Sarà un omaggio alla nostra Carta Costituzionale e ai suoi principi fondamentali. Ma anche l’occasione per fare della satira graffiante, per mettere in burla i vizi dei politici alla vigilia delle nuove elezioni. Cieli ed abissi del Belpaese. E’ tutto pronto per la messa in onda de La più bella del mondo, l’atteso spettacolo di Rai1 che, stasera, segnerà il ritorno in tv di Roberto Benigni. Dopo aver spiegato la Divina Commedia e analizzato l’Inno d’Italia, stavolta l’attore toscano si immergerà nell’esegesi dei primi dodici articoli della nostra Costituzione, quelli che i Padri fondatori vollero fissare come non modificabili.
“L’ho riletta ed è straordinaria: la più bella del mondo, la nostra Costituzione. Mi sono occupato di Dante e della sua opera che illustra il cielo di Dio, con la Costituzione torniamo nel cielo degli uomini. In questo particolare momento storico ci stiamo tutti un po’ perdendo, bisogna riscoprire chi ci ha indicato e illuminato la strada con delle regole semplici“
ha spiegato Benigni, che la settimana scorsa ha presentato il suo spettacolo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’evento di stasera durerà due ore e un quarto, senza interruzioni pubblicitarie, e sarà diviso in due momenti: una prima parte sarà dedicata alla satira e alla comicità sull’attualità e i suoi protagonisti (politici in primis), poi Roberto analizzerà le fasi che hanno caratterizzato la nascita del nostro ordinamento, l’opera più ispirata che ancora oggi regola il funzionamento del nostro Stato.
Dunque, vedremo un Benigni esegeta e ‘costituzionalista’, ma anche uno più irriverente e meno protocollare. Mancano pochi mesi alle elezioni e c’è chi è pronto a scommettere che stasera il comico toscano sparerà qualche mina satirica in grado di far tremare tanto la destra (la ricandidatura si Berlusconi è per lui un invito a nozze) quanto la sinistra.
Nel commentare la Costituzione, l’attore si rivolgerà in prima battuta ai ragazzi e alle ragazze, che nello storico teatro5 di Cinecittà lo circonderanno fisicamente sedendo tra il pubblico. Gli argomenti da trattare non mancheranno: la Repubblica fondata sul lavoro, i diritti inviolabili dell’uomo, l’eguaglianza di fronte alla legge, il diritto al lavoro, l’unità nel rispetto delle autonomie locali e delle minoranze linguistiche, il rapporto Stato-Chiesa, l’impegno a promuovere la cultura, il ripudio della guerra…
E anche qui Roberto potrebbe metterci del suo.
1. Nina ha scritto:
17 dicembre 2012 alle 17:13