Raitre



24
novembre

PALINSESTO RAI3 GENNAIO-MARZO 2012: FABIO VOLO ARRIVA IN SECONDA SERATA

Fabio Volo

Esce Serena Dandini entra Fabio Volo. Si potrebbe riassumere così, in gergo calcistico, la novità più importante del palinsesto della terza rete Rai: l’ex iena approda nella seconda serata del canale diretto da Antonio Di Bella con tre appuntamenti settimanali previsti ogni mercoledì, giovedì e venerdì a partire dal 21 marzo con un programma di intrattenimento dal titolo ancora da definire. Per il bresciano si tratta di un vero e proprio debutto in quel di Viale Mazzini dopo le esperienze a Mediaset e Mtv e di un atteso ritorno sul piccolo schermo dove manca dal 2008, anno in cui ha condotto Italoamericano – Homeless Edition.

Ritorno di Volo a parte, dal palinsesto reso noto da Sipra si evince come i maggiori sforzi produttivi della rete siano concentrati sullo slot di seconda serata: Lilit con Debora Villa è confermato fino al 26 febbraio e sarà sostituito a partire dalla domenica successiva da una nuova edizione di Cosmo, il programma di divulgazione scientifica presentato dalla giornalista Barbara Serra mentre il lunedì (a partire dal 5 marzo) sarà la serata del ritorno di Sostiene Bollani, grande successo di critica di questo autunno 2011. Il mercoledì sarà invece appannaggio di Enrico Bertolino e del suo Glob – L’osceno del villaggio (fino al 14 marzo) mentre sono confermati gli appuntamenti del martedì con Novantesimo Minuto Champions e del giovedì con Boris.

Rimane deluso quindi chi sperava in una collocazione nel più prestigioso orario dell’access prime time della ‘fuori-serie’ italiana, magari al posto di quel Sabrina vita da strega che non si schioda da uno scarno 4-5%. Chissà se la casella occupata dalla generica dicitura ’sit com’ vedrà la conferma della streghetta statunitense ovvero il canale punterà su un nuovo prodotto. Confermati tutti gli appuntamenti del daytime (mattina e pomeriggio) e quelli del weekend (compreso ovviamente Che tempo che fa), sul fronte della prima serata la domenica continueranno ad alternarsi Presa Diretta (fino al 18 marzo) Report (dalla settimana successiva). Al lunedì Che tempo che fa sbarcherà con uno speciale in prime time lunedì 23 gennaio e a partire dal 19 marzo è previsto il ritorno di Carlo Lucarelli con il programma Lucarelli racconta.




9
novembre

LUISELLA COSTAMAGNA A UN PASSO DA RAITRE. VIALE MAZZINI SERVE LA VENDETTA A LA7

Luisella Costamagna

Luisella Costamagna tornerà in tv, ma non su La7. Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, la bionda giornalista avrebbe deciso di muoversi verso nuovi lidi e sarebbe ormai ad un passo dalla Rai. In particolare, dal terzo canale. Dopo l’estromissione dalla conduzione del talk show In Onda (per cedere il posto a Nicola Porro), la fata turchina della rete terzopolista si sarebbe stufata di attendere invano un nuovo incarico sulla stessa emittente e avrebbe colto al balzo le lusinghe avanzatele da Viale Mazzini. E allora bye bye: saluti al ‘Canaro’ Giovanni Stella e a tutto il cucuzzaro.

Rai3 avrebbe inaugurato una controffensiva di mercato nei confronti di La7, che nel giro di pochi mesi le ha sottratto alcuni dei suoi migliori professionisti. Uno dopo l’altro. Paolo Ruffini, Roberto Saviano, Serena Dandini… tutti emigrati al terzo polo televisivo senza che i dirigenti di Viale Mazzini dicessero bef. Solo ora pare che la terza rete guidata da Antonio Di Bella abbia deciso di reagire, di servire a freddo la ‘vendetta’. E il primo colpo da mettere a segno riguarderebbe proprio Luisella Costamagna.

