Imitazioni



7
aprile

VIRGINIA RAFFAELE: “VOCI DICONO CHE LA BRUZZONE NON HA GRADITO LA MIA IMITAZIONE”. IN CANTIERE UN ONE WOMAN SHOW?

Virginia Raffaele

Un fisico pazzesco che non ha nulla da invidiare a quello di Belen. La capacità di passare agilmente dai “cinguettii” di Ornella Vanoni agli sguardi assassini della criminologa Roberta Bruzzone. Virginia Raffaele si gode il suo momento d’oro, è lei infatti la vera rivelazione del Quelli che il calcio targato Victoria Cabello. Un’eredità “Venturiana” che ha dato al programma una marcia in più, producendo delle imitazioni “cult” che spopolano anche in rete. Ma come reagiscono gli originali alle parodie della Raffaele? In un’intervista a La Stampa la trentunenne romana parla di una Vanoni divertita e di una Bruzzone (guarda un po’) poco entusiasta.

“So che la Bruzzone non è stata particolarmente felice ma sono solo voci. Dei detto e non detto. C’è chi ti dice che ha sentito il tale che è amico della Bruzzone e ha saputo che non ha gradito ma sono solo voci indirette. Per quanto riguarda Belen non ho reazioni mentre per la signora Vanoni l’altra sera siamo uscite a cena insieme (…) siamo uscite io e lei, sole, e non può nemmeno immaginare quanto sia rimasta affascinata da questa donna. Sono rimasta stupita da quanto, prima ancora di conoscerla fossi riuscita a rubare i suoi tic, le sue espressioni, i modi di dire”.

Divisa fra tv, radio e uno spettacolo teatrale con il collega Ubaldo Pantani, la Raffaele ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per camminare sulle sue gambe, magari con una conduzione singola. Per ora anticipa che c’è un ballo un progetto, di cui non vuol parlare “perché è prematuro”. Che sia un one woman show in linea con le sue capacità artistiche? Per ora la Raffaele fa solo un nome, un nome che però conferma le indiscrezioni, quello del “padre” degli spettacoli di Fiorello, Panariello e Hunziker.

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21
febbraio

LE IMITAZIONI DI EMMA, ARISA E NOEMI AL FESTIVAL DI SANREMO 2012 DOPO LA VITTORIA


2
maggio

CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO TRA PAR CONDICIO, SATIRA E SPETTACOLO. NERI MARCORE’ E LUCA BARBAROSSA CANTANO “IMMUNITA’” (VIDEO)

Luca Barbarossa, Neri Marcorè

Sul palco arrivano Albano e Romina, e al Concerto del Primo Maggio si cambia registro. Il ritmo lento della par condicio lascia spazio a quello rock dell’ironia. Ovviamente il duetto canoro non è mica quello originale (ussignur, ci mancava solo), ma quello parodistico realizzato dalle imitazioni di Neri Marcorè e Luca Barbarossa. Ieri pomeriggio il conduttore dell’evento musicale di Piazza San Giovanni e il cantautore hanno rispettato le promesse della vigilia, offrendo al pubblico un momento di satira pungente, ad personam. Durante un’esibizione hanno infatti proposto il brano “Immunità“, remake di “Felicità”, successo del 1982 cantato da Albano e Romina.

L’anno prossimo a Sanremo si sa già chi vince. C’è un duo, Alfano e Romina“. Luca Barbarossa imbraccia la chitarra e, nel bel mezzo del Concertone, provoca Neri Marcorè. Il bravo conduttore si trasforma in comico, camuffa la voce ed inizia la gag: musica. “Immunità è votare una legge che ti progegge, immunità, ti cancella un reato con un decreto, immunità (…) l’evasione fiscale diventa legale con l’immunità“. La canzoncina scalda subito la grande piazza, strappa sorrisi perchè è evidente che si riferisca a qualcuno che la par condicio impedisce di nominare: Silvio Berlusconi. Barbarossa e Marcorè stanno al gioco, e rincarano la dose : “Immunità, è abbreviare il processo e buttarlo nel cesso (…) senti che bello che è varare una legge che è solo per me, ed in galerà ci va chi protesterà“.

Uno dei momenti più frizzanti della lunga diretta trasmessa ieri da Rai3, efficace soprattutto perchè giocato sul filo del rasoio della par condicio. In seguito Marcorè ha anche ironizzato sulle incoerenze di un personaggio politico d’opposizione rimasto senza nome, ma con la voce identica a quella di Antonio Di Pietro. Per un anno al Concerto del primo maggio non tira aria di comizio, non c’è la solita propaganda militante, e lo si nota subito. L’evento torna ad essere innanzitutto uno spettacolo televisivo e di piazza, impreziosito dalla partecipazione straordinaria di artisti del calibro di Lucio Dalla, Francesco De Gregori ed Ennio Morricone.





12
novembre

QUELLE PIACEVOLI, INASPETTATE DOTI COMICHE DI ROSSELLA BRESCIA

Rossella Brescia, Nicola Savino  e Baz (Colorado)

Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Anzi, a Rossella Brescia ciò che è di Rossella Brescia. Se, infatti, sulla simpatia di Nicola Savino e relative “Scorie trapassate” eravamo pronti a scommettere sin dall’inizio, chi avrebbe mai pensato che una ballerina, apprezzata dapprima a Buona Domenica e successivamente ad Amici, potesse così piacevolmente sorprenderci anche nelle inusuali vesti di spalla comica?

Ma soprattutto, chi avrebbe mai scommesso che a destreggiarsi abilmente sul palco dello show di punta della rete giovane del Biscione potesse arrivare una ragazza che, in barba al ruolo comico, è riuscita a mantenere inalterato un background di serietà e professionalità che, oltre a risultare una nota quasi stonata nell’italico showbiz, le fa prendere le distanze da più celebri “colleghe di palinsesto” affamate di successo, di gloria e di fama?

Succede così che in un venerdi televisivamente povero di intrattenimento, Colorado rappresenti un allettante diversivo all’offerta delle ammiraglie, capace di far trascorrere un paio d’ore col sorriso sulle labbra, davanti alla tv. E se fino a poco tempo fa i comici dello show prodotto da 3zero2 e Colorado Film risultavano quasi un surrogato rispetto al più celebre Zelig, adesso è indiscutibile l’originalità di alcuni di loro. E tra loro, un plauso lo meritano certamente le esilaranti imitazioni della conduttrice che non si tira indietro quando c’è da fare il verso a Maria De Filippi, Juliana Moreira o Alessia Marcuzzi. Ma è in versione “terrona” che la Brescia dà il meglio di sè.

E forse, in questo caso, le immagini parlano più delle parole. Brava. [Clicca qui per il video]