Quelli della Notte



30
aprile

GRAFFITI: SETTIMANA DAL 28 APRILE AL 4 MAGGIO. CHI L’HA VISTO?, QUELLI DELLA NOTTE, HUNZIKER E AMBRA IN FUGA DALLA TV

Ambra Angiolini e Michelle Hunzicher

Michelle Hunziker e Ambra giovanissime e in fuga dagli show del sabato sera, la nascita di programmi cult della tv come Quelli della notte e Chi l’ha Visto?, Claudio Lippi pronto a sostituire Vianello nel quiz preserale della Rai, e poi ancora gli ascolti del 1989. Anche questa settimana con la rubrica Graffiti, siamo pronti a fare un tuffo nel passato del piccolo schermo. Vediamo insieme cosa è accaduto in tv dal 28 aprile al 4 maggio.

28 aprile 1980: cambio della guardia nel preserale della Rete1, Lippi al posto di Vianello

Lunedì 28 aprile 1980 cambio della guardia per Sette e mezzo, primo fortunato gioco preserale in onda dalle 19,20 alle 19,45 sulla Rete1 (Rai1). Claudio Lippi subentra a Raimondo Vianello, padrone di casa per le prime tre settimane. La staffetta era già prevista da tempo, lo stesso Vianello, come riportato dal quotidiano La Stampa, dichiarava in conferenza stampa:

“Non riesco a prendere questo gioco troppo sul serio. Io sarò presente per tre settimane e lo dico subito per evitare che dopo si creda che ho lasciato perché il quiz non andava bene o perché non mi hanno aumentato il cachet.”

Il quiz, firmato da Perani, Clericetti e Domina, vede ogni settimana tre concorrenti alle prese con prove di memoria (lunedì), ragionamento (martedì), prontezza (mercoledì), abilità (giovedì). Il venerdì si gioca invece il vero e proprio gioco del sette e mezzo. Alla trasmissione, diretta da Silvio Ferri (storico regista di Ok, il Prezzo è giusto), partecipa nel ruolo di valletta una giovanissima Gabriella Golia. Sette e mezzo, a tutti gli effetti uno dei primi giochi preserali della tv, riscosse un ottimo successo di pubblico, portando a casa ascolti spesso superiori ai 7.500.000 di spettatori.

29 aprile 1985: al via Quelli della Notte

Lunedì 29 aprile 1985 alle 22,50 prende il via su Rai2 Quelli della notte, la nuova trasmissione di Renzo Arbore. Il programma, che lo showman dedica ai faccendieri, agli sfaccendati, ai nottambuli e agli scombinati, è ambientato in una casa, dove vanno e vengono in piena libertà amici e ospiti. Tra questi Andy Luotto, Giorgio Bracardi, Marisa Laurito, Nino Frassica, Simona Marchini, Riccardo Pazzaglia, Roberto D’Agostino, Maurizio Ferrini, il gruppo Senza Vergogna, che si occupa del repertorio musicale degli anni ‘40, la New Pathetic Orchestra, per la parte musicale dal ‘40 al ‘60, e il duo Antonio e Marcello, per le canzoni moderne. Il programma ottiene di puntata in puntata un successo crescente. Destinate a diventare celebri la sigla di apertura Ma la notte no e quella di chiusura Il Materasso. Nonostante il successo, Arbore chiude il programma dopo solo 33 puntate, il 14 giugno 1985.

30 aprile 1989: nasce Chi l’ha Visto?




26
luglio

AMARCORD : QUANDO LA TV ERA… INDIETRO TUTTA!

Indietro Tutta @ Davide Maggio .it 

Satira televisiva, un termine oggi abusato e spesso utilizzato per giustificare qualsiasi scelta di cattivo gusto (o discutibile) venga fatta da questo o quel guru tv-comico-predicatore. C’era un tempo in cui invece la satira sapeva davvero colpire nel segno, senza mai trascendere nella volgarità e farsi corrompere da scopi strumentali.

Quel tempo è stato scandito da un programma chiamato Indietro Tutta.

