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settembre

AMARCORD : C’ERAVAMO TANTO AMATI

C’eravamo Tanto Amati (Luca Barbareschi) @ Davide Maggio .it

In più occasioni ci siamo trovati a parlare degli albori del trash. Ovvero delle modalità attraverso le quali la tv urlata ha preso piede in Italia. Lo abbiamo fatto, parlando di Indietro Tutta, varietà nel corso del quale un lungimirante Renzo Arbore si prendeva gioco della piega che stava prendendo la televisione anche grazie all’avvento della tv commerciale. E ancora ne abbiamo parlato, rievocando i tempi in cui Marta Flavi era la regina del pomeriggio di Canale 5.

Il momento in cui la televisione ha fatto il grande salto verso quello che sarebbe diventato il trash è però indiscutibilmente rappresentato da un programma oggi diventato un cult, non sempre in senso positivo : C’eravamo tanto amati.

Un programma andato in onda su Rete 4 – quando ancora non era considerata il “deposito” di Mediaset – dal 1989 al 1994 nella fascia preserale ottenendo un successo innimaginabile sia per quanto riguarda il target di riferimento che per l’idea azzardata, tratta da un format italiano sviluppato dal mitico Tullio Ortolani.

Un progetto partito da un’idea molto semplice in realtà ed in linea con un certa sanguigna italianità. Nel corso di ogni puntata veniva invitata in studio una coppia alle prese con problemi coniugali più o meno seri. I due avevano la possibilità di esporre al pubblico il loro problema che a sua volta era invitato ad intervenire per dare un’opinione. Marito e moglie erano ad ogni modo supportati da un “testimone a testa” : un amico o un parente dalla parte del’uno o dell’altra che poteva prendere la parola in difesa del suo assistito.

Il presupposto dichiarato era la chiarificazione, il risultato subdolamente provocato era la lite. Provocato non tanto dal conduttore e nemmeno dalla situazione ma da un vero e proprio copione che gli ospiti del giorno, erano chiamati ad interpretare. I protagonisti della puntata erano infatti attori più o meno professionisti che attraverso il loro mestiere cercavano di rendere la puntata a dir poco fulminante.

Tant’è vero che le storie più interessanti non si esaurivano in una sola puntata ma potevano durare anche un’intera settimana. Tutto dipendeva dalle capacità della attori in scena ma anche dalla durata ridotta del programma, mezz’ora.

Luca Barbareschi @ Davide Maggio .itUn mix esplosivo che ha saputo dare grandi frutti alla rete. C’eravamo tanto amati era infatti seguito da più di due milioni di telespettatori ogni sera e totalizzava spesso uno share piuttosto alto (più del 25%). Numeri che hanno convito chi di dovere a promuovere il programma in prima serata: puntate speciali di due ore che non hanno deluso le aspettative del pubblico e degli addetti ai lavori orchestrate dal conduttore, una vera rivelazione per quegli anni, Luca Barbareschi.

Fino ad allora un attore certamente apprezzato grazie a lavori come Piazza Navona e Bye Bye Baby e programmi come Quo Vadiz (dove ha debuttato) ma poco conosciuto dal grande pubblico, Barbareschi grazie a C’eravamo Tanto Amati, ha ricevuto la sua consacrazione, diventando uno dei volti televisivi più amati di quel periodo.

Un successo strabordante il suo, accompagnato da un caso unico nel suo genere. Il format della trasmissione è stato venduto infatti in America con il titolo di That’s Amore, mantenendo inalterata la sua struttura e la conduzione. Barbareschi ha quindi avuto la possibilità di farsi conoscere anche dal pubblico americano, nel corso delle centocinquanta puntate della versione americana dalle trasmissione.

La chiusura del programma, avvenuta nel 1994 e dettata semplicemente dalla voglia di sperimentare nuovi generi, ha chiuso un capitolo importante della carriera del condu-attore che ha ripreso quasi immediatamente la sua attività teatrale e cinematrografica che in vero non aveva mai del tutto abbandonato.

Per lui fiction come Trenta righe per un delitto, Cronaca Nera e lo sfortunato Giorni da Leone, molto teatro impegnato e altrettanto cinema, qualche partecipazione a produzioni internazionali (soprattutto tedesche) e ancora televisione.

Programmi che giocavano sul suo talento di attore poliedrico e sul suo gusto per la polemica, molte volte azzecccato, altre decisamente fuori luogo. Programmi a loro modo cult come Il grande Bluff, I GuastaFeste, lo sfortunato quiz Greed e l’altrettanto infelice Proposta Indecente.

E proprio di recente è tornato a far discutere per alcune sue dichiarazioni polemiche riguardo al cinema, un sistema malato che sembra non volerlo chiamare più.

