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Amadeus è l’evento del suo Music Party

Recensioni

di Mattia Buonocore

22/09/2024 - 16:08

3 /5

Il futuro come specchio del passato. La Discovery era di Amadeus inizia con un mash up di esperienze pregresse. In Suzuki Music Party, che abbiamo avuto modo di vedere live, si addensano i trascorsi all’Arena di Verona, a Sanremo e anche quelli radiofonici del conduttore ravennate.

L’infilata di canzoni è interrotta, infatti, dalle chiacchiere ad un tavolo (!) tra conduttore e performer, prossimo ad esibirsi: una mini intervista di rito, inevitabilmente banale, che mette un freno alla scaletta. Dall’inizio sontuoso e dal gran palcoscenico, con postazione dj, era lecito attendersi un più alto tasso di show. La stessa scelta di avere brani in anteprima televisiva finisce per penalizzare lo spettacolo perchè di fatto sono canzoni che ancora non si conoscono ma che allo stesso tempo, proprio perché già uscite, fanno venir meno l’effetto sorpresa.

A poco vale il paragone con il Festival di Sanremo: in questo caso, non c’è una gara che ti spinge ad ascoltarle con attenzione e ad arrivare alla fine. Lo spettro Sanremo aleggia però nell’aria. E’ un refrain ricorrente nelle parole di Amadeus che si trova pure a salutare il suo successore Carlo Conti. Si menziona la kermesse anche quando il conduttore rivela che avrebbe voluto Baby Gang all’Ariston “se non fosse accaduto quello che tutti sappiamo“. Quello che tutti sappiamo sono problemi con la giustizia non ancora del tutto finiti. Nonostante questo, il rapper è per Emma, che duetta con lui, una persona speciale, mentre il conduttore ne sottolinea la caratura artistica. D’accordo dare nuove opportunità, ma non è ancora troppo presto per grandi elogi e visibilità?

Superflua la presenza di Ilenia Pastorelli. Musicalmente né cast né canzoni superano nel complesso la sufficienza. Manca quella ciliegina sulla torta, quell’artista, quella performance, quella canzone per cui l’anteprima televisiva avrebbe acquistato un peso diverso.

Così di evento c’è solo Amadeus, non è poco ma nemmeno tanto.