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INSEGNAMI A SOGNARE: PINO INSEGNO AL TIMONE DI UN VARIETA’ NOSTALGICO (MA TECNOLOGICO) SU RAIUNO

di Daniele Urciuolo

25/02/2010 - 19:05

INSEGNAMI A SOGNARE: PINO INSEGNO AL TIMONE DI UN VARIETA’ NOSTALGICO (MA TECNOLOGICO) SU RAIUNO

Grande attesa per il nuovo varietà di Raiuno targato Ince Media. Pino Insegno, la famosa voce di American Dad, dopo aver abbandonato televisivamente i suoi compagni di viaggio della Premiata Ditta, la gatta nera Ainett Stephens e il direttore di Italia uno Luca Tiraboschi, è chiamato ad una grande prova: la prima serata di Rai uno. Questa sera, alle 21.10, verrà trasmess il pilot di “Insegnami a sognare“, un vero show con ospiti d’eccezione e scene definibili, come gli atti giuridici: inter vivos e mortis causa. Il conduttore, infatti, come per magia, avrà la possibilità di duettare con personaggi (scomparsi) del calibro di Aldo Fabrizi o Alberto Sordi, attraverso un gioco di tecnologia digitale all’avanguardia.

Tra i numerosi ospiti che saliranno sul palco, è stata confermata la presenza dei cantautori Claudio Baglioni e Massimo Ranieri, delle storiche “Signorine Buonasera” Mariolina CannuliNicoletta OrsomandoMarina MorganRosanna VaudettiPaola Perissi, e, dulcis in fundo, del piccolo-grande conduttore Giancarlo Magalli.

Sulla ratio dello show, Pino Insegno ha dichiarato: “…è un viaggio a ritroso nella storia del piccolo schermo, raccontata attraverso effetti speciali di ultima generazione che nulla tolgono all’armonia dei contributi originali. La tecnologia è una grande opportunità che il progresso ci offre e personalmente sono fiero ed orgoglioso di esser riuscito a portarla in televisione”.

Come i varietà vecchio stile, Insegnami a Sognare potrà contare su un’orchestra live, un corpo di ballo e sulla presenza dei giovani attori della Accademia di Roma. Lo staff rappresenta già una garanzia di qualità: il regista Giovanni Caccamo non è un giovane alle prime armi e tra gli autori del programma c’è anche il fratello di Pino Insegno, Claudio, noto regista di commedie teatrali.

Le premesse sembrano essere buone, resta da verificare “sul campo” la buona riuscita del programma che, qualora il riscontro del pubblico dovesse essere interessante, tornerebbe in onda e non sarebbe relegato al solo pilot.

“Insegnami a Sognare” è una produzione Ince Media per Raiuno. Firmano il programma Massimo Cinque, Francesca Draghetti, Claudio Insegno, Pino Insegno e Fabrizio Zaccaretti. Le scenografie sono di Marco Calzavara, i costumi di Graziella Pera, la regia di Giovanni Caccamo.

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6 commenti su "INSEGNAMI A SOGNARE: PINO INSEGNO AL TIMONE DI UN VARIETA’ NOSTALGICO (MA TECNOLOGICO) SU RAIUNO"

  1. E dopo i preamboli e le aspettative del 25 eccoci alle critiche del giorno dopo! Pino Insegno attore completo e bravo niente da dire, il suo show uno strazio infinito, una noia mortale, una cosa da non poter reggere!! Spiacente, un floppone meritatissimo.

  2. Non esco pazzo per Insegno ma diamo a Cesare quel che è di Cesare sarà pure amico di Mazza ma merita di sicuro spazio in TV è un bravissimo personaggio quindi... Il programma non so quanto possa piacere...è il solito revival che sinceramente a me stanca dopo un po. Quindi magari in 1 2 puntate massimo va bene di più non credo.

  3. Mi sta enormemente sulle balle Pino Insegno...

  4. e infatti insegno ha un bel curriculum alle spalle, é fresco frizzante e quindi prima di dare un giudizio io guarderei la puntata! Dopo ne riparleremo!!

  5. @doccaccia sulla mancanza di meritocrazia in italia in generale, con me sfondi una porta aperta, sulla questione delle amicizie potresti avere ragione, però non screditiamo pino insegno che è un attore, un doppiatore, un comico, un cantante, un artista completo. diamogli fiducia.

  6. Pino Insegno arriva alla prima serata di raiUno non per meriti professionali, ma soltanto perché è amico di Mauro Mazza con quale condividono la passione per la Lazio. Oramai la Rai è diventato il parchggio per gli amici, e come era successo con Del Noce, si fanno le scelte per i programmi non in base alle qualità artistiche ma al grado di amicizia. La rai è lo specchio dell'Italia dove la meritocrazia passa sempre in secondo piano, altrimenti se valesse questo grado di giudizio in tv non vedremmo molti dei personaggi che sono alla ribalta.