C’è un programma che torna dal futuro (prossimo), che porta con sé le novità tecnologiche più imperdibili e le racconta al pubblico. Ovviamente si tratta sempre di soluzioni concrete, mica di concetti astrusi ad appannaggio di smanettoni o cybernauti. Parliamo di InnovatiOn, il magazine settimanale di La7 condotto da Ivo Mej e Lucia Loffredo. Questa sera, dopo L’Infedele di Gad Lerner, la trasmissione d’approfondimento tornerà in onda per la sua quinta edizione, con servizi, rubriche (oggi si parlerà si Steve Jobs) e qualche novità. A cominciare dalla presenza in studio di ospiti popolari (si parte con Renzo Arbore e potrebbe arrivare Benetton) pronti a raccontare il loro rapporto con l’innovazione e con gli oggetti quotidiani che la rappresentano. Per saperne di più abbiamo parlato proprio con Ivo Mej, timoniere dell’astronave InnovatiOn e pioniere dell’informazione tecnologica in tv.
Ivo, stavolta quali sono le innovazioni di InnovatiOn?
Le innovazioni di quest’anno sono paradossali perché in realtà sono grandi per noi ma allo stesso tempo riportano il programma ad un format più regolare. La nostra conduttrice non è più sola ad annunciare i servizi, ma con lei c’è sempre un ospite. Abbiamo notato un certo tecnicismo robotesco che aveva nel lanciare i servizi e quindi abbiamo detto: se le mettiamo accanto un ospite diventa tutto più fluido. E infatti così è stato. Sarà tutto più ‘user friendly’. La novità che mi riguarda è che la rubrica Time Machine si è esaurita, perché dopo 42 puntate di rievocazioni storiche e proiezioni nel futuro non sapevo più cosa inventarmi. Quindi ho pensato: riconquistiamo uno spazio informativo vero e proprio, e per dargli un po’ di pepe aggiungiamo in testa un editoriale e in coda una Top five (tipo Alta fedeltà) in cui si trattano le cose più disparate.
Ad esempio?
Lunedì (stasera, ndDm) vedremo cinque cose poco conosciute di Steve Jobs. Avremo una puntata speciale su di lui per quanto riguarda la mia rubrica News Machine. Poi ci saranno le cinque applicazioni di cui non si può fare a meno, le cinque migliori idee creative italiane, le cinque bufale tecnologiche più credute, le cinque invenzioni del prossimo decennio, i videogiochi che non si possono evitare a Natale, le conquiste spaziali umane, i gadget più fighi per una spia… Le migliori cinque macchine per la fine del mondo. Tutte classifiche che in qualche modo hanno a che fare con la tecnologia o con la scienza.
Quindi sarà un’edizione più proiettata al futuro rispetto alle precedenti…
Sì, in questo caso siamo più sul presente e sul futuro. Dal passato proiettato al futuro passiamo allo stato dell’arte con proiezioni immediate. I capisaldi della quinta edizione sono questi: rimane sempre la storia umana a sfondo tecnologico, in più ci saranno gli ospiti, la mia rubrica sul panorama delle news e un paio di servizi d’attualità.
A proposito di ospiti, chi verrà a trovarvi?
Ti posso dire i primi quattro che sono certi. Gli altri sono ancora in fase di conferma. Dunque, il primo è Renzo Arbore, poi ci saranno Paola Minaccioni, Pif e Zoro. Arriveranno anche Oliviero Toscani, Elio Fiorucci, probabilmente Benetton. Prenderemo uomini di spettacolo, di sport, giovani imprenditori o grandi innovatori del passato.
Parliamo della collocazione oraria del programma che negli anni è cambiata.
Siamo sempre stati un pochino più favoriti, anche se eravamo partiti molto sfigati. La prima edizione, infatti, andava la domenica mattina, poi siamo passati alla domenica notte. Ora siamo al lunedì. I nostri share hanno avuto una media del 2% con picchi del 3,90, ma erano ancora nell’era pre- Mentana. Adesso che Lerner fa il 9%, noi ci auguriamo di fare almeno il 4%.
Quindi non credi che la fascia notturna possa penalizzarvi?
La fascia notturna ci penalizzava alla domenica e lo notavo su me stesso: non ce la facevo nemmeno io a stare sveglio a vedere il programma a 00.45. Adesso che va in onda di lunedì, quando finisce Lerner, penso che ci sia un grosso vantaggio. Il lunedì la gente riprende a reinteressarsi di quello che accade in tv.
Un altro personaggio di La7 che di recente è stato sballottato nelle fasce orarie è Antonello Piroso, col quale hai anche lavorato. Pensi che in questo momento una personalità come la sua sia un po’ sacrificata sulla vostra rete?
Io credo che Antonello abbia avuto grandi meriti per quello che riguarda La7 e che adesso sia un po’ stretto tra tutte le grandi personalità che sono arrivate. Quindi gli auguro di trovare una via più consona a lui. Ora farà un nuovo programma, L’avvocato del diavolo, ma è chiaro che lui ambisca a qualcosa di più.
Come potremmo definire InnovatiOn? Un programma di nicchia o, più semplicemente, una trasmissione culturale?
Noi sicuramente non nasciamo come programma di nicchia perchè sennò saremmo molto più paludati. Il fatto di aver inserito un ospite non tecnologico ma popolare la dice lunga su come noi vogliamo andare ancora più verso la gente, cercando di far passare il messaggio dell’informazione scientifica attraverso un linguaggio quanto più piano possibile. Già nel ‘97 feci Altro Mondo, un programma di videogiochi durante il quale si parlava di un sacco di argomenti. Era la risposta a MediaMente, una trasmissione forse molto più profonda ma anche molto più paludata, di nicchia.
Oggi in tv manca una cultura della tecnologia?
Sicuramente manca. Man mano hanno chiuso i battenti quasi tutti programmi di questo genere, anche quelli sotto testata. Mi pare che sia rimasto un povero Pixel da qualche parte, Neapolis ha chiuso e MediaMente non ne parliamo, non c’è più da anni. Sono rimasti i nani e le ballerine di Voyager, che ormai è un programma fantasy, non fa più scienza. E poi c’è il grande Piero Angela, che è sarà sempre il maestro di tutti noi.
L’appuntamento con InnovatiOn è per stasera su La7, alle 00.15.
1. Giuseppe ha scritto:
31 ottobre 2011 alle 19:05