10
maggio

BEPPE GRILLO AI SUOI: “NON ANDATE IN TV”. MA ORA I GRILLINI NON POSSONO PIU’ EVITARE IL CONFRONTO

Beppe Grillo

Alle recenti elezioni amministrative i cittadini hanno premuto il grilletto, anzi il grillino. Come dimostra il responso delle urne, gli italiani hanno sparato a zero sui partiti tradizionali e hanno invece premiato quelle forze che si sono fatte interpreti del dissenso popolare. A fare il pieno di voti  è stato in particolare il Movimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo. Il comico genovese ha messo in moto una potente macchina (anti)politica che ha raccolto adesioni in rete, nelle piazze e quindi ai seggi. Ma quasi mai in tv.

Il mezzo televisivo è sempre stato criticato da Grillo, che si è ben guardato dal partecipare ai talk show (se non con interventi registrati!) ed ha invitato i suoi adepti a fare altrettanto. Tale strategia ha permesso al Movimento 5 Stelle e ai suoi candidati di sottrarsi dalle contese autoreferenziali che spesso caratterizzano le arene mediatiche. La mossa si è rivelata vincente ed ora, ad elezioni avvenute, il genovese ha intenzione di andare avanti con la sua crociata anti televisiva.

Dalle pagine del suo blog, Grillo ha infatti lanciato un nuovo anatema e ha messo in guardia i suoi:

Chi partecipa ai talk show deve sapere che d’ora in poi farà una scelta di campo (…) Se il M5S avesse scelto la televisione per affermarsi, oggi sarebbe allo zero qualcosa per cento. Partecipare ai talk show fa perdere voti e credibilità non solo ai presenti, ma all’intero MoVimento” ha scritto.

Grillo ha strillato che nei talk show il dibattito avverrebbe “con conduttori di lungo corso e con le mummie solidificate dei partiti“, e ha parlato di omologazione col passato. “Che senso ha confrontarsi conVeltroni o con Gasparri in prima serata?” ha inoltre domandato il comico a cinque stelle. Parole, le sue, che pare non siano state scritte a caso.

Dopo il successo elettorale del ‘MoVimento’, infatti, alcuni suoi esponenti sono apparsi in tv: il candidato genovese Paolo Putti, ad esempio, è intervenuto su La7 da Mentana e su SkyTg24, ha partecipato a Ballarò e ad Omnibus. Il parmigiano Federico Pizzarotti è invece stato ospite di Otto e mezzo. Sembra proprio che Beppe Grillo non abbia gradito, e in molti leggono il suo ultimo sfogo come una pubblica strigliata: in tv non si va, capito?

Da una parte il comico ha ragione: le arene televisive sono spesso fini a se stesse e piene di insidie. Dunque, meglio evitarle. Tuttavia, ora i grillini si apprestano a ricoprire ruoli pubblici e dunque non possono più sottrarsi al confronto con gli altri interlocutori politici, né tantomeno alle domande dei giornalisti, al contraddittorio o alle critiche in diretta tv.

Piacciano o meno, queste pratiche stanno alla base di un atteggiamento democratico e libero.

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15 Commenti dei lettori »

1. tinina ha scritto:

10 maggio 2012 alle 13:16

Secondo me i talk show fanno perdere voti a chi non ha argomenti e si arrampica sugli specchi ribadendo le solite frasi fatte stile si stava meglio quando si stava peggio o non ci sono più le mezze stagioni! Ma se uno ha argomenti validi ben vengano le trasmissioni che li fanno conoscere! Di cosa ha paura Grillo?



2. amazing1972 ha scritto:

10 maggio 2012 alle 13:21

totalmente d’accordo con titina

grillo è il nuovo bossi. la lega nacque esattamente allo stesso modo. il movimento 5 stelle avrebbe anche idee sensate,ma questo modo di porsi è molto discutibile



3. tania ha scritto:

10 maggio 2012 alle 13:45

Caro Grillo non mi convinci ne ora e e ne mai



4. Pippo76 ha scritto:

10 maggio 2012 alle 13:47

Non ci si può sottrarre al confronto..



5. bakmor ha scritto:

10 maggio 2012 alle 13:47

penso che sia giusto esporre le idee sempre che te le facciano esporre io ad esempio avrei voluto che ci fosse uno del movimento l’altra sera a matrix per controbattere ma mi pare non ci fosse nessuno (se sbaglio correggetemi e chiedo scusa)



6. MisterGrr ha scritto:

10 maggio 2012 alle 13:57

Nono, invece io voglio proprio vederli, proprio per vedere se parlano di aria fritta o se hanno intenzioni serie.

Furbissimo così, vero Grillo Parlante?



7. morgatta ha scritto:

10 maggio 2012 alle 14:08

non gli do completamente torto.. nel senso che siamo solo noi in italia ad avere tutti questi spazi televisivi di politica ( e non mi pare servano).
Se inizi ad andare a ballaro’ poi devi andare a matrix poi devi andare alla sette poi devi andare da santoro poi devi andare da vespa poi da ciccio e cicciuzzo, altrimenti ti danno del settario(o peggio ANTIDEMOCRTATICO…)… e finisci come certi che vedi sempre in tv ma non capisci quando vanno a lavorare…