Si è così dedicato alla televisione girando una fiction per la tv commerciale tedesca e naturalmente alle tournée teatrali. E non è tutto. In pieno stile con il suo lato da “telepredicatore” ed in assenza di un programma televisivo che gli permettesse di potersi togliere qualche sassolino dalla scarpa,  Luca Barbareschi ha fondato al LB TV, visibile accedendo al suo sito ufficiale. Una serie di video attraverso i quali l’attore spiega il suo punto di vista, su questioni più o meno importanti e delicate.

Del resto lui ha ricevuto il suo battesimo di fuoco, proprio dribblando le polemiche relative a C’eravamo Tanto Amati, colpevole secondo una parte della critica e del pubblico, di aver traghettato la lite in tv, promuovendola, diffondendola e facendola diventare colonna portante della tv di oggi.

E probabilmente è così anche se il dubbio rimane a far compagnia al ricordo di C’eravamo Tanto Amati, piaccia o non piaccia, uno dei programmi cult della televisione italiana.

Per chiudere… un telecimelio su DM TV (il video è tratto dal sito ufficiale di Luca Barbareschi).



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10 Commenti dei lettori »

1. Flavio ha scritto:

21 settembre 2007 alle 08:45

Il video risale al 1989, la prima edizione di “”C’‘ eravamo tanto amati”", poi nel 1991 ci fu la celebre scenografia bianco e nera con quadratini realizzata da Graziella Evagelista. La regia di quel programma era di Luigi Ciorciolini ?.



2. France ha scritto:

21 settembre 2007 alle 11:05

Visto il successivo post su Miss Italia, proporrei un bel programma condotto da Barbareschi e dalla Goggi…opinionista Cecchi Paone!



3. Avanguard ha scritto:

22 settembre 2007 alle 02:02

France ehhe fantastico. Direi Buona Domenica, il contesto ideale per un trio cosà sobrio (Goggi a parte) :-D



4. Davide Maggio ha scritto:

22 settembre 2007 alle 02:05

Perche’‘, scusate, Malgioglio sul Surf?



5. elena ha scritto:

22 settembre 2007 alle 14:56

Un po’‘ mi vergogno ad ammetterlo ma…Non me ne perdevo una puntata!E quel che è peggio è che pensavo fosse tutto vero…Cmq leggendo la media di telespettatori che aveva,mi consolo.Non ero l’‘unica a rimanere incollata davanti la tv!Avanguard c’‘era un quiz credo andato in onda nel 90 o 91 condotto da Balestri in orario preserale…Si doveva scoprire chi dei tre concorrenti non mentiva nell’‘inventarsi una personalità .Tipo chi dei tre era un medico ad esempio…Ti ricordi?



6. Graziano ha scritto:

22 settembre 2007 alle 21:10

Me lo ricordo bene anche se non sono mai stato un fan di Barbareschi.



7. tete72 ha scritto:

24 settembre 2007 alle 10:22

Ciao Avanguard, nel post scrivi k chi partecipava al programma erano tutti attori, ma devo dissentire.. infatti dei miei vicini di casa,proprietari di un bar, hanno partecipato alla trasmissione x alcune puntate.. ricevendo come compenso se nn ricordo mmale circa 500.000 lire a testa a puntata ciao e buona giornata



8. Davide Maggio ha scritto:

24 settembre 2007 alle 16:03

@ tete72 : penso che Avanguard volesse dire proprio questo e cioè che i protagonisti di ogni puntata non erano coppie reali ma attori “”più o meno professionisti”". Il fatto che tu abbia anche indicato la presenza di un corrispettivo per la partecipazione al programma dei tuoi vicini di casa credo elimini ogni dubbio :-)



9. Avanguard ha scritto:

25 settembre 2007 alle 03:34

Graziano nemmeno a me Barbareschi fa impazzire ;-) Elena non ricordo il quiz di cui mi hai parlato ma vedrò di colmare questa lacuna e di parlarne magari in futuro :-) Tete infatti è come dice Davide. Venivano assoldate persone più o meno compiacenti che interpretavano storie loro o altrui ma comunque sceneggiate. Quindi attori nel bene o nel male. Poi non discuto sul fatto che soprattutto all’‘inizio la percentuale di verità fosse più alta anche se decisamente insufficiente :-)



[...] Il successo per questo programma non tardò ad arrivare e C’eravamo Tanto Amati, con una media di circa 2.500.000 telespettatori e punte di share che oscillavano tra il 25 e il 28%, divenne un caposaldo nella programmazione di Rete4 sino al 1994. Un successo talmente entusiasmante che il programma è stato esportato anche in America dove lo stesso Barbareschi ha condotto un centinaio di puntate trasmesse da circa 200 emittenti statunitensi. Maggiori dettagli sul programma, sono disponibili in questo Amarcord di qualche tempo fa. [...]



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