Che Ballando con le Stelle stia diventando la fiera dell’ovvio, non crediamo ci siano dubbi (e la quarta puntata non ha fatto altro che confermarlo). Ma che volesse addirittura conquistare l’etichetta di “sagra di paese”, non eravamo riusciti ad immaginarlo.
Colpa del misfatto, di nuovo, la “giuria tecnica“, che di tecnico sembra avere poco o nulla a dire il vero. Viene infatti da chiedersi cosa abbiano fatto i “Fantastici 5” (così li ha definiti, si spera ironicamente, Milly Carlucci) per meritarsi un posto così rilevante all’interno del talent di RaiUno. Tolto Guillermo Mariotto, che un perchè lo ha sempre avuto (o, quantomeno, se l’è costruito), tra i restanti giurati è guerra aperta sul giudizio più comico e insensato. Menzione d’onore per Carolyn Smith che, giunti alla quarta puntata, non ha ancora ben chiara la responsabilità di cui è stata investita. Poco tecnici e troppo emotivi, i giudizi della bionda scozzese, unica esperta di danza nel gruppo, risultano sempre più spesso amatoriali, perennemente influenzati da fattori esterni poco affini alla materia in questione.
Tornando alla “gara”, se così possiamo definirla, a fare le spese di questo clima è stata soprattutto Margherita Granbassi, portata nuovamente al ballottaggio per salvaguardare il tronchetto di turno (il tesoretto è infatti toccato a Cecilia Capriotti). Il pubblico, mosso probabilmente da compassione, ha però deciso di salvarla preferendola a Maria Concetta Mattei (eliminata con il 18% dei voti) e Raz Degan.