La giornalista potrebbe approdare a Rai3 alla conduzione di un nuovo programma d’attualità. La proposta avanzatale da Viale Mazzini riguarderebbe uno spazio informativo con un risvolto sociale, stando a quanto riporta Italia Oggi. Al momento, per la Costamagna si starebbe ipotizzando la seconda serata del lunedì, anche se non c’è alcun contratto firmato. Un auspicio e una speranza: che la brava Luisella non faccia la fine di Maria Luisa Busi, condannata al flop dalle ambizioni del suo programmimo Articolo3.

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25
ottobre

SFIDE: ALESSANDRO DEL PIERO E’ IL PROTAGONISTA DELLA PUNTATA DI STASERA

Sfide racconta Alessandro Del Piero

Osannato dai propri tifosi, stimato da quelli avversari. Una delle ultime (e poche) bandiere del calcio moderno, Alessandro Del Piero, è protagonista questa sera della puntata di Sfide, in onda su Rai 3 a partire dalle 23.15. Una carriera che l’ha portato ad essere considerato tra i calciatori più forti di tutti i tempi e che stasera, attraverso interviste esclusive e filmati, verrà ripercorsa in lungo e in largo, a cominciare dai primi calci al pallone nella vigna dietro casa, a San Vendemiano, dove è nato.

Un predestinato che a soli 19 anni già milita nella prima squadra della Juventus. E il suo talento non fatica ad imporsi, tanto da offuscare un certo Roberto Baggio, che fu “costretto” a lasciare Torino in cerca di altri lidi. Da qui inizia la sua scalata al successo, che lo porta fin da giovane ad essere considerato il simbolo della squadra più titolata d’Italia, oltre che artefice dei più grandi successi bianconeri (si laurea per 7 volte campione d’Italia, oltre a salire sul tetto d’Europa e del mondo nel 1996). Capitano della Vecchia Signora dal 2001, vanta sia il primato di gol che di presenze.

Poi ci sono le avventure con la maglia della Nazionale (prende parte a 3 campionati Mondiali e 4 Europei), trionfando in Germania nel 2006, quando l’Italia vince il suo quarto titolo Mondiale. Ad oggi, con 27 reti in maglia azzurra, è il marcatore più prolifico tra i calciatori in attività (quarto di tutti i tempi, a pari merito con Baggio).





19
settembre

PIPPO BAUDO PRENDE IL POSTO DELLA DANDINI, DA’ DEL MARTIRE MILIARDARIO A FAZIO E ACCUSA LE VALLETTE CHE FINISCONO NEI LETTI

Pippo Baudo

Il suo ultimo J’accuse nei confronti della Rai risale a poco più di un mese fa, quando, presentatosi a Viale Mazzini, fu costretto a tornarsene a casa perchè la macchinetta non riconosceva il suo badge. Da quella che Pippo Baudo definì come la più grande umiliazione della sua vita (leggi qui) al ritorno inaspettato sul piccolo schermo. Già, perchè neanche il tempo di silurare Serena Dandini che ecco pronto il sostituto. Potrebbe essere proprio il Pippo Nazionale a prendere il posto della “signora” Fandango a Parla con me:

Da una vita mi capita di prendere i posti altrui (…) – dichiara il conduttore in un’intervista al Corriere della Sera – Per ora niente titoli… Stile Rai 3, intrattenimento ma cultura, cinema, teatro, attualità, identità italiana. Tutto in un tono sobrio, non è mica obbligatorio denunciare sempre, ossessivamente. Mi metto a disposizione di un’azienda di servizio pubblico che amo profondamente. Ho un contratto, e ne ringrazio il direttore generale Lorenza Lei, comunque basso rispetto a ogni media, 500.000 euro l’anno per due anni, e voglio onorarlo. Spero in tempi rapidi”.

