Spin-off, kolossal in costume e l’immancabile fiction. Nel calendario delle uscite seriali di marzo ce n’è per tutti i gusti. Se tuttavia le produzioni italiane spiccano tra i ritorni, ma non tra le novità del mese, quelle americane continuano a sfornare titoli inediti, basandosi però su successi ben consolidati, come 24 e The Blacklist. LaEffe propone invece un nuovo drama britannico in costume, mentre sulla pay tv e sul fronte streaming spunta una serialità europea (e non) sempre più in crescita. Completato lo sbarco nel Belpaese, Amazon comincia infine a rimpolpare il suo catalogo, rilasciando la prima (e unica?) avventura seriale di Woody Allen.
Sorelle
FICTION RAI 2016/2017: TUTTE LE SERIE IN ONDA NELLA PROSSIMA STAGIONE TV
La prossima stagione Rai continuerà a puntare sulla fiction, unico genere in grado di garantire alla tv di Stato una platea sempre nutrita. Sul fronte della serialità medio-lunga si potrà contare sulla messa in onda della terza stagione di Braccialetti Rossi, della produzione internazionale sulla famiglia Medici e della serie La Mafia Uccide solo d’estate, ispirata all’omonimo film di Pif. Accanto alle nuove stagioni di titoli storici come Un Medico in Famiglia e Che Dio ci aiuti, saranno presenti progetti nuovi, ambientati in tutto il nostro Paese: dal Veneto negli anni della rinascita economica con Di Padre in Figlia (da un soggetto di Cristina Comencini), alla Sicilia del Commissario Maltese con Kim Rossi Stuart, alla Napoli di Maurizio de Giovanni e i suoi Bastardi di Pizzofalcone. La medio lunga serialità sarà presente, seppur in forma decisamente minore, anche nella prima serata di Rai2, con la serie Rocco Schiavone, il poliziotto scorretto creato dai romanzi di Antonio Manzini, e su Rai3, con la nuova stagione di Non Uccidere, e naturalmente con l’immarcescibile Un Posto al Sole.
Braccialetti Rossi 3, Catturandi - Nel Nome del Padre, Che Dio ci Aiuti 4, Di Padre in Figlia, Fiction RAI, I Bastardi di Pizzofalcone, I Medici, Il Commissario Montalbano, Io Ci Sono, L'Allieva, La classe degli asini, La mafia uccide solo d'estate, Maltese - Il Romanzo del Commissario, Non Uccidere 2, Rocco Schiavone, Sorelle, Tutto può succedere 2, Un Medico in Famiglia 10, Un Passo dal cielo 4, Un Posto al Sole
LA TV GENERALISTA NON E’ MORTA E FA ANCORA OTTIMI ASCOLTI
La tv generalista è morta, si è letto più volte su giornali e blog. La nascita del digitale terrestre, la moltiplicazione dell’offerta dei canali e i modesti risultati di alcuni programmi, un tempo di successo, lo hanno fatto pensare a più di qualcuno. Ma ci sono serate in cui tutto questo passa in secondo piano, quando gli ascolti prendono il volo e l’asticella della qualità torna a livelli più che buoni.
I risultati delle ultime settimane ci fanno capire come il pubblico abbia ancora voglia di riunirsi davanti alla tv e il fatto di considerare il 18-20% di share come un grande successo è una scusa che non regge più di tanto di fronte a errori di produzione, conduzione o programmazione. E’ un esempio lampante lo straordinario successo della miniserie Atelier Fontana – Le sorelle della moda, arrivata lunedì sera a sfiorare i 9 milioni di spettatori (8.894.000 – 29.92%), con una media delle due puntate pari a 7.973.000 spettatori con il 28% di share. Una fiction di qualità con ottimi interpeti (su tutti una bravissima Alessandra Mastronardi) e una storia familiare in grado di coinvolgere gli animi dei telespettatori, soprattutto donne (lo share tra il pubblico femminile è volato al 35.5%), che ha portato Rai1 a livelli record.
Rimanendo sulle reti Rai, in tutta la stagione non si erano visti 6 milioni di telespettatori al sabato sera. La prima puntata di Ballando con le stelle è riuscita a catalizzare l’attenzione di 5.994.000 spettatori e il 27.6% di share (profilo donne al 33.9%), battendo nettamente la concorrenza. Milly Carlucci e i suoi ballerini fanno rivivere il sapore del varietà di un tempo, quando tutta la famiglia si riuniva davanti al televisore. Ballando è un esempio di show elegante e appassionante, che si è saputo adattare ai ritmi dei talent show senza sfociare in risse da reality o distriscarsi in pruriginose indagini nel privato dei concorrenti.