8. Vince ha scritto:

10 maggio 2012 alle 14:11

Se i grillini apparissero in tv verrebbero sbranati vivi dai loro interlocutori e persino dai conduttori che finalmente avrebbero modo di dimostrare la loro “indipendenza” scagliandosi contro esponenti politici non ancora inseriti nelle stanze del potere e che quindi ancora non contano.
Persino Vespa, tanto per fare un nome, si ricorda di essere giornalista e arriva a fare domande incalzanti solo in questi casi.
Inoltre ho già visto alcuni satiri scatenarsi con sberleffi sugli errori grammaticali dei grillini nelle interviste post voto.
Grillo conosce la televisione e i suoi meccanismi e quindi pone il divieto.
Ma il rischio di passare così per anti-democratici cresce…



9. Pippo76 ha scritto:

10 maggio 2012 alle 14:16

Certo se alla fine Vespa fa il grande ponendo domande scomode solo ai grillini quando per anni ha lecc*to tutti i politici che passavano da quelle parti, soprattutto quelli della maggioranza politica di turno ( memorabili le sue “ficcanti domande” nei monologhi del cavaliere) allora viene il dubbio che Grillo non abbia tutti i torti.
Li aspettano tutti al varco.. ( per quanto io creda che i candidati sindaci devono esporre le loro idee e debbano poi tutti confrontarsi senza per questo fare il giro di tutte le parrocchie)



10. Nina ha scritto:

10 maggio 2012 alle 14:21

Li aspettano tutti al varco, i satiri li prendono in giro, embè? Mi pare normale per i politici, soprattutto per quelli che si presentano come diversi.



11. ilGrandeColibrì ha scritto:

10 maggio 2012 alle 15:17

Il problema dei grillini è sempre lo stesso: quando ci si confronta sui loro temi va tutto bene, quando si apre il discorso ad altre questioni (che non sono solo i temi autoreferenziali dei partiti, ma anche, ad esempio, i diritti ed il razzismo: L’Europa vota ma non sceglie) non si capisce più quali posizioni abbiano oppure esprimono posizioni preoccupanti, come è capitato in alcune comunali…



12. Giuseppe ha scritto:

10 maggio 2012 alle 17:03

Va considerato un altro aspetto della questione. Grillo nasce come personaggio televisivo e riesce a trasformarsi lentamente in soggetto politico dal momento in cui certi interventi non graditi al partito socialista di Bettino Craxi ne determinarono l’allontanamento dai teleschermi. E’ stata la sua fortuna. Così come è risultata azzeccata la sua successiva scelta di autori e argomenti da esibire sui palcoscenici di tutt’Italia. Dalla televisione al palco fino al web, Grillo ha subito afferrato la valenza dei media alternativi alla televisione che poteva gestire meglio senza incontrare grandi ostacoli. E’ quasi legge matematica dei nostri tempi che chi si rende conto dell’equazione padronanza dei mezzi di comunicazione di massa= egemonia culturale, dal domino delle parole ambisca passare a quello dei fatti. Ma quando l’egemonia culturale è ancora un’ambizione e gli strumenti di produzione materiale e diffusione della cultura di massa sono in mano ad altri, ecco che a Grillo non rimane altro che adottare la strategia del subcomandante Marcos: negarsi alla comunicazione tradizionale per avere ancora maggiore attenzione e utilizzare i media senza accettarne completamente le regole. Ma Grillo non è nemmeno lontanamente il subcomandante Marcos di casa nostra e, personalmente, preferisco che sia così.



13. JJ ha scritto:

12 maggio 2012 alle 03:52

I grillini non possono sottrarsi al confronto???

beh! Io mi chiedo? Quale di tutte le nullità blateranti che ci governa da 30 anni (sempre gli stessi), si è mai sottoposta al confonto?

In tv dove tutto è preconfezionato e concordato prima, i politici appaiono disponibili, simpatici e pure spiritosi, ma quando li becchi per strada e fai le domande quelle vere allora si inalberano, annaspano, inveiscono ed in certi casi diventano pure violenti, sottraendosi sistematicamente al confronto con chi li ha votati.

Spesso, quando si parla di Grillo e del M5S lo si fà con tanta superficialità e il più delle volte nessuno riesce ad andare oltre il personaggio Grillo.

L’elettore tipo del M5S ha le idee chiare, è informato e non ha alcuna necessità di perdere il proprio tempo con i talk politici per chiarirsi le idee.

Gli eletti del Movimento invece, debbono solo rendere conto del loro operato ai cittadini, non con le chiacchiere ma con i fatti!



14. elis. ha scritto:

26 maggio 2012 alle 15:06

irrilevante che grillo la convinca sig. tania,pippo76 per quale motivo siamo obbligati a confrontarci con la classe dirigente che è la rovina del paese?per mistregrr,non guardare i grillini continua con le tue vecchie abitudini,che sicuramente ti sono di facile comprensione.per il grande colibri,invece dico che forse tu sei il problema di te stesso,per il momento sono cinque i i punti su cui lavora il movimento,poi ci occuperemo di razzismo,templari,illuminati,area75.alieni,massoneria,annunaki,ecc,ecc.



15. ilGrandeColibrì ha scritto:

26 maggio 2012 alle 15:15

Gentile elis,
oltre a mandarLe la capacità di fare ironia, Le mancano anche le informazioni. Il M5S nelle ultime elezioni si è occupato anche di altri temi, come i diritti delle minoranze, con esiti a volte catastrofici: ha presente cos’è successo a Legnano, con il candidato del Movimento che ha parlato di rom come di “problema di DNA”?
Ma evidentemente per Lei il razzismo è una questione di fantasia, come l’Area 75 e gli alieni. E questo fa capire tante cose…



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