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ottobre

FIORELLO? SEMPRE UGUALE A SE STESSO. COSI PARLO’ PAOLO BONOLIS

Paolo Bonolis (Fiorello)Nel giorno delle grandi manovre per salvare (già!) il Festival di Sanremo portando Fiorello all’Ariston (leggi qui per i dettagli), caso vuole che durante la presentazione alla stampa di Chi ha incastrato Peter Pan?, in partenza anticipata, Paolo Bonolis non si neghi alle riflessioni a tutto campo, che alla fine non si sforzano nemmeno di celare una bella frecciatina proprio al comico siciliano chiamato a non far rimpiangere l’ultima brillante edizione della kermesse sanremese, targata proprio Bonolis.

Con la sua solita loquela e il suo consueto record di parole pronunciate al secondo il ‘buon Paolo’ ci tiene a precisare i contorni del suo ritorno in Mediaset, un progetto a lungo termine che, come spiega dettagliatamente, vedrà un lavoro costante per ridare respiro e innovazione dal prossimo anno ai palinsesti, che da anni si segnalano per la poca audacia o perché pianificano male le novità, autocandidandosi al flop. Intanto per quest’anno solo la conferma dei suoi programmi, come vi avevamo abbondantemente anticipato. (leggi qui)

Ed è Proprio parlando di fantomatiche rivoluzioni per evitare il ripiegamento asfittico (sic) su se stessa della tv che Bonolis coglie la palla al balzo per mettere i puntini sulle i, o meglio sulla i di Fiorello. Ci tine infatti a ridimensionare l’immagine di vate del nuovo che avanza e che stupisce, ormai indissolubilmente accoppiato al mattatore di Radiodue, fuoriuscito dall’etere per approdare alla libertà creativa garantitagli da Sky.