Ha voglia ancora di lavorare e salvaguardare la Rai Pippo Baudo, forte di 52 anni di esperienza che, però, non lo spingono a protestare (!!!) perchè l’azienda non lo utilizza più come un tempo. E non perdona chi, parole sue, fa il martire coi miliardi in tasca:

Mi sembra che Fabio Fazio, con 5 milioni e 400.000 euro in tre anni, non sia un perseguitato politico dalla Rai. Eppure parla come se lo fosse. Quest’azienda, dico, vogliamo salvarla o affossarla? Non vedo crisi irreversibili ma mi sembra giusto che programmi come quello della Dandini, per carità carino e divertente, vengano prodotti dentro la Rai, ricca com’è di tecnici, funzionari, intellettuali. Non parliamo di un programma complicato, suvvia. Ora aspetto il nuovo direttore di Rai 3 e mi auguro che torni Antonio Di Bella (come anticipato da DM, ndDM), gran professionista, con una visione internazionale della tv”.


17
settembre

FABIO FAZIO DELUSO DA UNA RAI “MOLTO PRECARIA”, INVITA SERENA DANDINI A CHE TEMPO CHE FA

Fabio Fazio

Sperava di dare il via alla nuova stagione di Che tempo che fa (al debutto domani sera su Rai 3) con un altro spirito e un differente stato d’animo, ma quella che si respira in casa Rai è un’aria diventata forse troppo pesante anche per chi, salva la poltrona, “lotta” per salvaguardare la faccia. Non che Fabio Fazio ne avesse tanto bisogno, soprattutto in confronto a chi, fino a pochi mesi fa, lo “circondava”: via il direttore della rete Paolo Ruffini, via Roberto Saviano e via Serena Dandini. Ed è proprio sulla vicenda di quest’ultima che il conduttore esprime tutta la sua delusione:

“La vicenda della Dandini – dichiara a la Repubblica – è un danno, non solo per la Rai, ma per il pubblico (…) E mi pare una scelta incomprensibile: ‘Parla con me’ era nei palinsesti, approvato. Ho invitato Serena la settimana prossima e spero che se la senta di venire a raccontare il suo stato d’animo. Passata la rabbia spero che possa ritrovare l’entusiasmo, dopotutto conta il rapporto col pubblico: è più forte e duraturo di temporanee cancellazioni”.

E il fatto che Parla con me fosse stato prima approvato dal CdA Rai e poi bocciato, secondo Fazio è un segnale che getta una luce molto cupa sulla tv di Stato, sintomo di come purtroppo non ci si possa più fidare di nessuno. Ma il problema è sempre lo stesso: la politica ha minato, e continua a minare, la libertà di fare servizio pubblico. Non c’è chi ti mette nelle condizioni di offrire il meglio ai telespettatori, ma soltanto imposizioni e divieti:





3
settembre

PARLA CON ME: VIA LA DANDINI, CHI VORRESTE AL SUO POSTO?

Serena Dandini

Alla fine Parla con me s’ha da fare, con o senza Serena Dandini che è già con un piede sulle sponde di La 7. Pare infatti sempre più improbabile che sia la conduttrice di sempre a rimanere al timone del salottino caustico di seconda serata. L’evoluzione delle trattative ci dice che non sia una scelta editoriale quella del cambio di volto ma proprio una conseguenza dell’evoluzione artistica della Dandini che preferisce raggiungere Paolo Ruffini nella nuova isola felice.

Il nodo principale riguarda diritti di esclusiva e clausole di produzione. Secondo quanto rivelato da Il Sole 24 ore viale Mazzini avrebbe chiesto alla Dandini di sganciarsi con il pagamento di una penale da Fandango, società di produzione del programma con cui ha un contratto di esclusiva per un anno, e lavorare con la direzione ad una produzione interna (visto che il format è di totale proprietà della Rai ma veniva prodotto da Fandango) che permettesse di abbattere qualche spesa. La donna dell’Ottavo Nano avrebbe detto no a questa ipotesi però aprendo la strada alla sua successione.

Ovviamente si è scatenato immediatamente il toto sostituto e pare che in lizza ci siano tre personaggi di sicuro impatto ma di diverso talento che potrebbero dare delle sfumature molto diverse alla linea della trasmissione. Su tutti spicca il nome di Luciana Littizzetto, una che come la Dandini non ha mai slegato la passione comica allo schieramento politico.


