Sanremo 2014: i commenti sui look di Enzo Miccio
Come tradizione, ecco le pagelle di Enzo Miccio, maestro di stile di Real Time, che su davidemaggio.it commenta i look del Festival di Sanremo 2014. Iniziamo con la prima serata.
di ENZO MICCIO
Tra i capricci di qualche diva, i comizi politici e qualche colpo di scena, si alza, anzi si inceppa, il sipario della 64^ edizione del Festival più amato dagli italiani.
“Circondarci di bellezza rende belli anche noi…”, dolci note per le mie grandi orecchie. Bravo Fazio, e allora buttiamoci a capofitto anche quest’anno sul palcoscenico e vediamo se la bellezza è davvero arrivata.
LIGABUE
Ligabue, che come i buoni vini d’annata migliora invecchiando, apre con un omaggio a Fabrizio De Andrè con un casual look del tutto trascurabile, ottima la materia prima!
LUCIANA LITTIZZETTO
Temevo il peggio per l’arrivo di Lucianina ma non mi ha deluso, sembrava il mini me delle bluebell in tenuta parrocchetto. Scarpa ortopedica e tutina nude brillantinosa… fantastica! A tutto tette il primo look di Frida Giannini per Gucci. Long dress nero con revers smoking in satin e manichina corta che ricorda quella della Pippa durante il Royal Wedding…non e’ vero? Poi sfoggia una serie di mini tunichine la prima nera ricamata ton sur ton e poi un blue Royal ricamatissima sul decollete’ … Nulla di indimenticabile.
ARISA
E’ dimagritissima e un po’ triste… I chili avranno portato via anche quel pizzico di allegria che l’ha sempre contraddistinta. Total look di Jil Sander con pencil skirt in lurex silver che le mette in evidenza un pancino che NON ha, abbinata ad una t-shirt sheer con manica lunga che evidenzia un generoso decollete’ che non ricordavo avesse. Non ha retto fino alla fine e ad un certo punto ha sfilato le stilose pointy toe bianco perla… Se son troppo strette, mettiamole in forma…
LAETITIA CASTA
Appena è entrata mi sembrava Ambra Orfei quando presenta da Montecarlo il numero delle foche parlanti… Di tutto un po’ in questo terribile abito. La Gilda di Montmartre indossa un bel mix tra catenona, frange, ricami e guanti senza senso.
ANTONELLA RUGGIERO