“Cara Simona, sono passate due settimane dal nostro litigio al Sottovento, ma soltanto ora ho trovato il coraggio di scriverti”: così esordisce, con un’insolita sobrietà, Fabrizio Corona, in una lettera indirizzata alla Ventura e pubblicata nel numero di Chi in edicola da oggi. Sul settimanale diretto da Alfonso Signorini, il reuccio delle paparazzate dà la sua versione riguardo i fatti accaduti quella fatidica sera in costa Smeralda, ma soprattutto chiede piccato alla presentatrice: “perchè hai dichiarato ai giornali di non conoscermi?”.
Difatti, all’indomani della ben nota scaramuccia nel celebre locale di Porto Cervo – scatenata, a dire di Corona, da un “prostituta” di troppo indirizzato a una sua collaboratrice da Domenico Zambelli, storico factotum della Mona -, sui giornali fioccarono le (inverosimili) parole della Ventura: “Corona? Non so chi sia”. Inverosimili perché per anni li sapevamo insieme nella scuderia di Lele Mora: gioco forza una cena di Natale, un aperitivo occasionale, non dico per un massaggio ai piedi del capo a bordo piscina, ma almeno per un caffè si saranno incrociati ’sti due. E invece: “Corona? Non so chi sia”. Punto.
E allora “grazie a Chi ti rinfresco un pò la memoria. Quanti pranzi e quante cene abbiamo condiviso in dodici anni di frequentazione, che entrambi abbiamo avuto, con Lele Mora? Quanti?” scrive il Nostro lanciandosi in un impetuoso rondò mnemonico, non senza condire il tutto conA un retrogusto che sa quasi di minaccia mal celata, “Potrei scrivere un libro sulla «Simona segreta», e tu lo sai bene, molto bene”. A detta di Corona, poi, i rapporti tra loro non sarebbero mancati nemmeno dopo le vicende giudiziarie che spinsero la Ventura a lasciare l’agenzia di Lele Mora. Anzi. “Come fai a non ricordare quello che è successo lo scorso dicembre, esattamente due giorni prima di Natale?”, la incalza Corona.