Ora in tendenza

TORTO O RAGIONE: LA CAUSA SUL ‘NONNO TRAVESTITO’ FA INFURIARE IL GAY CENTER

Redazione

di Redazione

13/01/2017 - 11:57

TORTO O RAGIONE: LA CAUSA SUL ‘NONNO TRAVESTITO’ FA INFURIARE IL GAY CENTER

Don Mario Pieracci

Torto o Ragione? Il verdetto finale finisce nell’occhio del ciclone. Il tribunale televisivo di Rai 1 ha scatenato l’indignazione del Gay Center per il modo in cui ha trattato, in una delle sue recenti puntante, la tematica del travestitismo. Una polemica, questa, che – seppur con una traiettoria inversa – richiama da vicino quella originatasi intorno alla decisione dei vertici di Rai 3 di mandare in onda, nel preserale del periodo natalizio, le repliche di Stato Civile.

In una nota pubblicata sul sito dell’associazione, il portavoce Fabrizio Marrazzo accusa il court show condotto da Monica Leofreddi di non aver avuto la delicatezza necessaria per affrontare una questione che, in virtù della sua complessità, tende a dividere l’opinione pubblica:

Ancora un caso di discriminazione contro le persone trans, questa volta su Rai Uno. Durante la trasmissione “Torto o Ragione?”, condotta da Monica Loffredi, è andata in scena la storia di un nonno transgender e dei suoi nipoti. Una vicenda che avrebbe richiesto grande attenzione e delicatezza anche rispetto al linguaggio usato. Si è parlato invece di questo tema in modo affrettato e pieno di pregiudizi”.

Parole amare, alle quali fa seguito un vero e proprio atto di accusa rivolto alla TV di Stato, rea – a suo dire – di non aver garantito in questa circostanza l’equilibrio dei contenuti trasmessi:

La tv pubblica, che dovrebbe proporre un’informazione equilibrata, invece manda in onda uno show offensivo e vecchio per tono, linguaggi e contenuto. Un’occasione persa”.

Il post si conclude con un invito rivolto direttamente ai vertici Rai a stabilire con precisione linee guida “etiche”, a cui ciascun programma dovrebbe attenersi, nel rispetto dei diritti di tutti i cittadini:

Facciamo appello al direttore generale Campo Dall’Orto e alla Commissione parlamentare di Vigilanza Rai per definire un codice deontologico per trasmissioni e notiziari in grado di rendere informazione e intrattenimento al passo con i tempi e non offensive della dignità di nessun cittadino”.

Torto o Ragione: il caso che ha scatenato la polemica

La puntata che ha scatenato le dichiarazioni sopra riportate è stata trasmessa lo scorso 9 gennaio. Al centro del dibattito un caso di crossdressing (e non transessualità): Andrea, settantenne, ha espresso al figlio incredulo il bisogno di vestirsi e mostrarsi in pubblico con abiti femminili. A seguito di questa confessione, il giovane proibisce al genitore di vedere i suoi figli, rispettivamente di sei e otto anni. La nuora di Andrea non è d’accordo con la filosofia del marito e si dice invece sicura che, se opportunamente guidati, i bambini potrebbero accettare il cambiamento dell’uomo.

Torto o Ragione: le dichiarazioni di Don Mario Pieracci

Fra gli ospiti in studio, quello che più ha fatto discutere è stato Don Mario Pieracci, che, nella parte conclusiva della puntata, si è lasciato andare a dichiarazioni che poco avevano a che fare con l’argomento di discussione. Chiamato a dire la propria, il prete ha colto l’occasione per riferirsi, in modo impreciso, alla teoria “gender” e, dopo essersi dichiarato a favore del figlio di Andrea, ha affermato:

Questo discorso del vestirsi uomo-donna, voi lo sapete, la teoria gender nelle scuole è completamente negativa, cioè far vestire un giorno tutti da femmina e tutti da maschio il giorno dopo non è produttivo, non è costruttivo, non è educativo”.

Pronta la replica della conduttrice:

Sai cos’è che ci manca a noi? Il ruolo “essere umano”, dovremmo intanto diventare tutti essere umani e poi preoccuparci anche del resto”.

L’argomento, come è naturale che sia, ha calamitato l’attenzione dei social, dando luogo a pareri contrastanti. La sensazione è che nel tribunale di Rai 1 non si sia messa in dubbio la libertà del singolo individuo, per quanto alcune dichiarazioni campate in aria abbiano originato comprensibili malumori. Piuttosto, il fulcro della questione era un altro, ovvero: è giusto mettere i minori di fronte ad una realtà che, proprio per la loro tenera età, potrebbero far fatica a comprendere?

Lascia un commento

16 commenti su "TORTO O RAGIONE: LA CAUSA SUL ‘NONNO TRAVESTITO’ FA INFURIARE IL GAY CENTER"

  1. E allora perchè fanno spettacoli per le scolaresche in cui c'è per esempio uno che non si sente nè uomo nè donna (farafinfin una roba del genere). Ed è pure vero che negli asili fanno vestire i bimbi con abiti del sesso opposto. Non è un'invenzione.

  2. Senza accanto magari.

  3. È lì, seduto accanto tra la teoria gender e le scie chimiche.

  4. Il complottismo? E cosa c'entra di grazia?

  5. Il politicamente corretto starà anche facendo morire l'intelligenza, ma non sarà certo il complottismo un tanto al chilo a rianimarla.

  6. Ognuno ha la sua opinione e deve avere il diritto di dirla. Anche se va contro il politicamente corretto che sta facendo morire l'intelligenza.

  7. Beh, uno può dire anche che gli unicorni puzzano troppo di stalla, però la realtà poi è un'altra cosa.

  8. Premesso che non mi è mai piaciuto don Mario, lo trovo davvero poco caritatevole, in senso umano ovviamente, non materiale. Ma uno non può dire che la teoria gender è c.... pazzesca?

  9. I bambini sono sicuramente più intelligenti, moderni e umani di Monica Leofreddi. La Rai in quanto servizio pubblico non può permettersi di mandare in onda teatrini televisivi così diseducativi e offensivi. Vergogna.

  10. È stata brava la Leofreddi a stopparlo, nonostante dalla discussione della causa avesse ampiamente fatto trasparire la sua opinione. Trasmissione piuttosto squilibrata verso un punto di vista (aldilà dei deliri sul gender nelle scuole!!!1!! la presenza di un prete e di una sola linea di pensiero è stucchevole), ma, assodato ciò, le associazioni e i blog gay spesso sono fin troppo permalosi e precipitosi. Non ha manco centrato l'argomento Marrazzo, voglio dire.