Non sappiamo se vi è chiaro, ma i protagonisti di Grey’s Anatomy 9 sono sopravvissuti ad un disastro aereo di tali dimensioni che gli autori di Lost ci hanno tirato su sei stagioni. Ci sta dunque che ce lo porteremo dietro almeno per qualche altra puntata. Tanto più che, se la vita al Seattle Grace continua nonostante le perdite di Lexie e di Mark, abbiamo ancora la questione di Arizona in sospeso. Lei è ancora lì a fare il gioco del silenzio con la moglie, ritenuta colpevole dell’amputazione della sua gamba. E se nella vita di coppia anche solo dimenticarsi un anniversario può diventare una tragedia, allora dovremmo prepararci a vivere qualche momento particolarmente drammatico durante la terza puntata in onda stasera in prime time su Fox Life.
Intanto, quelli della compagnia aerea vorrebbero patteggiare con i sopravvissuti. Fossimo in loro punteremo tutto sull’innegabile evidenza che quell’aereo qualcosa di buono doveva pur averlo se dopo uno schianto al suolo in mezzo a una foresta impervia, senza nemmeno un panettone di quelli lievitati seconda la più antica tradizione meneghina a fare da cuscinetto, stanno portando avanti una trattativa di risarcimento direttamente con i passeggeri dell’aereo e senza bisogno di cross over con Ghost Whisperer o Medium. Chi lo sa, magari abboccano. O magari no. E sulla questione, sì o no al patteggiamento, ci potremmo passare tutta una puntata.
E Cristina? Con il costo della benzina alle stelle e il legittimo nonché realistico, e sottolineiamo realistico, trauma che le impedisce di prendere di nuovo un aereo, è inevitabile che il suo rapporto con il Seattle Grace continui a svilupparsi a distanza. Ma Owen? Presi da gambe amputate, tristi dipartite e mani tremanti avremmo mica dimenticato che c’è un matrimonio in sospeso? Che poi il detto “chiodo schiaccia chiodo” è difficile che funzioni se non lavori in una ferramenta, ma se diventa “chirurgo schiaccia chirurgo” e sei in un ospedale, le probabilità di concretizzazione si alzano notevolmente.