Mediaset



8
dicembre

MEDIASET PRONTA A VIE LEGALI CONTRO DIFFAMAZIONE AMICI DI MARIA DE FILIPPI

Martina Zavolo

Martina Stavolo

Diachiarazione di Paolo Calvani, Direttore Comunicazione Mediaset, sul brano musicale interpretato da Martina Stavolo per Sanremo 2011:

“Mediaset prende atto con stupore di un presunto brano musicale contenente accuse sulla regolarità del programma televisivo ‘Amici’. Nonostante il totale disinteresse di Maria De Filippi, che considera tutta la vicenda nient’altro che una ragazzata, qualora la canzone o eventuali notizie di stampa dovessero continuare a diffondere palesi falsità, Mediaset si riserva di incaricare i propri legali di agire in tutte le sedi competenti”.




23
novembre

DM LIVE24: 23/11/2010. NUOVI BUMPERS E NUOVA GRAFICA PER RAI E MEDIASET, SE… NELLA CUCINA DI PAOLA, BELEN RICONOSCIBILE ANCHE DAVANTI.

Diario della Televisione Italiana del 23 Novembre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Bumpers

simonevarese ha scritto alle 10:40

Finalmente oggi, dopo sei mesi dal cambio di logo, sono partiti i nuovi bumpers Rai. Meglio tardi che mai!!!

  • Pene…lope!

carjochina ha scritto alle 10:53

Nelle breakfast news di Mattino Cinque si parla della maternità di Gianna Nannini e Rostagno dice: ma voi chiamereste vostra figlia Penelope visto che c’è la moda dei nomi abbreviati?

  • Se… nella cucina di Paola

Alessandro ha scritto alle 15:42

Nuovo spazio A Casa di Paola che strizza l’occhio a Clerici e Parodi: le ricette di Federica De Denaro, inviata anche della Vita in Diretta!


1
novembre

LE DUE FACCE DELL’AMORE, PARLA DANIELE LIOTTI: MEDIASET HA OFFESO IL PUBBLICO (NON UDENTI COMPRESI). INTANTO LA5 GONGOLA

Le Due Facce Dell'Amore, Daniele Liotti polemizza con Mediaset

Una fine così ingloriosa e immeritata non poteva non lasciare strascichi e dare adito a polemiche. Questa volta, però, non sono gli spettatori o i giornalisti, a inveire contro Mediaset ci ha pensato lo stesso protagonista de Le Due Facce dell’Amore. Dalle pagine del settimanale ‘Gente’ in edicola oggi, Daniele Liotti non nasconde il suo disappunto per lo spostamento della sfortunata serie su La5:

“Hanno offeso il pubblico con la decisione di spostare Le Due Facce Dell’Amore’ sul digitale (per maggiori info clicca qui) (…) L’azienda non ha tenuto in considerazione tutte le persone affezionate al programma, molte non più giovanissime, che hanno poca dimestichezza con le nuove tecnologie. Cosa decreta o meno il successo? Due punti di share? Se sei sotto, butti via mesi e mesi di lavoro. Se sei sopra, diventi una star”.

Dichiarazioni, queste, che non sorprendono e che condividiamo appieno addirittura “rincarando la dose”. Il dirottamento de Le Due Facce Dell’Amore su La5, infatti, non ha leso soltanto le persone non abituate al digitale ma altresì, come ci è stato segnalato, i non udenti che si sono visti privati della possibilità di seguire la fiction tramite sottotitoli. Il paradosso è che sarebbe bastata una riproposizione pomeridiana su Rete 4 per accontentare tutti gli spettatori coinvolti dal Sin Tetas italiano.





21
ottobre

TELEVOTO: L’ANTITRUST APRE UN’ISTRUTTORIA SU RAI E MEDIASET

Metro inchiesta televoto

Il televoto può essere falsato, così non va. L’Antitrust, che sembrava aver scoperto l’acqua calda, era stato abbastanzo chiaro e lo scorso 16 settembre aveva chiesto a Rai e Mediaset di escludere dall’attuale meccanismo di preferenza le utenze business dei call center (maggiori info sul provvedimento qui). L’intervento era mirato a evitare che operatori specializzati effettuassero un numero significativo di chiamate che potessero influire sull’esito del voto, senza cioè rispettare le reali preferenze espresse dal pubblico da casa. Il Garante aveva dato l’ultimatum: 20 giorni di tempo per bloccare i voti dei call center.

