Stracult



11
luglio

STRACULT: ANCORA G-MAX NELLA SECONDA SERATA DI RAI2

G-Max

G-Max

Ancora Marco Giusti, ancora Stracult. Dopo il poco convincente esperimento comico Base Luna, torna nella seconda serata di Rai2 G-Max, che ormai alterna regolarmente la carriera da conduttore a quella di musicista hip hop nel gruppo dei Flaminio Maphia, e lo storico magazine cinematografico (in onda dal 2000) Stracult.

Dall’11 luglio alle 23.40 Stracult ci terrà compagnia per 10 appuntamenti e ci racconterà il cinema italiano mettendo a confronto i vari film culto, recenti e meno, tramite anche le parole dei loro autori, registi e interpreti. Un vero e proprio viaggio nella storia del cinema, che indagherà anche tra i rapporti tra i vari protagonisti, rivelando alcune chicche sui film in esame, a partire dal loro genere di appartenenza.

Uno spazio del programma inoltre sarà esclusivamente dedicato alla fantascienza italiana, a partire da Star Crash di Luigi Cozzi, e non mancheranno le rubriche Stra-tube, X Files e gli appuntamenteìi con i registi stranieri, da Corman a Waters. Tra i film italiani in esame troveremo invece Viaggi di nozze di Carlo Verdone, La Capagiradi Alessandro Piva, Ultimo Capodanno di Marco Risi e Ovosodo di Paolo Virzì.

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29
giugno

STRACULT, LA STORIA DEL CINEMA ITALIANO TORNA SU RAI 2 DA QUESTA SERA

Stracult, Rocco Siffredi e GMax

Stracult, Rocco Siffredi e GMax

Stracult, il programma dedicato al cinema italiano, compie dieci anni. E per festeggiare riparte su Rai 2 da questa sera alle 23.35. La trasmissione di Marco Giusti, Luca Rea e Carlo Bertotti, ricorda e rivisita la storia del cinema italiano con commenti ed interviste ai protagonisti per addentrarsi dietro le quinte dei loro film.

A partire da oggi, Stracult metterà a confronto una serie di grandi e piccoli film tra cui “Profondo rosso” di Dario Argento, “Compagni di scuola” di Carlo Verdone, “Marrakesh Express” di Gabriele Salvatores, ma anche “Paulo Roberto Cotechiño” di Nando Cicero, “Rocco e le storie tese” con Rocco Siffredi e la banda di Elio, “Casotto” di Sergio Citti, e le carriere di attori come Paolo Villaggio, Lino Banfi, Teo Teocoli, Francesco Nuti, Gigi e Andrea. Il rapper G-Max, alias Flaminio Maphia, prenderà il posto di Giampaolo Morelli ed Elena Di Cioccio e farà da collante tra tutti i momenti del programma, commentando con brevi sketch i servizi del programma, all’interno di una sala cinematografica. E lo farà assieme a tante guest-star, come i cantanti Francesco Bianconi, Giuliano Palma, Simone Cristicchi, Paola Turci, Raiz o gli attori Marco Giallini, Rocco Papaleo, Primo Reggiani, Jane Alexander, Nicola Nocella e i comici Andrea Perroni, Paolino Ruffini e Lillo.

Non solo. In ogni puntata ci saranno interviste a personalità italiane e straniere sui loro film preferiti, sketch, repertori e rarità. Un vero e proprio parterre d’eccezione che arricchirà il cosiddetto “Dizionario dei film italiani” della tv. Questa sera vedremo alcune pellicole come “Profondo Rosso” di Dario Argento, insieme ad interviste a Daria Nicolodi, Eros Pagni, Gabriele Lavia e ai musicisti Giorgio Gaslini e Claudio Simonetti dei Goblin. Rocco Siffredi e Rocco Tanica di Elio e le storie tese, invece, ricorderanno la loro unica collaborazione per un film hard: “Rocco e le storie tese”. Alvaro Vitali e Carmen Russo rivivranno i momenti cult di “Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento” film del 1983 diretto da Nando Cicero.

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18
settembre

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 18 SETTEMBRE 2009

Guida TV del 18 Settembre 2009

PRIME TIME

Raiuno, ore 21.10: I migliori anni

Riprende stasera il programma nostalgia di Carlo Conti, per maggiori info sulla prima puntata clicca qui.

Raidue, ore 21.05: Senza Traccia 6×02 – Troppo amore (titolo originale: Clean Up) – 1^TV

Trama: La squadra indaga sulla scomparsa di un uomo e sua figlia e le indagini si concentrano sul lavoro svolto dal soggetto, che si occupava di ripulire le scene del crimine dopo che la scientifica ha finito di rilevare le prove.

