Buongiorno a tutti, siamo quelli di Davide Maggio e sono sette giorni che guardiamo il daily di Xfactor e ci troviamo di fronte Simona Ventura che pratica il vittimismo. Tutti la odiano e tutti la invidiano. Ma noi, finchè Bruno Vespa non fa un plastico con lo studio di Xfactor 6 e chiama la Palombelli e Crepet a commentare l’eliminazione di Alessandro Mahmoud, non ci crediamo che lei sia una vittima.
L’apertura della quarta puntata è affidata a una bravissima Arisa che canta il suo nuovo singolo. Se non l’avete vista e siete stati appena mollati vi consigliamo di non cercare l’esibizione su You Tube. A ognuno la sua spending review. Comunque, a parte un leggero disorientamento iniziale che sembrava ci fossimo trasferiti in Spagna con El Factor, comprendiamo che siamo nella puntata Hell Factor in cui due talenti verranno eliminati. E noi tutti abbiamo implorato Beethoven, Chopin e Mozart affinchè tra di loro non ci fosse nessun under uomo della Ventura. Ingenui. Avevamo sottovalutato Arisa che, una volta perse le Donatella alla prima manche, ha iniziato un lento processo di erosione alla capacità di sopportazione del pubblico. Ci sentiamo di tranquillizzare chi legge e ha votato per la loro uscita. Madonna non si è duplicata in loro, quindi non avete commesso peccato.
Dopo l’esibizione delle Donatella con Maneater di Nelly Furtado, del cui destino vi abbiamo già detto, si è esibita Cixi. Un rvm in cui racconta di essere stata vittima di bullismo a scuola, a causa del peso, rattrista molto. Dopo una premessa così, se avesse cantato Grazie Roma, pure i laziali la avrebbero sostenuta. Ha cantato invece Turning Tables di Adele che va bene la rappresentazione figurativa del brano ma piazzarla a cantare appoggiata a un tavolo rotante come se stesse parlando con la signora Maria del piano di sopra, ci ha fatto rimpiangere una metafora. E poi perché nevica? Problemi al tetto? Peccato. Davide aggiusta le caldaie. E canta E’ l’amore che conta di Giorgia. L’impressione è che il ragazzo funzioni più come poster nelle camerette delle ragazzine che come performer.
Morgan, che per cercare di “svangare” la puntata infernale, ha tirato fuori la menata del filone trash nell’ottica del post modernismo eccetera eccetera eccetera, presenta Chiara, che canta The Final Countdown degli Europe sulla base di un tango. Avrebbe potuto farle cantare Il ballo del qua qua sulla base de La Traviata, quindi apprezziamo.
Yendry canta Loched out of heaven di Bruno Mars e le ali che indossa la portano dritta allo scontro finale con le Donatella. Viene salvata dal pubblico chiamato a votare, udite udite, dal tilt voluto dalla Ventura che non si vendica su Arisa eliminando il suo gruppo.
Tra le due manche, la performance di Emis Killa. Chi avrebbe scommesso che era italiano anche prima dell’inizio dell’interpretazione è giovane. Gli altri sono… fuori. E vecchi.
Ics che interpreta e balla Der Kommissar di Falco ci è piaciuto. Il trash evidentemente gli dona. Dopo di lui, Daniele canta Love is a losing game di Amy Winehouse. Per lui smoking e capelli neri. A noi è sembrato il padre di Michael J Fox, che in Ritorno al Futuro torna al passato e trova il genitore inebetito al ballo scolastico. Morgan ha invece notato la somiglianza con Freddy Mercury. Che Morgan sia competente e affascinante non ci sono dubbi, ma, sotto sotto, non è che un pò miope?
Il pezzo assegnato ai Freres Chaos, Ritual Union dei Little Dragon, è talmente bello che i due fratelli sembrano la quinta essenza della solarità. Poi parlano e arriva l’eclissi. Arisa, che avrebbe digerito meglio un piatto di peperoni fritti piuttosto che l’uscita delle Donatella, nota che i due fratelli, anche se piuttosto lontani dal mondo di XFactor, fanno un tipo di musica che in Italia manca. E se manca un motivo ci sarà, notiamo noi. Elio ribatte che saranno pure lontani da XFactor ma fuori sarebbe stato più difficile trovare gente disposta a credere in loro. Cioè, questo è quello che avrebbe voluto ribattere se Arisa glielo avesse permesso.
Su Romina possiamo discutere se sia o no intonata, ma che sia confusa è sicuro. Per mezza puntata è contenta di mettersi alla prova, per l’altra mezza no. Così dopo il percorso new wave, ce la ritroviamo, commossa, a cantare “Il tempo se ne va” di Celentano sulla base di My Michelle vestita come la strobosfera de La Febbre del Sabato Sera. Il dubbio, nonostante il pezzo ci ricordi tanto la nostra infanzia, è, se per arrivare al ballottaggio, debba prendere la tangenziale o il grande raccordo anulare.
In ogni caso ci è arrivata. Con Daniele. Il ragazzo interpreta I can’t stand the rain nella versione di Seal dimostrando a tutti che il problema non è lui, ma la Ventura che gli assegna i pezzi attivando Shazam e poi “n’do cojo cojo”. La nuova chiamata del tilt, comunque, premia l’under uomo e manda Romina a farsi ricrescere i capelli.
1. Marco89 ha scritto:
9 novembre 2012 alle 12:55