Ma i titani della tv hanno fatto orecchie da mercante, inoltrando risposte negative all’Autorità. Ovviamente hanno fatto lo stesso le società che gestiscono il redditizio mercato del televoto, cioè Telecom per Rai, Txt Polymedia e Neo Network per Mediaset. Una reazione prevedibile, visti i ricchi introiti che questo sistema garantisce soprattutto durante la messa in onda di reality e talent show, tutti spettacoli che richiedono al pubblico di esprimere una preferenza sui concorrenti in gara.

Scaduto l’ultimatum, ora l’Antitrust ha aperto due istruttorie a carico di Rai e Mediaset. I colossi della tv dovranno così rispondere all’Autorità e in concreto rischiano una multa di 500mila euro. Una cifra non certo gravosa per le loro tasche, probabilmente spiccioli rispetto ai guadagni che un certo tipo di televoto sembra poter garantire. Il meccanismo di utilizzo improprio dei call center ora è nero su bianco, se non altro all’attenzione dei tanti telespettatori che sperano di influire sul televoto con un loro semplice sms. Occhio, è situazione “potenzialmente truffaldina”, avverte l’Antitrust.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , , ,


13
ottobre

SKY VS MEDIASET: IL GIURI’ BOCCIA LA TALPA UGO E GLI SPOT COMPARATIVI. SKY DIALOGA CON DAHLIA?

Sky vs Mediaset, vietati gli spot comparativi

Il gioco è bello quando dura poco. Potremmo dire che sia questo in sintesi il giudizio del Giurì della pubblicità, chiamato in causa da Sky e Mediaset per gli spot comparativi in rotazione da settimane in tv e radio. Secondo il Giurì, la talpa di Sky, metafora del telespettatore della televisione terrestre, risulta essere “denigratoria” (pertanto viola l’articolo 14 del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale) mentre lo spot comparativo di Premium, con protagonisti due telespettatori abbonati rispettivamente a Sky e Mediaset, non rispetta i requisiti della comparazione (articolo 15).

La questione è stata sollevata nei giorni scorsi da Sky che in men che non si dica ha fatto ricorso presso gli organi competenti. Non si è fatta ovviamente attendere la contromossa dell’azienda di Cologno che ha presentato ricorso al Giurì per gli spot con protagonista Ugo.

Morale della favola: all’azienda di Murdoch è stato vietato l’uso della talpa Ugo (nonostante sia già pronta la nuova campagna “hollywoodiana” con Ugo e Fiorello per promuovere i 10 canali di cinema in alta definizione), d’altro canto non ne esce vittoriosa Mediaset, a cui è stata però solo vietata la trasmissione dello spot comparativo.

Ma la guerra tra le due aziende non sembra finire qui.





11
ottobre

IL VALZER DEI PALINSESTI CONTINUA: ALE E FRANZ AL VENERDI SERA CON QUARTO GRADO. ANTICIPA AL MARTEDI VITE STRAORDINARIE

Ale e Franz si spostano al venerdì sera con il loro "Sketch Show"

Nuovo valzer dei palinsesti in arrivo, sempre in casa Mediaset. Dopo avervi segnalato lo scambio di serate tra Matrix e il Chiambretti Night, anche il prime time è stato “aggiustato” con alcuni cambiamenti che riguardano le reti minori del Biscione. Con l’arrivo dei Cesaroni al martedì sera (dal 19/10), la serata comics di Italia1 con Ale e Franz Sketch show e All stars si sposta al venerdì, già da questa settimana in concomitanza con Io Canto.

E sempre di venerdì troverà la sua nuova collocazione Quarto grado su Rete4, che dopo domeniche deludenti dal punto di vista dell’audience, ieri ha registrato il record d’ascolti (quasi 3 mln con l’11.67% di share), affrontando la vicenda di Sarah Scazzi. Con questo ennesimo cambiamento, si prospetta un venerdì di sole produzioni. Non sarà troppa la concorrenza interna in una sola serata?

Sempre su Rete4 dopo l’esordio ai minimi storici (3.72% di share), cambia giorno anche Vite straordinarie. Il programma condotto da Elena Guarnieri dal giovedì trasloca al martedì. Domani quindi la seconda puntata dedicata a Emilio Fede.