Raidue, 0re 21.50: Criminal Minds 4×02 – Il creatore di Angeli  (titolo originale: The Angel maker) – 1^TV

Trama: Quando una serie di omicidi viene collegata a un serial killer giustiziato anni prima, la squadra dell’Unità di Analisi Comportamentale deve riuscire a trovare la connessione tra l’uomo e le recenti uccisioni prima che possa colpire ancora.

Raitre, ore 21:05: La Grande Storia

Il 10 novembre del 1989 cadeva il Muro di Berlino, simbolo stesso della Guerra Fredda che per ben 28 anni aveva rappresentato la divisione fra Est ed Ovest, fra mondo comunista e mondo democratico, fra dittatura e libertà. A vent’anni da quella che fu una delle pagine di storia più sorprendenti ed emozionanti della seconda metà del XX secolo, La Grande Storia di Raitre, in coproduzione con ZDF, ZDF Enterprise e History Channel propone OLTRE IL MURO, un documentario di 110 minuti diretto da Oliver Halmburger, in onda venerdi’ 18 settembre alle 21,10.

Canale 5, ore 21.10: Distretto di polizia - 9×03 (Come un figlio) e  9×04 (Prete nero) – 1^TV

Come un figlioIl mistero dell’omicidio di Carlo e la confusa e frustrante relazione sentimentale con il commissario Luca Benvenuto spingono l’ispettore Anna Gori a gettarsi a capofitto nella ricerca di una misteriosa donna russa legata a Carlo da motivi ancora sconosciuti. L’indagine la conduce in un ristorante russo dove conosce Dorian, un affascinante e galante ungherese che colpito dalla sua avvenenza la invita a rivedersi. Anna, sotto falsa identità, accetta l’invito. Secondo episodio: Mentre gli ispettori Lorenzo e Elena sono alle prese con il caso di tentato avvelenamento di un prete nero avvenuto durante la messa in una parrocchia del Tuscolano, l’ispettore Anna Gori, frustrata dal rapporto con Luca, continua ad indagare su Katarina Levintaggi e scopre che Carlo le aveva prestato soccorso medico urgente.I colleghi d’ospedale Bagilupo e Franchi non ne offrono la conferma, ma entrambi nascondono qualcosa.





7
novembre

LA TV CHE NON C’E’ PIU’

Stracult @ Davide Maggio .it

L’eccellente collaboratore di DM, Avanguard, ha come saprete un bellissimo blog sugli anni 80, Stracult.

Ebbene, su Stracult ogni giovedi c’è un divertente gioco Quiz80 che invita i lettori a “smascherare”, tramite alcuni indizi, un personaggio dell’epoca che si cela dietro un sorriso.

 L’ultima ”puntata” del gioco è stata vinta dal sottoscritto che ha richiesto ad Avanguard un post che confrontasse le offerte televisive degli anni 80 di Rai e Mediaset.

Il premio del gioco consiste, infatti, nella richiesta di un “post a piacere” e poichè ogni lunedi su DM ci occupiamo della storia della tv commerciale con La Grande Avventura, un confronto con la tv di Stato di quegli stessi anni mi pareva d’obbligo.

Il risultato è stato questo…

Difficile tracciare un bilancio dell’attività dei due maggiori network televisivi in quel periodo. Escludendo film, telefilm stranieri e cartoni animati che non sono oggetto di questa sorta di analisi casareccia, possiamo dire che le produzioni televisive non erano vittima di ansie da share o frutto di uno schema quasi inviolabile come invece avviene oggi. Perchè oggi la televisione è suddivisa in fasce ed è dominata da stereotipi, dai quali pare impossibile uscire. I quiz devono andare in onda sempre e comunque nella fascia preserale, le soap obbligatoriamente nel primo pomeriggio (tranne qualche raro caso), le fiction nei primi giorni della settimana, i programmi dedicati alla natura la domenica mattina e così via. S’è persa la libertà di proporre un palinsesto alternativo che permetta realmente al telespettatore di scegliere.

Una continua ed insopportabile sovvrapposizione che toglie continuamente al telespettatore la possibilità di scegliere e lo spinge nei casi più “disperati” a rivolgersi a sistemi di videoregistrazione.

Negli anni 80 invece tutto, anche in tv, era una continua scoperta. E’ giusto dire però che quest’effetto novità è arrivato con l’avvento delle Reti Fininvest perchè fino a quel momento la Rai aveva sempre e solo puntato su una certa austerity: informazione, intrattenimento, divertimento ma sempre con una sostanziale attenzione allo spirito educativo e culturale che la televisione di Stato doveva necessariamente avere.

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