Milly Carlucci
[Davide Maggio per Tv Sorrisi e Canzoni] Ci fa ballare con le stelle dal 2005, ma adesso Milly Carlucci è pronta per una nuova sfida catodica: far cantare l’Italia. Il prossimo 4 dicembre debutta Millevoci, nuovo talent show di Raiuno dedicato ai gruppi corali, e la padrona di casa racconta in anteprima a Sorrisi i segreti dello show.
Milly, come le è venuto in mente di portare in scena dei gruppi corali?
Osservando il fenomeno “Glee” (serie americana di culto in onda su Sky e presto su Italia1, ndr). Volevamo portare anche in Italia questa realtà, tutta speciale, dei gruppi che cantano e ballano contemporaneamente.
Come mai è così entusiasta?
Perché è un “mondo” incredibile che non pensavamo esistesse. Un’aggregazione spontanea di tante persone che, per passione, si riuniscono con l’unico obiettivo di far musica. Per loro non c’è uno sbocco discografico ma tutt’al più raduni o feste di piazza. Nella prima puntata presenteremo i gruppi con le loro storie proprio perché non vivono di culto della personalità, ma è fondamentale lo spirito di squadra. Uno dei cori che prenderà parte al programma, per esempio, arriva da Bari, capitanato da un professore di matematica, e si è presentato ai provini con una delle componenti in dolce attesa, pronta a partorire a Roma “assistita” dal resto del gruppo (proprio come in una puntata di “Glee”, ndr). Racconteremo, quindi, anche la nascita di un nuovo elemento del gruppo che, nel frattempo, avrà visto la luce.
Qual è il concorrente più giovane e quale il più vecchio?
In un gruppo ci sono due pensionati, ma sono in forma perché devono anche ballare. I più giovani, invece, sono dei liceali che arrivano dal Lazio.
Quali saranno le prove?
Dopo una prima esibizione che rappresenterà il biglietto da visita del gruppo, ci saranno delle sfide a tema: per la seconda, per esempio, entrerà in scena l’ospite della puntata e ci si focalizzerà sui suoi successi discografici.
Lo sa che in Inghilterra “Don’t Stop Believing”, format simile a Millevoci, non è andato benissimo?