22
settembre

TOM MOCKRIDGE CONTRO RAISET: SCARSA CONCORRENZA. CONFALONIERI CONTRATTACCA: CHIAGN’ E FOTTE

Fedele Confalonieri e Rupert Murdoch

Mazzate a distanza, ma pur sempre mazzate. Quello che si che è consumato ieri tra i titani dell’emittenza è stato uno scontro che per una volta ha sdoganato il self control, svelando a tutti il grado di competizione a cui ormai sono arrivati i pesi massimi della tv. Questioni di concorrenza, di mercato televisivo, di introiti pubblicitari e abbonamenti. Sky ha attaccato, Mediaset ha ribattuto e la Rai le ha dato man forte. L’unione fa la forza: la corazzata “Raiset” è tornata a combattere contro il nemico comune.  Il primo a mettere zizzania, innescando lo scontro, è stato l’amministatore delegato di Sky Italia Tom Mockridge che ha accusato il sistema italiano di non essere libero e di favorire Mediaset.

Nel settore televisivo italiano non vi e’ abbastanza concorrenza” ha denunciato Mockridge, spiegando che la causa di questa situazione sarebbero i paletti che la politica mette per ostacolare chi vuole entrare nel mercato televisivo. Il riferimento, chiaramente, era anche alle norme europee che fino a qualche tempo fa volevano impedire a Sky di sbarcare sul digitale terrestre. Poi sono arrivate anche accuse a Mediaset, che secondo Mockridge coprirebbe una posizione dominante al punto da “raccogliere il 65% delle entrate pubblicitarie“. Soldi, insomma. Il boss di Sky Italia ha poi riservato rimproveri alla tv pubblica, troppo condizionata dalla politica e dai partiti per essere indipendente e assolvere al suo compito.

Pare che le dichiarazioni di Mockridge abbiano mandato su tutte le furie Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, il quale ha subito riversato nelle agenzie stampa le sue reazioni infuocate. “Finalmente Mockridge ha imparato l’italiano con accento napoletano, chiagn’ e fotteDice che le leggi del nostro Paese lo ostacolano, quando invece rispetto alle tv terrestri non ha limiti. Rileva la posizione di Mediaset nella pubblicità tacendo la propria posizione monopolista nel satellite con quasi il 90% dei fatturati della pay tv“. Confalonieri ribatte punto su punto e alla fine sbotta: “in nessun paese europeo, Gran Bretagna a parte, Sky ha potuto raggiungere una posizione rilevante come in Italia“.


14
luglio

IPSE DIXIT, LE ULTIME PAROLE FAMOSE: PAOLO BONOLIS TORNA A MEDIASET PER PROVARE QUALCOSA DI NUOVO, MA IL BISCIONE LO “INCASTRA” CON I SOLITI PROGRAMMI

Paolo Bonolis

Paolo Bonolis

Torno a Mediaset per provare qualcosa di nuovo

[5 Giugno 2009, Conferenza stampa Mediaset]

Le qualità di un artista si misurano anche per la capacità di rinnovarsi nel tempo e di sperimentare nuove idee, per non cadere in un letargo creativo. Avrà pensato questo Paolo Bonolis, quando, reduce da un Festival di Sanremo 2009 coi fiocchi, ha deciso di ritornare a Mediaset, con la speranza di dedicarsi a nuovi format e nuovi programmi. Ma così non è stato, nonostante il suo “ipse dixit” all’ufficializzazione del contratto con il Biscione fino al 2011. Se, infatti, lo scorso anno è stato impegnato con Chi ha incastrato Peter Pan? e Ciao Darwin, pure per la stagione entrante di novità non c’è nemmeno l’ombra.

I palinsesti di Canale5 vedono Bonolis sì protagonista, ma con i soliti programmi. In autunno il nostro sarà alle prese, per il secondo anno consecutivo, con Chi ha incastrato Peter Pan? mentre nei primi mesi del 2011 è prevista una nuova edizione de Il senso della vita. Nessun nuovo progetto, nessun nuovo programma per un Bonolis al 70% del suo fasto creativo. Del resto gli ottimi ascolti di Peter Pan (media oltre il 28% di share) non potevano non far riproporre nell’immediato lo show, nonostante Bonolis mostrasse perplessità già alla fine dello scorsa edizione:

Il bambino spontaneo sarà inevitabilmente sostituito da un bambino che recita a fare il bambino in tv. Non c’è niente di peggio. Il programma ha funzionato anche perchè erano passati due lustri dall’ultima edizione e i bambini non lo conoscevano. Ma d’altra parte la trasmissione non è mia e la Rete decide come ritiene meglio“.

E con il Senso della vita, che rimane comunque un gioiello televisivo, si concluderanno i due anni di contratto, senza che Bonolis abbia avuto quel guizzo che avrebbe potuto sconvolgere il sistema televisivo, come avvenne con Affari tuoi nel 2004. Anche se con lo zampino di Maria De Filippi…