30
agosto

TRANSITI, IL MONDO SCONOSCIUTO DEI TRANS ATTRAVERSO UNA PIATTAFORMA TRANSMEDIALE RAI

Transiti

E’ la chiave di volta del consumo di contenuti dell’ultimo decennio e diventerà la parola chiave per tutti i futuri processi creativi di rilievo. Parliamo del fenomeno del transmedia storytelling, se vogliamo usare la definizione di colui che forse più ha contribuito alla cristalizzazione speculativa del concetto, ossia Henry Jenkins. Una nuova strada dell’industria culturale che finalmente comincia a far capolino dalle parti di via Mazzini, anche se solo sulle piattaforme web, con l’idea di Transiti.

Queste le forme in cui si articola il progetto multicanale: un documentario tv da cinquanta minuti, una serie radiofonica di cinque episodi con relativi podcast interattivi, uno sportello telematico, una mini-serie web con cinque brevissime puntate e il video blog Tu Trans. Tanta roba insomma, una sorta di iper-testo che è veramente l’avanguardia per la creazione di contenuti.

Alessandra, Angelo e Kathrina, alcuni dei personaggi che si incontreranno in questa rete di rimandi scelgono di raccontarsi  in  prima persona, senza che intervengano filtri e giudizi esterni. L’impostazione così diaristica cerca di aggirare il rischio della prouderie, della fiera di attrazione per arrivare al nucleo più profondo della questione. Il documentario sarà trasmesso dalla terza rete Rai il 31 agosto alle 23.45.


6
agosto

PAOLO RUFFINI LASCIA LA RAI. APPRODERA’ A LA7 COME DIRETTORE DI RETE

Paolo Ruffini

Allora è ufficiale: Paolo Ruffini lascia la Rai ed approda a La7. Dopo giorni di colloqui privati coi piani alti della tv pubblica, l’ormai ex direttore di Rai3 ha concordato con il DG Lorenza Lei il suo addio all’azienda di Viale Mazzini. Come annunciato da Telecom Italia Media, il passaggio all’emittente terzopolista si concretizzerà all’inizio della prossima stagione tv,”a partire dal 10 ottobre 2011. A La7 Ruffini assumerà l’incarico di direttore di rete. Dunque, a nulla sono serviti gli appelli dei volti noti della terza rete – Giovanni Floris a Fabio Fazio in primis – che nella mattinata di ieri avevano implorato i vertici dell’azienda pubblica di adoperarsi affinchè Ruffini restasse a Viale Mazzini. 

Il conduttore di Ballarò, in particolare, aveva definito “assurdo e autolesionista” il fatto che la Rai si lasciasse scappare il direttore di Rai3. Dello stesso parere Fabio Fazio, il quale aveva elogiato Ruffini (“un grande direttore che ha un rispetto assoluto non solo per il lavoro, ma anche per la libertà degli altri“) chiedendosi con toni polemici “come si fa a privarsi con leggerezza di professionisti che portano risultati, che svolgono il loro mestiere nel migliore dei modi“. Appelli accorati, che forse sono arrivati troppo tardi rispetto ad una decisione che il dirigente Rai maturava da diverso tempo. 

Infatti, alcuni sono convinti che Ruffini volesse anticipare l’eventualità di vedersi destinato presto ad un altro incarico, e che si fosse stufato di lavorare sempre ‘in trincea’, in condizioni sfavorevoli. Ora, a babbo morto, ai piani alti di Viale Mazzini non resta che prendere atto dell’illustre abbandono. In un comunicato di queste ore, “la Rai nell’esprimere il proprio rammarico per la decisione del direttore di Raitre, augura a Paolo Ruffini i più brillanti successi professionali e lo ringrazia per il lavoro svolto in questi anni“. Parole che a qualcuno sono parse come lacrime di coccodrillo. L’abbandono di Ruffini è stato accolto in modo polemico anche da Loris Mazzetti che già ieri sera dava conferma della clamorosa notizia sulla sua pagina facebook.