La mission di Sky e Fremantle è chiara: puntare sul pubblico giovane. E così il broadcaster e la casa di produzione hanno abbassato sensibilmente l’età media dei giurati, insistono su un determinato repertorio musicale e potenziano l’anima social di X Factor. L’obiettivo è riuscito.
Y(oung) Factor di X Factor
Il milione abbondante di spettatori conquistati dal talent show della rete satellitare ci ha spinto ad approfondire il profilo degli spettatori dell’ottava edizione del programma. Ogni settimana (qui tutti i dati del primo live – qui tutti i dati del secondo live) trovate un’analisi approfondita per target nel post dedicato agli ascolti del satellite, dalla quale risulta che X Factor 8 intercetta un pubblico maggiormente femminile con picchi nelle fasce d’età 15-24 e 35-44.
Gli uomini che si sintonizzano su Skyuno il giovedì sera, invece, appartengono principalmente al target 15-19, ma – con grande stupore – non mancano i bambini e persino la fascia dei pre-adolescenti 8-14 (10.7% lo share registrato dal secondo live). Si tratta di target notoriamente sfuggenti, difficili da intercettare. Smentendo le tesi di chi dà per finita la tv come mezzo di comunicazione, i giovani – in presenza di un prodotto valido – si sintonizzano davanti alla tv, anche quando si tratta di arrivare al tasto 108 del telecomando Sky.
Rispetto alle reti generaliste, del resto, Sky Uno presidia un pubblico più giovane (età media 37 anni). Ma stupisce che una rete pay riesca – come giovedì scorso – ad essere la rete più seguita, dopo Canale 5 e Rai1, nel target 15-54 con una media del 7.55% (lo share sul pubblico totale è stato del 4.46%). In linea con gli abbonati, la produzione targata Fremantle può contare su un pubblico principalmente del Centro e Nord Italia, con livello d’istruzione alto.