Massimo Ranieri è riuscito a riportare in vita su Rai 1 il vero varietà, in un one man show dove nulla è mancato. Ha saputo rendere omaggio alla propria arte, spolverando un talento mai appannatosi negli anni, ma l’ha fatto in maniera maniacale, impeccabile. Uno show di quasi tre ore di diretta dove la noia, e già questo è un enorme merito, non ha neppure bussato alla porta, riuscendo a rendere concreti concetti come credibilità e qualità, che in tv sembra(va)no ormai un miraggio.
Questo è ciò che di inatteso, se vogliamo, ci ha regalato la prima puntata di ieri sera – sabato 11 gennaio 2014 – di Sogno e son desto, lo spettacolo nato in teatro e riadattato per il piccolo schermo in tre prime serate su Rai 1. Tra musica e racconti di vita vissuta, aneddoti con personaggi come Andrea Bocelli e Lucia Bosè, momenti di teatro che in tv mai si vedono (e qui Ranieri ha dato il meglio di sé) ed una piacevole nota di colore rappresentata dal corpo di ballo, ecco che il mai dimenticato varietà riappare in grande spolvero nel sabato sera di mamma Rai. Rinnovato ma con un tocco di “già visto” che ha saputo rendere Sogno e son desto “familiare” fin dalle prime battute.