Danimarca, Svezia, Norvegia, Olanda, Ungheria, Russia, Belgio, Repubblica Ceca e Slovacchia: negli anni nel cuore del Vecchio Continente il format Paradise Hotel ha fatto breccia, non ci sono dubbi (ad onor del vero anche Israele lo ha scelto per i propri telespettatori). Che poi siano prevalentemente i Paesi della Scandinavia o comunque la parte d’Europa più Nord Occidentale ad avere accolto la novità del programma non è sicuramente un fatto casuale, e presto capirete il perché.
Il concept sembra rispondere perfettamente alla regola del più semplice non si può. Si gioca tutto o quasi sulle affinità nella camera da letto. Un gruppo di ragazzi e ragazze, rigorosamente single, vivono per alcune settimane tra gli agi di un resort all comfort. Niente sfide per la sopravvivenza, prove ricompensa e stress correlati alle insidie del gioco. Il nucleo del voyeurismo è altrove.
In questi mesi è in onda in Danimarca, Ungheria, Norvegia e Slovacchia. L’idea nasce dalla casa di produzione britannica Mentorn che lo ha poi adattato ai diversi contesti televisivi nazionali. Ecco le pochissime regole del meccanismo: si formano le coppie, ad ognuna una camera d’albergo per trovare, diciamo, un po’ di feeling. Dopo una settimana si cambia e c’è un’eliminazione. Chi esce però viene immediatamente rimpiazzato.
Il programma nelle zone dei fiordi ha creato non poche discussioni essendo puntando molto sull’attrazione e sull’eros, tutto a favore di telecamera. In Svezia la prima e la seconda edizione si sono mantenute su una media del 26% di share. Poca, pochissima censura per la messa in onda che comunque non si sottrae alla tendenza narrativa, come qualunque daytime da reality. Diciamo però che in ogni episodio si combina qualcosa (e il verbo non è casuale): le scene di sesso sono molto esplicite e abbondano le passioni.
Nei paesi più mediterranei il format non è ancora riuscito a mettere la propria bandierina. In Italia, però, è importante ricordarlo, si era arrivati molto vicini alla realizzazione del prodotto. Si era già trovata una bellissima location in Florida ed il progetto di adattamento era quasi vicino alla realizzazione su Italia 1.
Occasione persa? Probabile, dato che il format è stato sposato con buoni risultati in molti paesi. Se però il rischio era di creare il solito effetto pruriginoso, allora forse non rimpiangiamo la mancata partenza della trasmissione. Forse per il taglio più piccante una produzione così potrebbe trovare accoglienza solo dalle parti di Sky, che di produzioni americane simili ne ha trasmesse più d’una. Chissà che sul satellite non ci pensino a farne una versione italiana.
1. MisterGrr ha scritto:
15 marzo 2012 alle 16:04