Chi ha detto che le fiction italiane non riscuotono successo all’estero? Certo il mercato non è neppure lontanamente paragonabile a quello americano, ma qualcosa si sta muovendo, non solo nei mercati di paesi culturalmente simili al nostro, ma anche in realtà sociali e culturali decisamente differenti. A confermarlo, in un’intervista rilasciata a Italia Oggi, è Matilde Bernabei della Lux Vide, casa di produzione di serie di successo come Don Matteo e Che Dio ci Aiuti, che riesce a esportare oltreconfine buona parte delle sue fiction. La serie di maggiore successo all’estero non poteva che essere Don Matteo, uno dei prodotti seriali italiani più esportati, insieme a Il Commissario Montalbano (prodotto dalla Palomar).
“E’ tutto girato in italiano, il che significa che quando un prodotto è veramente buono, si riesce anche a bypassare il problema del doppiaggio. Va molto bene pure in Scandinavia, e soprattutto in Polonia e Russia, dove hanno addirittura comprato il format. Dopo il boom di Don Matteo con Terence Hill, quindi, gireranno un Don Matteo con attori locali. C’è una trattativa per vendere il format pure in America latina, in cui Don Matteo è andato in onda sulla Hbo. Al momento è in onda sulla tv pubblica spagnola. E in passato, pur trattandosi di un prete cattolico, siamo riusciti a vendere alcune puntate anche alle linee aeree del Qatar”.
Tra i prodotti già venduti all’estero anche Romeo e Giulietta, la miniserie con Alessandra Mastronardi e Martin Rivas, che andrà in onda su Canale 5 in primavera, ed è stata coprodotta con la spagnola TeleCinco (dove ha ottenuto ascolti bassi) e la tedesca Beta Film. La Bernabei sostiene però che per esportare non sia conveniente realizzare troppe coproduzioni. Il co-produttore tiene, infatti, per sé i diritti di distribuzione sul suo paese e magari su altre nazioni. E’ stato ad esempio il caso della miniserie Guerra e Pace, coprodotta con ben sette paesi.
“In pratica non restavano quasi più nazioni dove andare a distribuirlo, ci si era spartiti il mondo ex ante.”