Lo show andato in onda su Rai Due in seconda serata dal 1987 al 1988, sulla scia dell’amatissimo Quelli della Notte, ha avuto un successo strepitoso che ha sfiorato quasi la “mania collettiva”.

Al timone del programma Renzo Arbore affiancato da Nino Frassica, che per l’occasione vestiva i panni del “Bravo Presentatore”.

Ogni particolare di Indietro Tutta era mirato a prendersi gioco dei fenomeni che stavano dilagando nella tv di allora, quasi tutti creati dalla neonata tv commerciale e dalle più modeste tv locali.

Lo studio a forma di nave capitanato da Arbore ospitava di volta in volta, personaggi ora surreali, ora divertenti che attraverso le loro battute creavano continui tormentoni, ancora oggi in voga.

Come dimenticare Nando Murolo nei panni del Notaio Pignolo, le ballerine brasiliane del Cacao Meravigliao, prodotto inesistente e per assurdo richiestissimo dai telespettatori e ancora Mario Marenco ed il suo bambino in grembiule.

Non solo comicità ma anche musica grazie allo stesso Arbore ma anche al Maestro Mazza e alla sua band Mamma Li Turchi nonché a piccoli intermezzi comici che si presentavano in maniera inconsueta. Indimenticabili gli interventi di Alfredo Cerrutti nei panni del Professor Pisapia, impegnato anche insieme ad Arnaldo Santoro nella mitica gag dei poliziotti.

Non solo uno show ma la rappresentazione di un Paese solare, cialtrone e pieno di contraddizioni. Non un programma strillato ma in continua lotta con se stesso.

Indietro Tutta infatti si presentava come un quiz: una gara tra Nord e Sud. Un pretesto naturalmente, per stigmatizzare una televisione sempre più intenta a spogliare vallette sempre più procaci e disinibite e  a distribuire milioni, giocando su contenuti banali e di basso livello culturale.

A rappresentare questo spaccato anche le Ragazze Coccodè che si impegnavano a promuovere il Cacao Meravigliao nelle versioni “Delicassao”, “Spregiudicao” e “Depressao”.

Una rivoluzione non solo a livello di contenuti ma anche di stile. Indietro tutta infatti è stato il primo programma ad abolire la classica soglia esistente in tv tra “scena” e “retroscena”. Arbore, vestito da Capitano di Marina (vedi Colpo Grosso) dirigeva la trasmissione come se si trattasse di una grande prova generale, destinata a non andare in onda.

Interferenze, collegamenti fasulli, vallette vestite da galline, quiz palesemente truccati erano il leit-motiv di questo grande contenitore che divertiva, facendo anche riflettere.

Perfino i testi d’apertura e di chiusura del programma (rispettivamente Sì, la vita è tutto un quiz e Vengo dopo il tiggì), raccontavano il riflesso della televisione sulla società. Lo strapotere di quest’ultima e soprattutto la capacità di influenzare e condizionare la scansione del tempo della famiglia italiana. Un “gran tutto” che stava sensibilmente piegando l’individuo fino a “lobotomizzarlo”.

Una parabola considerata eccessiva e spiritosa all’epoca ma oggi di grande attualità. Perché Indietro Tutta più di qualsiasi altro programma è stato il precursore di tutto ciò che era ancora impossibile prevedere e che forse poteva anche essere evitato, rivelando  verità scomode sulla televisione del domani. Verità che oggi sono sotto gli occhi di tutti. E le eccezioni sono sempre più rare.

CURIOSITA’:

  • Tra le vallette del programma ricordiamo: Marcia Sedoc, Amina Fofana, Linda Udine, Thel Montenegro, Elfbert e Maria Grazia Cucinotta;

  • Ad Indietro Tutta hanno partecipato tra gli altri il Mago Forest e l’immancabile Marisa Laurito;

  • La canzone Cacao Meravigliaio era cantanta dall’allora quattordicenne Paola Cortellesi.

  • Tra le canzoni presenti nel programma ricordiamo anche la surreale Grazie dei Fiori Bis.