non fidarti della st***** dell’appartamento 23



8
aprile

PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (1-7/04/2013). PROMOSSI IL TESTIMONE E PELU’, BOCCIATO IL ‘LOW COST’ DI AMICI

Piero Pelù

9 a Il Testimone. Anche nella nuova edizione (ogni lunedì alle 22.50 su Mtv) Pif si dimostra capace di raccontare sprazzi di vita e storie curiose in maniera semplice e intelligente allo stesso tempo.

8 a Piero Pelù. Insieme a Raffaella Carrà, è il rocker toscano il personaggio chiave di questa prima edizione di The Voice. Non sarà sempre simpatico ma è in grado sicuramente di conferire vitalità al programma.

7 a Paperissima. Con tutti i suoi limiti, lo show di Antonio Ricci per alcuni aspetti è da promuovere: oltre che per il riscontro popolare (nel giudicarlo va considerato il fatto che si rivolge anche ad un pubblico di piccolissimi), è l’unico baluardo della tv degli anni 90 che non rimpiangiamo ma che nemmeno demonizziamo. In questo caso brava Mediaset a non riproporlo ogni  anno.

6 a Non fidarti della stronza dell’interno 23. Il soggetto è accattivante (così come il titolo) però – come spesso succede negli ultimi tempi alle serie tricolori – ci si spinge troppo in là. Si pensa che il surrealismo possa essere vincente o fare “figo” quando invece, in questo caso, è solo gratuito e infastidisce. Non a caso il pubblico a stelle e strisce alla lunga non ha gradito.




5
febbraio

NON FIDARTI DELLA STRONZA DI FOX

Non fidarti della stronza dell'appartamento 23

L’amica di Blair Waldorf in Gossip Girl, Dreama Walker, e quella di Rory Gilmore in Una mamma per amica, Krysten Ritter, fanno upgrade e diventano coprotagoniste in una originale serie tv. A parti invertite, perché Dreama Walker risente dell’influsso di Rory e diventa la dolce e ingenua June, Krysten Ritter invece prende le cattive influenze di Blair e la sua interpretazione di Chloe ispira il titolo della serie, Non fidarti della st***** dell’appartamento 23, in cui lei interpreta appunto il ruolo  della st*****. Titolo interessante, ma vi sfidiamo a scriverlo o ripeterlo correttamente. Noi qui ormai, per comodità, parliamo di st***** e basta. E ovviamente pronunciamo le lettere corrispondenti, non gli asterischi.

June, una brava ragazza dell’Indiana che, piena di grandi ambizioni e sani principi, si è trasferita a New York e Chloe, una perfida manipolatrice, ladra e truffatrice, si ritrovano a dividere un appartamento, il numero 23 appunto, nella Grande Mela con le inevitabili conseguenze che una tale convivenza può comportare. Noi di certo non ci aspettiamo Kill Bill, però siamo confidenti nell’originalità del prodotto anche se già sappiamo che in fondo in fondo Chloe sarà molto meno bad girl di come appare e magari June, meno good girl.

Humour nero e un pizzico di politicamente scorretto sono gli ingredienti di questa serie che ha altresì la particolarità di coinvolgere personaggi dello star system che interpretano se stessi. Primo fra tutti, l’altro protagonista oltre alle due ragazze, James Van Der Beek, l’iperglicemico e super sensibile Dawson Leery di Dawson Creek. L’attore interpreta se stesso costretto a fare i conti con il personaggio che gli ha dato il successo ma che lo ha anche etichettato come quello che lo guardi e ti fa venire una carie immediata.