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VIRUS: FORMAT VALIDO MA MANCA IL RITMO
di Marco Leardi
04/07/2013 - 11:29

Ma poi, chi l’ha detto che i talk show debbano per forza finire in gazzarra? E chi ha stabilito che in un dibattito tv non possano mancare le voci imbelvite della piazza? Un’informazione alternativa, senza protagonismi né derive demagogiche, forse è possibile e un segnale positivo in tal senso l’ha offerto ieri sera Virus, il contagio delle idee, programma d’approfondimento al debutto nel prime time di Rai2. Il format condotto da Nicola Porro (esordiente a sua volta sulla seconda rete) si è dimostrato ben fatto, giornalisticamente valido ed equilibrato, sebbene ancora acerbo dal punto di vista del ritmo narrativo.
Interessante la scelta di aprire la diretta con collegamenti e notizie dall’Egitto, dove il Presidente Morsi era stato appena destituito dal suo incarico. Un esordio di respiro internazionale, insolito in un panorama televisivo ormai abituato ad incipit in medias res con battibecco incorporato. Da parte sua, Porro si è distinto per una conduzione asciutta, pacata, dallo stile quasi british, ma anche dal tentativo – non sempre riuscito – di stuzzicare gli ospiti. Smentite le attese di chi avrebbe scommesso di vedere il vicedirettore de Il Giornale nei panni di «anti-Santoro» in salsa berlusconiana: al contrario, Porro ha saputo affrontare coi toni adeguati argomenti scivolosi come i processi del Cavaliere, la tenuta del Governo Letta ed il disagio sociale provocato dalla crisi.
Nel corso della serata, tuttavia, il dibattito non è mai decollato veramente e forse questa è stata la principale debolezza della trasmissione. La preoccupazione di evitare il bisticcio tra le parti, infatti, non ha giovato al ritmo del confronto, che in alcuni momenti ha rasentato la noia: emblematico il fatto che il conduttore abbia persino fermato sul nascere un possibile botta e risposta tra Massimo Giannini e Mario Monti e, più tardi, abbia placato un applauso spontaneo in favore di Vittorio Feltri. Positiva invece la scelta di arricchire il format con collegamenti ed inchieste: nella prima puntata, in particolare, Virus ha indagato le contraddizioni del Movimento Cinque Stelle.
Il programma ha dato voce alle critiche di alcuni simpatizzanti grillini ed evidenziato la difficoltà di far seguire i fatti ai proclami elettorali. Si attende ora la replica di Beppe Grillo, che Porro ha invitato pubblicamente in trasmissione. Nella parte finale del programma, il giornalista ha condotto una vivace intervista a Marco Tronchetti Provera, dimostrandosi abile ed incalzante nel faccia a faccia: l’esperienza ad In Onda su La7 gli è subito tornata utile su Rai2.
Diversi e promettenti, quindi, gli spunti offerti dal nuovo programma di Rai2, che in vista della prossima stagione intende differenziarsi dagli altri talk show. Sfida ambiziosa, in un momento in cui il format demagogico-santoriano sembra andare per la maggiore, anche nelle sue imitazioni più maldestre. Come reagirà la pancia del pubblico di fronte al nuovo Virus?
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Marco Leardi dice:
@Phaeton. E' evidente che il programma debba ancora essere rodato, ma l'esordio non mi è affatto dispiaciuto. E anzi, mi ha quasi sorpreso. Finalmente un dibattito senza interventi comici, invettive anti-Casta e suonatine di chitarra. E' anche vero che, forse, il pubblico quello si merita... Buona la sperimentazione: a parità di novità, preferisco un Virus pacato alla confusionaria La guerra dei mondi. Porro molto equilibrato, peraltro.
Phaeton dice:
Pollon: io me lo auguro che possa arrivare a fare buoni ascolti e che possa diventare come Floris. La mia era più una riflessione generale, sulla necessità di questo sovraccarico di informazione, quando poi apporta quasi nulla di nuovo, e si ha questo programma per carità seguibile e anche equilibrato e onesto, ma senza un briciolo di personalità, quasi perchè c'è la necessità di dover fare un programma di informazione su rai2 o di bilanciare con un conduttore di un'altra area politica!
pollon87 dice:
x 6. Phaeton Per la seconda rete RAI serve un talk di prima serata: Porro potrebbe essere un buon investimento serve TANTO TEMPO per creare affezione nel pubblico. Floris aveva debuttato con risultati intorno al 5% che nel novembre 2002 era il flop totale: quindi anche Porro potrebbe fare successo... almeno un 7 potrebbe farlo Porro: se ha fatto il 6.45 con Monti ed Epifani come ospiti e contro "Chi l'ha visto" che prende tutti gli over, direi che Porro potrebbe un giorno fare anche il 8-9 (tra qualche anno: vedi Floris che è cresciuto con il tempo e senza avere "Chi l'ha visto" come concorrenza nella stessa sera).
lele dice:
condivido l'opinione di Phaeton
Phaeton dice:
Io non ho visto nulla di particolarmente originale del format, qualora si possa parlare di format e ricercare originalità in questi programmi. Il programma sicuramente è pacato, onesto, equilibrato ma manca quel qualcosa in più che possa renderlo riconoscibile. Probabilmente è difficile da trovare questo qualcosa in più, perchè oramai sono state esplorate tutte le frontiere, forse, del talk. Il programmi si può guardare, per chi è interessato alla politica... ma onestamente se ne sentiva la necessità? L'ascolto è stato molto tiepido, al di sotto di quanto avevano dichiarato ma neanche flop, considerando che su Rai2 altri programmi hanno fatto peggio. Deve però trovare il suo stile quel qualcosa che possa differenziarlo dagli altri, se no rimmarrà sempre un programma mediocre e senza una minima spinta! E come sempre come volevasi dimostrare questa dicitura di "docu-talk" è stata superflua e forse disattesa? Inchieste, interviste one-to-one, e collegamenti dalle piazze spopolano in ogni talk show, questo cosa ha in più degli altri? Forse non ha nulla di meno... ma neanche quel qualcosa in più che possa farlo entrare nel cuore degli italiani!
Luna90 dice:
Diamogli il tempo di crescere...
giuseppe barbera dice:
non tutti sono tagliati per condurre un programma tv, Porro non lo è mai stato infatti l'errore de la7 su proprio quello di scegliere lui al posto della costamagna
iki dice:
Nonostante sia politicamente opposta alle idee di Porro,lo apprezzo molto come giornalista. Ho seguito in parte il suo programma ieri sera e l'ho trovato a tratti un clone dell' ultima parola di Paragone. Giusto comunque che vi siano talk presentati da gente di destra come Porro e Paragone in Rai per controbilanciare Floris su Rai3
Nina dice:
Reagirà che in pochi lo guarderanno perchè troppo pacato. D'altronde gli elettori di Berlusconi hanno dimostrato di non gradire il giornalista esaltato e schierato anche se di destra. A differenza degli elettori di sinistra che non considerano giornalismo nessuna altra cosa che non sia schierata dalla loro parte.
Tommi dice:
Pienamente d'accordo con te Marco, Porro ha fatto un buon programma che però dovrà continuare a crescere e a sviluppare. E' giusto che il servizio pubblico offra un punto di vista differente in Rai. D'altronde anche Floris aveva debuttato con risultati intorno al 5% che nel 2002 era il flop totale.