao Giova’, ‘Belin Giova’… Poi Giova si è rotto il caz*o e l’ha cacciato“.
Nel prosieguo del loro intervento Bizzarri e Kessisoglu hanno scherzato con Alessandro Di Battista, presente in studio (“E’ pure laureato? Lo nasconde benissimo“) e hanno bersagliato anche Matteo Renzi con riferimenti a Banca Etruria. E non poteva mancare lo sfottò a Berlusconi.
“L’altro giorno Casaleggio jr ha detto che il Pd è come Blockbuster, mentre il M5S è come Netflix. Un po’ è vero. Ma se il M5S è Netflix, il Pd Blockbuster, allora Berlusconi cos’è? Beh… YouP*rn!“.
I due comici sono attesi anche settimana prossima. Nel frattempo continua anche il loro impegno ad Amici su Canale 5; il tutto nella miglior tradizione del manager Beppe Caschetto che, quando fiuta “occasioni”, sceglie di non vincolare i suoi artisti ad un solo broadcaster.